Recensione “Mein Trump” a cura di Piero Vanessi – Intrecci Edizioni –

Mein Trump

– Contemori – Fois – Grassilli – Guglielmino – Ingrami – Mangosi – Maramotti – Masini – Mora – Passepartout – Rasori – Rossetti – Vanessi –

“Qualcuno ha detto che sono l’Ernest Hemingway dei 140 caratteri”

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 134
Genere: Satirico/Fumetto

Giudizio Sintetico

 


Donald Trump, 45° presidente degli Stati Uniti d’America ma anche imprenditore, fenomeno mediatico, protagonista televisivo, fiero del proprio status symbol, investitore sportivo, attento organizzatore di concorsi di bellezza, fondatore di un’università e di una fondazione privata e molto altro.

Uomo che pesa sulla bilancia internazionale, capace di spostare equilibri mondiali, ma anche di far sorridere quando la serietà dovrebbe essere l’elemento primario.

Orange is the new black” ci ha accompagnati come slogan degli ultimi due anni, la cravatta rossa, il ciuffo biondo, la stazza e le sue donne lo precedono ma, il Tycoon, è assoluto protagonista quando si tratta di rilasciare dichiarazioni, ed è qui che inizia il viaggio del “Mein Trump”.

Di lui si è detto e scritto tanto, ma sono le sue affermazioni ad aver riempito pagine, articoli e servizi televisivi.

I suoi tweet sono famosi e condivisi in tutto il mondo, la sua personalità è nota da sempre, da prima che la vittoria alle elezioni presidenziali Usa lo consacrasse come uno degli uomini più potenti del mondo, le sue apparizioni televisive, la sua vita sentimentale, le sue strategie aggressive e il suo stile di vita, sono ben conosciuti, così come le affermazioni e le convinzioni che hanno dato modo alla satira di tutto il mondo di colorare e tracciare un grottesco ritratto di questo uomo, capace di variare gli equilibri mondiali e porre il futuro in un grande enigmatico punto di domanda.

 

Proprio sulle sue convinzioni, sulle affermazioni e le promesse fatte in campagna elettorale, ma anche molto prima che la politica diventasse il punto centrale della sua vita, sono concentrate le vignette satiriche di questo libro, arricchite da scritti di diversa natura che riescono a dare una panoramica e un colore ironico al profilo di Donald Trump.

Angelina Jolie è stata con così tanti uomini che mi fa sembrare un bambino… E non la trovo nemmeno attraente!

L’introduzione, a cura di Pietro Vanessi, è un concentrato di affermazioni di Donald Trump,rilasciate a giornalisti, professate in dirette tv o confidate a vari interlocutori negli ultimi trent’anni, capaci di delineare ancora una volta la filosofia del magnate, che tocca temi delicati come le donne, le dittature, la politica e la sua rivale alle Presidenziali del 2016, Hillary Clinton.

Affermazioni, quelle raccolte e divise per categorie, che fanno sorridere, non fosse per l’importanza e la riflessione che scaturisce sulle possibili conseguenze che questi pensieri, se resi concreti, potrebbero avere sul panorama politico internazionale dei prossimi anni.

Dichiarazioni criticate spesso aspramente, condannate e diventate virali sui social, ma che meritano un posto di rilievo nel panorama satirico scritto e visual.

Questo libro, che si definisce di satira corrosiva, si divide in sette capitoli dove troviamo il  “rapporto filosofico” tra il Tycoon e diversi argomenti. (Armi, Europa, Immigrazione ecc,.)

Ogni introduzione al capitolo è una spassosa e colorita situazione estremizzata che vede Trump alle prese con il Diavolo, con il pulsante della distruzione mondiale, con poesie ironiche, grilli in testa, crisi di coscienza e una spassosa rivisitazione di quell’”I have a dream” di M.L. King che negli anni sessanta fece la storia (in positivo).

Prendono poi vita le vignette, le sagome ironiche di un uomo e del suo credo, delle sue affermazioni, dei suoi punti deboli ma anche di quel fattore estetico che incute paura ma anche un sorriso accennato.

Tredici firme eccellenti della satira unite in un lavoro capace di coinvolgere, sorridere ma anche far riflettere il lettore, che non deve cercare verità assolute tra queste pagine, ma apprezzare e interpretare le diverse sfaccettature di un profilo che sembra attirare la satira capace, ad ogni affermazione, di diventare il titolo principale di testate giornalistiche, programmi televisivi ma soprattutto detentore dell’ago di una bilancia seria capace di spostare le pedine sullo scacchiere della politica internazionale.

E’ giusto dare peso alle affermazioni di un uomo così potente, ma è soprattutto importante riportare, in veste leggera e ironica, parole e affermazioni che sembrano frutto di un comico, di un mattatore e che invece provengono dal Presidente degli Stati Uniti d’America.

Un’analisi lunga trent’anni che mette in luce tutti i lati di quest’uomo, che abbiamo visto in pellicole televisive, sui ring del wrestling, conduttore di programmi televisivi, agguerrito antagonista dei democratici in campagna elettorale e che ora siede sulla poltrona più importante del mondo.

Un politico che sembra essere prima di tutto un personaggio, imitato, criticato, osannato e chiacchierato, riflesso e descritto in modo alternativo e ironico ma di grande spunto riflessivo.

Questa raccolta di satira è davvero importante, perché unisce il sacro e il profano, il potere e l’esagerazione, il personale e il pubblico, l’uomo e il magnate, il sorriso e la riflessione.

Un libro adatto a chi non cerca saggi di politica ma desideroso di  affrontare l’attualità in veste diversa, colorando di satira il serio futuro che ci attende nei prossimi anni.

Uno scritto adatto a chi vuole comprendere e approfondire senza chiudersi in grossi tomi di saggistica e analisi economica e politica.

Una raccolta importante che mostra, analizza e aiuta a riflettere adatta a tutti quelli che desiderano affrontare l’argomento alternando riflessione a grasse risate.

E se Adolf Hitler scrisse il “Mein Kumpf”  per esporre il proprio pensiero e il programma politico del futuro partito nazista, il “Mein Trump” raccoglie pensieri e programmi di un futuro a noi ancora ignoto ma di un passato profondamente indicativo.


Testi: Claudio Fois, Andrea Guglielmino, Lucilla Masini, Augusto Rasori

Vignette: Lido Contemori, Roberto Grassellini, Gianlorenzo Ingrami, Roberto Mangosi, Danilo Maramotti, Beppe Mora, Passepartout, Giuliano Rossetti, Pietro Vanessi.


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