Recensione de “Lo Scankranio portaguai” di Marika Zorzi –

Lo scankranio Portaguai 

– Marika Zorzi –

Poi, all’improvviso, arrivò l’idea. Lo sguardo le era caduto su un vecchio scanner. Sapeva immaginare nitidamente qualsiasi soggetto ma non riusciva a renderlo su carta. Le serviva, quindi, qualcosa che riuscisse a tradurre i suoi pensieri.

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 165
Genere: Romanzo per ragazzi

Giudizio Sintetico


L’abito non fa il monaco, si dice.

Eppure la copertina de “Lo scankranio portaguai” mi ha da subito catturata, con i suoi colori e la curiosa immagine di questa bambina racchiusa e radicata al centro di un cuore, sovrastata da una casa che sembra volerla proteggere e, allo stesso tempo, la tiene prigioniera di se stessa.

Proprio da questo primo pensiero ho iniziato la lettura di questo libro, spinta anche da una sinossi accattivante e unificatrice di due elementi magnetici: creatività e avventura.

Bru Pins è una ragazzina di undici anni, figlia di genitori artisti, padre scultore e madre pittrice.

Iscritta alla prestigiosa scuola d’arte “Saint George”, miglior istituto d’Inghilterra, Bru non riesce proprio a dare dimostrazione delle sue doti che sono racchiuse nell’inventiva più che nel disegno.

Spirito meccanico e idea costruttrice sono le migliori doti che Bru racchiude.

Una delusione amara la porterà a creare lo Scankranio, un braccialetto scanner capace di riprodurre su carta tutto ciò che viene immaginato.

Una scorciatoia segreta che, nella speranza di Bru, può migliorare i voti scolastici e finalmente aiutare i genitori ad essere fieri della figlia.

Un insegnante di Bru, il professor Fox, ex ufficiale escluso con demerito dall’esercito, vuole mettere le mani su questa invenzione notata per caso, desideroso di poter entrare nella storia e soddisfare la sete di gloria repressa che lo contraddistingue.

Proprio questa fame di successo porterà il professor Fox a rubare lo Scankranio e ad inventare un’arma micidiale, Lucy,  utile, secondo lui, a vincere definitivamente la guerra delle Isole Falkland, conflitto perduto dall’Inghilterra anni prima.

Il piano diabolico del professor Fox verrà presto sabotato da Bru che non si arrenderà alle difficoltà e al pericolo ma deciderà di sfidare il professore per salvare il paese ma soprattutto la sua famiglia.

 

Impossibile non innamorarsi di Bru Pins, ragazzina libera dagli stereotipi dell’età preadolescenziale, spirito avventuroso e creativo che non si ferma nelle difficoltà ma riesce a generare e condividere un grande messaggio positivo attraverso l’avventura vissuta.

Il romanzo di Marika Zorzi non è solamente adatto alla mente di ragazzini, ma riesce a commuovere noi adulti come pochi scritti riescono a fare.

Non solo il personaggio di Bru cattura l’attenzione, ma tutta la vicenda, scaturita dall’invenzione dello Scankranio, cattura e appassiona il lettore, coinvolgendolo in una lotta contro il tempo e il male senza mai perdere la bellezza dell’innocenza, di quei sentimenti puri che conducono Bru ad una maturità unica e senza rancori.

L’ambientazione, la scrittura, la fantasia dell’autrice e il contesto nel quale si snoda la vicenda, completano un racconto formidabile e reso completo dalle immagini create da Annaviola Faresin che accompagnano visivamente per mano il lettore.

Un libro sicuramente adatto a bambini/ragazzini amanti o meno della lettura, apprezzabile anche dai genitori che possono condividere questa lettura piacevole e accrescitiva.


Marika Zorzi: Giornalista e scrittrice.

Si laurea in cinema a Venezia e si specializza in giornalismo a Padova. Scrive di attualità e cultura per diverse testate locali e internazionali. Vegetariana convinta, suona il violoncello e scrive romanzi per ragazzi. Lo “Scankranio portaguai” è il suo primo romanzo pubblicato.

Annaviola Faresin: illustratrice.

Si laurea in fashion design e conclude gli studi con un master in illustrazione per l’editoria a Macerata. Amante dei cani, tra un disegno e l’altro, studia per diventare educatrice cinofila.


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