Recensione di “Marie aspetta Marie” di Madeleine Bourdouxhe – Adelphi –

Marie aspetta Marie

– Madeleine Bourdouxhe –

Ma io ti amo. Non te lo dirò. Lo dico a me stessa. Perché dovrei porre un freno a ciò che è così potente dentro di me? Ti amo. Forse per un tempo brevissimo, forse per sempre. Nessuno lo sa. Nell’amore non ci sono né perfezione né eternità prestabilite.

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 145
Genere: Romanzo
Editore : Adelphi


Giudizio Sintetico


La chiave di lettura di “Marie aspetta Marie” si può ritrovare nell’analisi del grandissimo panorama letterario dove le donne hanno cercato di raccontarsi e di raccontare l’animo femminile attraverso l’esplorazione della psiche.

Proprio della “fedeltà verso se stesse” parla Madeleine Bourdouxhe e dell’unica ancora di salvezza che è tangibile e nascosta nelle scelte – anche moralmente discutibili – che una donna è costretta a fare per poter sopravvivere e mantenere salda la vita quotidiana.

 

Proprio di una quotidianità statica sembra soffrire Marie, giovane donna trentenne e piena di vita, sposata con Jean e con il quale sta passando un piacevole soggiorno al mare.

Le giornate sono scandite da abitudini e rituali, vicinanza e silenzi.

Marie immagina, sogna e lascia vagare la bellezza nei confronti del suo uomo e del mondo, emozionandosi e incantandosi a pensare a persone e cose con un’intensità colorata e prorompente.

Nell’immaginazione di Marie tutto è lecito ed elettrizzante, piccola pausa da una routine scandita da rintocchi prevedibili e noiosi dove l’amore del marito, per quanto saldo e attento, non è paragonabile a quello della donna che deve compensare le mancanze con la fantasia.

L’incontro in spiaggia con un giovane ragazzo, e lo scambio di sguardi fugaci con esso, porterà Marie, una volta tornata a Parigi, a superare la linea dell’immaginazione e a lasciarsi andare ad un desiderio sessuale che la porterà alla libertà, ad un’emancipazione personale e segreta che le consenta di proseguire nella vita di tutti i giorni.

Questa nuova condizione, aiuterà Marie ad affrontare anche il rapporto con la sorella, che sembra voler arrendersi alle scelte sbagliate della propria vita e alla nostalgia legata ai genitori e alla sua giovinezza.

Un concentrato di emozioni, raffinatezza ed evasione che coccolano il lettore nella scoperta introspettiva dell’animo di Marie, che aspetta Marie.

 

Il romanzo di Madeleine Bourdouxhe è una narrazione delicata e raffinata della vita di Marie, giovane donna che riesce ad entrare nel cuore del lettore che, a sua volta e inconsciamente, capisce e comprende i gesti compiuti e non giudica le scelte, anche moralmente discutibili, della donna.

“Marie aspetta Marie” è stato pubblicato nel 1943 ed è stato un romanzo innovativo e scandaloso che rimane attuale e dal messaggio viscerale e potente anche ai giorni nostri.

Tra le righe di questo romanzo troviamo un primo grande amore che è quello nei confronti della vita, capace di lasciare Marie interdetta di fronte alla natura e dove Parigi colora e arricchisce, con ogni café e piazza soleggiata, i pensieri e le fantasie della donna.

La seconda dichiarazione d’amore di Marie alla vita è la capacità, seppur discutibile, di saper sopravvivere alla quotidianità noiosa e claustrofobica mantenendo salda la “fedeltà morale” nei confronti del marito, nutrendosi dell’amore nuovo e silenzioso per un giovane ragazzo.

Si avverte una necessità di evasione costante ma motivata per garantire il controllo della vita emotiva e matrimoniale.

Un romanzo breve con tutte le caratteristiche lodevoli del grande romanzo: scrittura raffinata ed elegante, narrazione veloce e intensa, emotività e introspezione, una Parigi che si immagina e si “vive” insieme a Marie.

La parte più intensa e meravigliosamente profonda è l’ultima, dove Marie prende la parola al posto del narratore e, in prima persona, ci racconta la libertà ritrovata in un inno all’amore commovente e delicato…proprio come l’intero romanzo!


Madeleine Bourdouxhe è nata a Liegi nel 1906. Nel 1937 pubblica con la casa editrice Gallimard il suo romanzo d’esordio, La donna di Gilles, che fu accolto calorosamente da critica e pubblico. Lo scoppio della Seconda guerra mondiale interruppe la sua carriera letteraria – anche e soprattutto perché la Bourdouxhe face parte attivamente della Resistenza – e il suo secondo romanzo, À la recherche de Marie, fu pubblicato solo nel 1943. Visse quasi ai margini della società come i protagonisti dei suoi stessi libri, ritagliandosi uno spazio di poco rilievo sulla scena internazionale ma lavorando incessantemente alla scrittura, che non fu mai per lei un secondo lavoro o un ripiego ma una vocazione vera e propria. Fu grande amica di Jean-Paul Sartre e di Simone de Beauvoir. Intorno alla metà degli anni ottanta venne riscoperta e tradotta in molte lingue. Nel 2004 da La donna di Gilles Frédéric Fonteyne ha tratto il film omonimo con Emmanuelle Devos e Laura Smet. Madeleine Bourdouxhe morì a Bruxelles nel 1996.

In Italia Adelphi ha pubblicato La donna di Gilles nel 2005 e Marie aspetta Marie nel 2018.


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