Recensione di “Scelgo me” di Angela Bianchi

Scelgo me

– Angela Bianchi –

 

La vita è scienza. Non  puoi capire quale approccio usare nella risoluzione di un problema se non hai identificato e individuato la causa che ha condotto a tale problema. Quindi è semplice, visto che conosco la causa a questo problema. Ma un attimo dopo mi rendo conto che di semplice non c’è assolutamente nulla.

 

Formato: Copertina flessibile

Genere: Romanzo
Pagine: 454


Giudizio Sintetico


Sono convinta che le emozioni si muovano all’interno della nostra anima con autonomia silenziosa, sono capaci di crescere silenziosamente e colpire quelle persone che cercano di nasconderle quando meno se lo aspettano.

Cercare di far tacere la propria emotività è un grande errore, sbaglio che si paga con la rottura degli argini che, con tanto impegn,o abbiamo costruito e che destabilizzano come un’ondata di piena, colpiscono e annientano.

Quanto può essere dura la corazza di una donna che ha sofferto? Chi o che cosa può rappresentare la svolta definitiva all’abbandono alle proprie emozioni?

La storia di Jayla ci porta alla scoperta di emozioni forti, di contrasti introspettivi ma soprattutto di evidente necessità di amore che rappresenta, e rappresenterà sempre, il molo sicuro a cui attraccare.

Jayla “J.R.” McCoy è il migliore avvocato societario di Boston e crede fermamente che nel lavoro, come nella vita, bisogna essere pratici e razionali. Per lei contano solo i fatti, niente altro. Christopher Byron è l’ammini- stratore delegato di una delle più importanti e redditizie società di tecnologia e informatica del mondo e ha un sogno da realizzare. Due persone diametralmente diver- se che saranno attirate l’una verso l’altra come i due poli opposti di un magnete. Tra segreti celati, scontri epici ed equivoci divertenti, Jayla e Chris dovranno andare oltre le loro più ferme convinzioni e capire che a volte nella vita bisogna avere il coraggio di saper lasciare andare per trovare la propria strada. Il libro ci riporta alla mente esempi cinematografici quali Padri e figlie, di Gabriele Muccino e si ispira senz’altro alla scrittura coinvolgente e trainante di Nicholas Sparks.

Insidiarsi nel profondo delle emozioni di Jayla sembra quasi irrispettoso, la sofferenza e le battaglie che internamente combatte sono così reali che sembra davvero di fare un torto ad una persona reale.

La protagonista è la rappresentante perfetta della forza a tutti i costi, della durezza e dell’inefficacia di barriere emotive che sono sempre destinate a crollare.

Si può essere portati a credere, dalla trama e dalla copertina, che la storia di Jayla, Jordan e Chris sia una storia malinconica e drammatica, invece coesistono drammaticità e bellezza, emozioni positive  e negative capaci di far sorridere e intristire, gioire e commuovere.

L’intreccio narrativo che Angela Bianchi ha scelto si sposa perfettamente con i protagonisti e con i dilemmi interiori, riesce a intrattenere con i movimenti nella storia e le pieghe variegate che la trama prende.

Affari, amicizia, sport, film, famiglia e vendetta coesistono assieme ai protagonisti rendendo “Scelgo me” un romanzo dalle diverse e numerose tinte, adatto a chi ama i romanzi, la forza delle emozioni e una storia completa, complessa ma assolutamente soddisfacente.

Lo stile narrativo di Angela Bianchi è semplicemente perfetto, non ci sono praticamente errori, non ci sono ripetizioni e l’unione tra narrazione e dialoghi è assolutamente equilibrata.

Anche se la parte finale è, a mio parere, eccessivamente prolungata, l’intero romanzo scivola piacevolmente come un bicchiere d’acqua, il lettore si abbandona totalmente alla storia e ai retroscena, ai colpi di scena (uno abbastanza prevedibile) e ad un finale per nulla scontato che spiazza.

Ho apprezzato davvero tanto il legame affettivo che esiste e che si crea tra tutti i personaggi, le scene che deviano dal consueto e ci portano all’interno degli affari, la tripla narrazione che rappresenta la caratteristica vincente del romanzo e l’attento e continui riferimento a pellicole che aumenta la chiave ironica che spesso il romanzo prende.

E’ un romanzo di perfetta coesistenza di diversi e numerosi elementi, dalle emozioni alle caratteristiche dei protagonisti, dalla famiglia agli interessi economici, dalla fiducia alla diffidenza, dalle difficoltà emotive alla forza interiore; un bianco e nero che convivono armoniosamente e che si fondono in una storia brillante e piacevole.


Angela Bianchi nasce in un piccolo e meraviglioso pae- se dell’Abruzzo e cresce in una località balneare a pochi chilometri da Roma. Inguaribile sognatrice divora qua- lunque libro racconti una storia d’amore. Quando non è impegnata a guadagnarsi da vivere passa il tempo scri- vendo e proprio così è diventata una stella nascente del panorama letterario italiano. Il suo primo libro nasce dal desiderio di scrivere un romanzo che lei stessa voleva leggere. Una storia che in qualche modo le appartie- ne in modo viscerale, pur non essendo autobiografico. Il percorso del tutto casuale e inaspettato con il qua- le questo suo sogno nascosto è uscito improvvisamente dal cassetto nel quale l’aveva relegato, le ha permesso di abbandonare tutte le sue remore e insicurezze e l’ha incoraggiata a voler continuare a raccontare e dar voce, se pur in modo semplice e romanzato, a tutte quelle per- sone, soprattutto donne, che hanno preso le avversità che la vita le ha riservato e ne hanno fatto la loro forza, con coraggio e resilienza.


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