Recensione “Una ragazza inglese” di Beatrice Mariani – Sperling & Kupfer –

Una ragazza inglese

– Beatrice Mariani –

“Ti amo perché ti capisco e so che non sei come sembri. Ti amo perché anche se lavori tanto, sei gentile lo stesso, ti amo perché la festa ti faceva schifo ma hai detto che apprezzavi il pensiero, ti amo perché ti piace la campagna e vorresti solo stare in pace…”

Formato: Copertina rigida

Genere: Romanzo
Pagine: 275


Giudizio Sintetico


Leggendo la sinossi di “Una ragazza inglese” si può pensare (parzialmente a ragione) di essere di fronte ad una versione moderna e colorata della storia che tanto ha appassionato grazie alla penna di Charlotte Bronte.
Il romanzo di Beatrice Mariani narra la storia di una ragazza, delle difficoltà di essere sola al mondo, della ricerca di se stessa e di un amore struggente e impetuoso, dell’impossibilità di dimenticare e ricominciare da zero.
Una storia dove affascina la campagna romana, la ricchezza, l’età, il tormento e le variabili inaspettate che la storia offre.

È un tardo pomeriggio di giugno quando Jane raggiunge il cancello della villa dove passerà l’estate. Per lei, diplomata a pieni voti in Inghilterra, lavorare come ragazza alla pari per una ricca famiglia romana è un modo per mettere da parte qualche soldo, ma soprattutto il primo passo verso un futuro che intende scegliere da sola. Gli zii, unici parenti rimasti, la vorrebbero indirizzare a studi di economia, un percorso sensato che garantisce un solido avvenire. Ma lei non può dimenticare che i suoi genitori hanno seguito la loro passione a costo della vita, e la passione di Jane è il disegno, non i numeri. A nemmeno vent’anni, ha imparato a dar retta più al cuore che alla ragione. Il cuore, fin dal loro primo rocambolesco incontro, la spinge verso il suo datore di lavoro, Edoardo Rocca, un uomo d’affari dal fascino misterioso, zio del bambino di cui lei si deve occupare. È bello, sicuro di sé, sfuggente. Jane ne è intimorita, ma al tempo stesso attratta. Lui appartiene a un altro mondo, lo sa bene, eppure sente un’affinità che nessuna logica può spiegare. Basta una notte insonne perché si accenda una passione che sfida il buonsenso e la convenienza, non solo per la differenza di età, ma anche perché c’è qualcosa che Edoardo nasconde, segreti ed errori che stanno per travolgerlo. E, quando questo accadrà, per Jane sarà troppo tardi per mettersi in salvo.

Edoardo Rocca e Jane Emili non potrebbero essere più simili e diversi allo stesso tempo.
L’amore, che è protagonista e divide la scena con tutte le caratteristiche che ne derivano (impeto, passione, sofferenza, ecc.), si mostra sotto diverse sembianze; ciò che colpisce di Jane è la purezza, il sogno di un amore pulito e ingenuo, di contro i suoi discorsi e le sue reazioni agli imprevisti sono estreme, tipiche dell’età tardo adolescenziale e che ricordano vagamente i successi letterari di qualche secolo fa.
Proprio il rimando ad una scrittura classica, come il nome Jane e la scelta della trama, rendono dolce e scorrevole la lettura, consapevoli del tocco rosa ma della mancanza di eccessi e impronte ad alto tasso glicemico.
L’amore nei confronti dell’ombroso e affascinante datore di lavoro è alternato alla vita nella villa, all’affetto di un bambino, alle feste e all’alta società, i sogni e le speranze.. in attesa che l’imprevisto giunga e mescoli per sempre le carte in tavola, non negando la possibilità di vedere tutto sotto una luce diversa e con un epilogo inaspettato.
Mi è piaciuta molto la scelta dei protagonisti, l’ingenuità e la potenza delle reazioni della giovane Jane e la maturità, quasi schiva, dell’enigmatico Edoardo, e la scelta dei personaggi secondari che donano un tocco in più: su tutti Bettina e l’amica Ivana.
Il romanzo di Beatrice Mariani è fluido e semplice, con un lato introspettivo che non viene allungato fino a divenire pesante, tratto che consente di alternare momenti quotidiani a sentimenti profondi della protagonista, che vedono protagonisti l’insicurezza, la paura e il desiderio, in una lotta che vedrà opposti l’amore e la razionalità.
Un libro adatto alla stagione estiva, di semplice struttura con una storia colorata e coinvolgente, ben scritta e dall’evoluzione imprevedibile.
Aggiungo anche che questa lettura potrebbe essere il punto di partenza utile per avvicinarsi ai classici di questo genere che colorano e fanno sognare da secoli!


Beatrice Mariani è nata a Roma, dove vive con il marito e i due figli. Laureata in Scienze Politiche, lavora da sempre nell’ambito della ricerca e della comunicazione. Questo è il suo primo romanzo. www.beatricemariani.it


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