Recensione “Martina non esiste” di Filippo Ronchetti

Martina non esiste

– Filippo Ronchetti  –

 

Il vuoto e la tristezza di quando so di vederti a lezione e invece non ci sei. Dovresti essere seduta qui accanto, mi volto, non ci sei. Perché di colpo decidi di mancarmi?

 

Formato: Copertina flessibile

Genere: Romanzo
Pagine: 185
Editore: Pendragon

Giudizio sintetico


Luca, dopo la maturità classica, comincia a frequentare le lezioni nell’ateneo della sua città, Bologna. Segnato da una delusione d’amore che lo spinge a chiudersi in se stesso, il ragazzo assume con l’altro sesso un atteggiamento scontroso e di ostentata indifferenza. Sarà così anche con Martina, compagna di corso che lo colpisce fin da subito e con cui nasce un rapporto di amicizia sempre più profondo. Quasi a malincuore, trascorsi pochi mesi, Luca deve confessare a se stesso di essere innamorato: eppure proprio non riesce a lanciarsi, a dichiararsi a Martina, a rompere il ghiaccio, temendo la sofferenza che potrebbe causargli un nuovo rifiuto. I giorni scorrono tra un pomeriggio di studio in biblioteca, una pedalata sui colli e un birrino sincero con gli amici, ma nessun bacio suggella un’unione che appare sempre più solida… Riuscirà l’arrivo della primavera a dissipare la nebbia nei cuori dei due ragazzi?

Luca vuole crescere, Luca vuole maturare, Luca vuole innamorarsi di nuovo, ma questa volta per davvero.

L’incontro con Martina, che condivide con lui il primo anno di università, porta Luca a fare i conti con i tanti dubbi che e le paure nei confronti di quegli amori che, purtroppo spesso, sanno fare male davvero.

Provando a coltivare questa conoscenza con i piedi di piombo e senza lasciar prevaricare i tratti istintivi delle infatuazioni, Luca rischia quasi di perdere quella ragazza che in lui ha visto qualcosa di speciale.

In questo racconto, che attraversa un anno dalla fine della maturità alla fine del primo anno di università, c’è tanta Bologna, c’è molta musica, tanto sentimento e quel passaggio fondamentale e delicato tra la giovinezza e l’età adulta, compresa la crescita di sentimenti che vengono vissuti in modo differente.

“Martina non esiste” è un racconto che ci viene proposto in prima persona, quasi come un diario (dal quale vengono estrapolate delle parti) e che vive di una narrazione semplice e abbastanza scorrevole, a tratti meno coinvolgente, ma che mantiene il grande pregio per tutta la durata, di dare spazio unico ai sentimenti acerbi della giovinezza e al cambiamento di essi nell’età adulta.

Un inno all’attesa e all’amore che esplode nell’ultima pagina con una conclusione che riesce a commuovere il lettore.

Un romanzo dalla trama semplice e per nulla complicata che può essere apprezzato soprattutto proprio per la semplicità e la sua mutevole forma che si adatta soprattutto a beneficio di quei ragazzi che hanno il desiderio di avvicinarsi all’amore “pensato” e non istintivo, all’amore leggero e delicato attraverso una carezza e valori importanti ormai “passati di moda”.

Filippo Ronchetti scrive questo piacevole romanzo come inno all’attesa e alla bellezza legata ad essa, lo scrive con semplicità e senza grandi pretese legate ad una trama che elimina colpi di scena ma che preserva inalterata la bellezza della crescita e della scoperta lenta dell’amore.


Filippo Ronchetti, classe 1981, bolognese, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza nella sua città. Ha scritto di Formula 1 sui quotidiani locali del Gruppo l’Espresso e su siti web, collaborando saltuariamente con il «Carlino» di Bologna per la cronaca locale. Oggi lavora per un’azienda informatica. Martina non esiste (Pendragon 2018) è il suo primo romanzo.


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