Recensione “Ci rivediamo a casa” di Valentina Sagnibene – Rizzoli

Ci rivediamo a casa

– Valentina Sagnibene –

La vita è fatta di cambiamenti, Rachele. E che è legittimo averne paura ma… non ci si può chiudere da qualche parte, lasciando che le cose vadano avanti senza di noi”.

Formato: Copertina rigida

Genere:  Romanzo
Pagine: 459
Editore: Rizzoli


Giudizio Sintetico


Teresa è l’immagine della ventenne di successo: corpo perfetto, amiche giuste, sogni in grande. La vita, in realtà, non è stata così clemente con lei, e ciò che Teresa appare oggi è frutto di un duro lavoro su se stessa e di un passato da seppellire.Ai suoi occhi, quindi, la ragazza che la accoglie nel luogo dove nascono le lanterne più esclusive di Milano, indispensabili per la sua festa di compleanno, non può che suscitare orrore: Rachele è sciatta, è ferma agli anni Ottanta e vive defilata nella bottega del nonno Antonio.Quando però i genitori, contrari al suo desiderio di fuga oltreoceano, le tagliano i fondi, Teresa accetta il lavoro offertole proprio da Antonio. Rachele non l’avrebbe mai voluta al suo fianco ma, ora che il nonno è in ospedale, un paio di mani in più le sono utili per sanare i debiti del negozio.Tra le due c’è diffidenza, ma anche un’inaspettata complicità. Rachele intuisce che Teresa le sta nascondendo qualcosa, e la sprona a venire alla luce raccontandole la storia che si cela dietro il rituale delle lanterne. Dissipare il buio delle ombre, tuttavia, potrebbe non bastare: è necessario lasciarsi guidare dagli amici, quelli veri, se vogliamo ritrovare la strada di casa.

Ci sono libri che, girata l’ultima pagina, lasciano un senso di benessere e appagamento.

Non servono storie di grande profondità o introspezione, è sufficiente confrontarsi con una storia che sappia toccare i punti giusti, snodarsi in numerose vicende, e mettere a confronto personaggi e protagoniste che sappiano “legare” il lettore all’intera trama.

Teresa e Rachele sono riuscite in questa impresa e, il nuovo romanzo di Valentina Sagnibene, è esattamente il connubio perfetto tra positività e profondità.

“Ci rivediamo a casa” racconta la storia di due ragazze molto diverse, Rachele, esteticamente impacciata ma emotivamente più forte e Teresa, che ha nascosto le proprie insicurezze dietro ad un nuovo “modaiolo” aspetto e amicizie di alto livello, la prima senza sogni e voglia di evadere dalla quotidianità, la seconda solamente in attesa di fuggire dai fantasmi del passato e dal soffocante presente.

I problemi famigliari fanno da sfondo a due esistenze diverse ma connesse, che si vedranno legate e costrette a interagire per destino o forse a causa di un intuito accorto.

In una Milano, capace di rappresentare stabilità ma anche possibilità, le due ragazze si troveranno, per necessità, a doversi confrontare quotidianamente, dovranno gestire il negozio di Antonio, nonno di Rachele, e provare a guardare oltre l’antipatia che sembra non poterle avvicinare.

Un gruppo di clienti e amici sapranno alleggerire i momenti, colorarne i contorni, e dare valore aggiunto ad una storia che coinvolge e tiene incollati fino all’ultima pagina.

“Ci rivediamo a casa” è uno di quei libri che apprezzo per il senso di quiete capace di infondere giunti a chiusura, per l’alto livello di coinvolgimento e per la storia che, aiutata da piccoli ma geniali dettagli, scorre e muta velocemente donandoci messaggi positivi sull’esigenza di combattere le proprie paure attraverso la completa fiducia negli altri, ovviamente nelle persone giuste.

Valentina Sagnibene, in questo nuovo romanzo, ci parla di amicizia con una storia tutta al femminile, originale  e ben caratterizzata, soprattutto per quanto riguarda i rapporti umani, di amicizia e famiglia e la profonda difficoltà interiore con cui, nel passaggio all’età adulta, bisogna fare i conti.

Con una doppia narrazione, in prima e terza persona, le due protagoniste sanno creare un marcato senso di profondità nei confronti della vita, del passato e degli addii, ma anche una leggera ironia nei confronti delle situazioni quotidiane che spesso si vengono a creare.

Accompagnato da playlist, dialoghi anche molto ironici e divertenti, il lettore è parte integrante di questa storia, un racconto, come dicevo, che infonde un senso di benessere e appagamento che pervade e perdura per parecchio tempo dopo la fine della lettura.

Avevo già sottolineato il talento di Valentina Sagnibene con il suo primo romanzo “Tutto quello che non mi aspettavo”, mi trovo a riconfermare tutte le capacità notate nel nostro primo confronto e anzi, credo che con questo nuovo romanzo l’autrice abbia sottolineato ma anche rincarato la dose di talento che ha da mostrare all’intero panorama letterario giovanile italiano.


Valentina Sagnibene è una giovane autrice di talento. Sogna di diventare scrittrice fin da piccola con sincera apprensione di tutta la famiglia. Dopo il Master in International Screenwriting and Production, è stata assistente di produzione, poi community manager e ora ha intrapreso la vita da freelance. Appassionata di romanzi, cinema e serie tv, si commuove con i fanvideo su youtube come sport nazionale. Negli ultimi anni ha imparato che l’arte del “sapersi inventare” è preziosa almeno quanto la determinazione nell’inseguire i propri sogni. Questo è il suo secondo romanzo dopo Tutto quello che non mi aspettavo (Giunti).


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