Recensione “Il tatuatore” di Alison Belsham – Newton Compton Editori – Review Party –

Il tatuatore

– Alison Belsham  –

Uno, due, tre, questo tatuaggio è per me. Quattro cinque sei un altro taglio gli farei. Sette e ancora otto, oltre non aspetto.

 

Formato: Copertina rigida

Pagine: 383
Genere: Thriller


Giudizio Sintetico


In Italia i tatuati sono quasi  sette milioni, sono maggiormente donne, e la varietà di disegni riprodotti su pelle non ha limiti.

In bianco e nero, colorati, minimal, tribali, e molti altri, capita sempre più spesso di imbattersi per strada in persone tatuate, alcuni le considerano forme d’arte, altri pura necessità di esibizionismo.

Ma se proprio queste fossero nel mirino di un pericoloso serial killer che colleziona tatuaggi?

Tranquilli, “Il tatuatore” è ambientato a Brighton, ma la storia è davvero inquietante, suggestiva e decisamente originale, tanto da essere stato nominato da Bookseller uno dei libri più interessanti della fiera di Francoforte.

 

Murni Mullins è una tatuatrice esperta, sta rappresentando il suo negozio alla convention di tatuaggi della città, è una donna forte, impugna la macchinetta con determinazione al fine di creare opere uniche che rappresentino il suo stile.

E’ una mamma e un’ex moglie, con un rapporto altalenante con l’ex Thierry, non ha un buon rapporto con la polizia e ama solitudine e concentrazione.

Dopo tre ore di seduta con un cliente ha bisogno di una pausa, prende un caffè, lo beve ma, giunta di fronte al cestino dove sta per gettare il contenitore, percepisce un odore nauseabondo: un cadavere è mescolato ai rifiuti.

Francis Sullivan è un cattolico impegnato nella preghiera quando riceve il messaggio del ritrovamento.

E’ appena stato promosso ispettore, nonostante la giovane età e sa che non può e non deve fallire.

Giunto sul luogo del ritrovamento non crede ai suoi occhi e questo sarà solo l’inizio di una terribile caccia al serial killer, un assassino spietato che uccide e rimuove i tatuaggi delle vittime.

Ma come sceglie chi colpire? Cosa lo spinge a perpetrare simili atrocità?

Marni Mullins e Francis Sullivan si troveranno ad indagare, spinti da motivazioni diverse, per cercare e fermare l’assassino, un assassino che spaventa, che osserva e che verrà presto soprannominato “Ladro di tatuaggi”.

 

Il romanzo d’esordio di Alison Belsham è un’avvincente thriller dai contorni oscuri e agghiaccianti.

L’inizio di ogni capitolo è una descrizione introspettiva del killer, un’inquietante assaggio di ciò che avverrà nei capitoli.

Scene crude e spietate che sembra di vivere, difficili da sopportare ma necessarie ai fini della storia.

Un’indagine, una corsa contro il tempo ma anche una vicenda personale, quella di Murni, che si scopre e svela lentamente.

Una lettura che intriga e angoscia, un’ipnotica storia che disgusta per le atrocità ma alterna, al crudo del killer, i conflitti interiori e personali dei protagonisti che intrigano tanto quanto l’indagine

Un finale inaspettato, colpi di scena assicurati e una scelta di scrittura, divisa in capitoli dove i protagonisti si dividono la scena, che non stanca mai e incolla alle pagine.

“Sporcano” la storia i soliti cliché del capo che ostacola il novellino ma, a parte questo, non ho trovato nulla di fastidioso o superfluo nella trama.

Una lettura veloce, una storia originale, spietata e potente, una scrittura perfetta in ogni scelta.

Un libro adatto agli amanti del genere, a chi non si spaventa facilmente e a chi vuole provare i brividi veri di una storia carica di ansie  e paure.

Un thriller puro, da non lasciarsi scappare, personalmente spero che Francis Sullivan torni presto con un’altra indagine.



Alison Belsham

 

Ha iniziato scrivendo sceneggiature e ha vinto l’Orange Prize nel 2000. Nel 2001 è stata finalista nella BBC Drama Writer competition. Nel 2016 ha presentato Il tatuatore al Bloody Scotland Crime Writing, uno dei più prestigiosi eventi per il genere thriller, ed è stata giudicata vincitrice. Secondo The Bookseller è stato uno dei libri più interessanti tra quelli presentati a Francoforte 2017.

 


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