“Vendemmia rosso sangue – lo strano caso del morto che parla” di Maurizio Castellani

Vendemmia rosso sangue

Lo strano caso del morto che parla

–  Maurizio Castellani –

Quando ho trovato il morto, o meglio il vivo che poi è morto, ho notato due cose: la particolarità delle mani e la presenza di un tatuaggio sopra una di esse

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 149
Genere: Giallo
Vendita: Amazon 

Giudizio Sintetico


Maurizio Catellani è uno di quegli autori capaci di fare della semplicità l’arma più potente.

Come nel suo primo romanzo “La ventiquattrore”, anche in questo nuovo scritto ritroviamo gli elementi piacevoli e unici di una storia dal sapore rustico, accompagnata dal linguaggio dialettico, tipico toscano, colloquiale e colorato dalle diverse tematiche affrontate.

Ne “La Ventiquattore” abbiamo conosciuto Marco Vincenti, geometra divenuto proprietario e gestore dell’albergo “Da zia Maria”, alle prese con un delitto avvenuto proprio nella struttura.

Aiutato dai suoi più cari amici, dal maresciallo Bevacqua e dalla bella Grazia, da succulenti piatti cucinati per “favorire” i collegamenti logici utili a risolvere il caso, l’omicidio dell’ambiguo Signor Fantozzi venne risolto.

Un giallo dal tono e dalla struttura classica, dove ingegno e attenzione ai dettagli hanno saputo fare la differenza, un romanzo capace di unire indagini e cucina per garantire, nella semplicità descritta e molto apprezzata, alta tensione e pura logica investigativa.

I tratti e le caratteristiche piacevoli trovate nel primo romanzo di Maurizio Castellani si ritrovano intatte in questo nuovo libro, “Vendemmia rosso sangue”.

Ritorniamo a Casciana Terme, riassaporiamo il profumo dei piatti cucinati da Marco Vincenti e le cene gioviali con i suoi amici del “club”.

La trama, questa volta, vede Marco protagonista del ritrovamento di un corpo, in fin di vita, sul ciglio della strada.

Prima di morire la vittima sussurra qualcosa al Vincenti che inizierà ad attivare la logica arguta che lo contraddistingue, coinvolgendo i due amici e il maresciallo Bevacqua, ormai parte integrante del gruppo.

Tra cene e chiacchiere, indizi logici e collegamenti intuitivi, belle donne e misteriose parole, questo nuovo caso riporterà il lettore ad apprezzare il districarsi del mistero con l’acuto intuito di Marco e il determinante aiuto dei suoi amici.

Dalle sale dell’albergo “Da zia Maria” prenderà il via la nuova attività di investigazione per giungere infine alla logica e inaspettata risoluzione del caso!

I gialli creati da Maurizio Castellani sembrano arrivare da epoche lontane, profumano di classico e riescono a coinvolgere il lettore in modo unico, carico di interesse e desiderio di partecipazione.

Le parti di dialogo e giovialità condivise con gli amici, sembrano voler coinvolgere il lettore nell’acuto pensiero e riordino degli indizi.

Ogni momento condiviso è accompagnato da ottime ricette rustiche, capaci di stimolare l’appetito e dare un tono informale e amichevole all’indagine.

Proprio questi due elementi, e la costruzione logica e perfetta del racconto, permettono a questo romanzo di Maurizio Castellani di toccare, ancora una volta, il lato razionale e classico della logica del lettore.

La sensata e semplice risoluzione del caso non lascia comunque spazio ad imperfezione ed imprevisti e non toglie un po’ di sana nostalgia alla chiusura dell’ultimo capitolo.

 

Vista anche la brevità dello scritto, i punti di forza, classicità e “rustichezza”, aggiunti all’ironia dichiarata e sensazionale della narrazione, rendono questo nuovo capitolo,delle avventure del Vincenti, un mix perfetto di mistero , amicizia e ironici momenti condivisi.

La speranza è di poter incontrare di nuovo Marco Vincenti e i suoi amici investigatori per poter godere, ancora una volta, della loro compagnia, del sensazionale fiuto e delle gustose ricette che accompagnano le cene, magari in una ricca collana di racconti di questa fantastica e nostrana combriccola e brigata di buontemponi.


Maurizio Castellani nasce nel 1959 a Pontedera, in provincia di Pisa, dove tutt’ora svolge l’attività di libero professionista. Lavora sia in Italia che all’estero, ha lavorato per tre anni a Dakar occupandosi di Social Housing. La famiglia, la cucina e il mare sono i tre amori della sua vita. Dopo tanti anni passati a leggere, decide di mettersi a scrivere. La ventiquattrore è il suo primo racconto giallo, dove la trama delittuosa si mescola a comicità e ricette di cucina.

A Giugno 2017 ha pubblicato con la casa editrice Carmignani, un breve romanzo giallo, dove il personaggio principale è un commissario della Questura di Pisa.


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