#curiosiamoci Librerie dal mondo: la biblioteca più grande del mondo

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La biblioteca più grande del mondo è la British Library di Londra, che custodisce 170 milioni di volumi. Nel mondo antico, invece, il primato andava a quella di Alessandria d’Egitto, con circa 490 mila manoscritti. Sono andati perduti durante le distruzioni del I e del VII sec d. C..
 La Biblioteca raccoglie copie di tutti i libri pubblicati nel Regno Unito e molte pubblicazioni estere.

Come istituzione, la British Library è sorprendentemente giovane in confronto ad istituzioni equivalenti in altri paesi, essendo stata creata nel 1973 con il British Library Act 1972. In precedenza, la biblioteca nazionale faceva parte del British Museum, che ha fornito la maggior parte dei beni della nuova biblioteca, insieme a diverse organizzazioni minori che sono state riunite (come la British National Bibliography. Nel 1983, la biblioteca ha assorbito il National Sound Archive.

Per diversi anni, le sue raccolte sono rimaste sparse in diversi edifici intorno al centro di Londra, in luoghi come Bloomsbury (in prossimità del British Museum), Chancery Lane e Holborn, con la biblioteca circolante a Boston Spa e la emeroteca a Colindale. Dal 1997, tuttavia, la raccolta principale è ospitata in un unico edificio di nuova costruzione in Euston Road vicino alla stazione ferroviaria di St. Pancras. La nuova biblioteca è stata progettata appositamente dall’architetto Colin St. John Wilson. Si tratta del più grande edificio pubblico costruito nel Regno Unito nel XX secolo. L’emeroteca continua comunque ad avere sede a Colindale ed una raccolta si trova anche presso Boston Spa nello Yorkshire.

Al centro dell’edificio si trova una torre di vetro di sei piani che contiene The King’s Library (la “Libreria Reale”), con 65.000 volumi stampati insieme ad altri opuscoli, manoscritti e mappe raccolti dal Re Giorgio III tra il 1763 ed il 1820.

Un grande numero di importanti opere è a disposizione del pubblico nella sala chiamata “I Tesori della British Library” , aperta gratuitamente sette giorni alla settimana. Vi è, inoltre, una mostra che illustra situazioni pratiche relative alle collezioni della Biblioteca, come la stampa e le prime registrazioni sonore. La Biblioteca ospita anche mostre temporanee su vari argomenti, considerati alla luce delle sue collezioni – praticamente tutto, non solo letteratura.

Altre opere sono accessibili nelle sale di lettura. Nel passato la Biblioteca ha enfatizzato il suo ruolo come “ultima risorsa” per lettori che avessero bisogno di consultare collezioni altamente specialistiche non reperibili altrove. Attualmente viene adottato un approccio più aperto e sul suo sito web viene evidenziata la possibilità a chiunque voglia condurre una ricerca, che sarà possibile attraverso un pass di accesso, dietro presentazione di un valido documento d’identità e di un ulteriore documento di riconoscimento con contestuale indirizzo, per ragioni di sicurezza. La Biblioteca è stata criticata per aver consentito l’ammissione a studenti non laureati nelle sale di lettura, ma quest’ultima ha affermato di voler ammettere chiunque abbia un legittimo interesse personale, per lavoro o ricerca.

Secondo il sito web, più di mezzo milione di persone utilizza le sale di lettura della Biblioteca ogni anno. Le ampie sale sono dotate di centinaia di postazioni sempre piene di lettori. Secondo il Bollettino dei Lettori del maggio 2005, l’uso delle sale di lettura è molto cresciuto negli ultimi tempi. L’uso delle sale nel 2005 è stato il più intenso degli ultimi anni. Quest’incremento dei visitatori ha causato difficoltà nell’utilizzo dei servizi quali il guardaroba e gli armadietti riservati agli utenti.

a British Library partecipa ad un progetto chiamato ‘Bibliotheca Universalis’ che aspira alla pubblicazione di grandi opere sul web. Nel progetto della British Library chiamato Digital library, le collezioni possono essere consultate on-line, e le pagine virtuali del taccuino di Leonardo da Vinci e altri grande opere sono, virtualmente, alla portata di tutti. Il servizio della British Library chiamato Secure Electronic Delivery Service, partito nel 2003 con un investimento di 6 milioni di sterline, permette l’accesso a più di cento milioni di opere (fra cui 280.000 riviste, 50 milioni di brevetti, 5 milioni di report, 476.000 tesi americane e 433.000 atti di conferenze) a ricercatori di tutto il mondo, opere che prima non erano disponibili, al di fuori della Biblioteca, per restrizioni inerenti al copyright.

Nel frattempo la consultazione del catalogo web della Biblioteca continua a crescere. Nel 2003 sono state effettuate più di 9.7 milioni di ricerche.

(Wikipedia)


 

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