Recensione di “Castelli di Carte” di Fabio Marelli – Do it Human –

Castelli di Carte

– Fabio Marelli – 

“E’ una vita fatta di sorrisi a metà e di felicità vissuta al cinquanta percento. Spargo indizi qua e là, manco fosse una caccia al tesoro e disperdo briciole, come Pollicino, sperando che qualcuno trovi la strada al mio posto”

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 235
Genere: Romanzo
EditoreDo it Human
Giudizio Sintetico

Non è semplice lasciarsi trasportare da un intero racconto in prima persona ma forse, per chi come Fabio è abituato a “lavorare” con le parole, raccontarsi e raccontare anche su carta diventa un’impresa possibile e, la riuscita di questo romanzo, lo stile fluido e la ricchezza del contenuto sono le dimostrazioni della sua bravura.

In questa opera troviamo Fabio che racconta e fraziona la sua vita, come in un’analisi personale del passato, ciò che è stato, il percorso interiore e di vita che ha dovuto affrontare e la costruzione di “castelli di carte”, montati per giustificare o non affrontare la realtà di un’accettazione dei propri gusti e dei piaceri legati alla natura umana di se stesso.

Affiancato al punto di vista di Fabio troviamo il diario di Cicci, l’amica Lisa, che offre al lettore un punto di vista alternativo, una visuale “esterna” ma sentimentalmente coinvolta del percorso di eccessi e insicurezza che Fabio compie negli anni che riempiono queste pagine.

Fabio è un ragazzo determinato, attivo, che ama mettersi in gioco ma non ancora pronto ad accettare e far conoscere il suo vero essere, la sua omosessualità, si mostra quindi  per ciò che gli altri vogliono vedere, evade spesso dalla routine e si confida parzialmente con la stessa Lisa che, coinvolta sentimentalmente, funge da spettatrice di fronte a quelle bugie e a quei “castelli di carte” che Fabio crea e distrugge, ogni maschera e ogni mondo ideale creato non regge perché costruito su basi insicure, false e instabili.

Lisa dal suo punto di vista riesce a concentrare e catturare insicurezza e incertezze, la sua presenza spesso stride con l’egoismo di Fabio e con le mezze verità raccontate, un personaggio importante, forte che, attraverso la costanza, riesce ad arrivare fino alla fine al contrario di molti che avrebbero gettato la spugna nella stessa situazione.

Una fuga da se stesso e la frammentazione dell’anima in più personalità, destinate a soccombere per far nascere, come la fenice dalle ceneri, l’autentica persona di Fabio, unica strada percorribile per trovare se stesso ed essere felice.

Questo romanzo è una concatenazione ipnotica di un racconto che, viste le grandi variazioni e i diversi punti di vista, non permette al lettore di fermarsi anche se, gli spunti di riflessione, sono tanti e vanno colti tra le righe.

I pensieri di Fabio sono profondi e autentici e potrebbero valere per ognuno di noi.

Si riconosce la difficoltà, la paura, le sensazioni di vuoto e solitudine ma anche quella parte di egoismo che non permette a Fabio di aprirsi con la persona a cui più tiene.

La bugia e i tarocchi, il lasciarsi guidare dal falso e dalla magia, sempre carte che popolano storia e destino, le bugie che raccontiamo a noi stessi ma che feriscono chi ci sta intorno.

Un libro che va letto per chi è alla ricerca di se stesso e della pace con la coscienza, della voglia di verità e non di finzione, della spinta giusta per compiere quel passo che non riusciamo a fare e che ci tormenta, incrinando anche i rapporti più belli.

 

“Non preoccuparti se gli altri non ti apprezzano. Preoccupati se tu non apprezzi te stesso.”
(Confucio)



Fabio Marelli è nato a Tortona (AL) il 4 agosto 1978. Da bambino sogna di diventare un conduttore televisivo e all’età di 16 anni è uno speaker radiofonico.

Da adolescente coltiva la passione per la meteorologia: i suoi video-meteo comici su YouTube lo portano sul piccolo schermo.

Radio, TV, social network: la sua passione è comunicare, ma non chiedetegli cosa farà da grande. Questa è la sua opera prima.

Sito ufficiale: www.fabiomarelli.net


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