Recensione “Bambole” di David Masini

Bambole

– David Masini 

Formato: Copertina flessibile

Genere:  Romanzo Noir
Pagine: 180


Giudizio Sintetico


Il commissario Valerio Giovetti, Val per gli amici, indaga su una serie di rapimenti e omicidi, avvenuti a Firenze, ai danni di giovani adolescenti, poco più che bambine. Il suo braccio destro, il collega Ghigo, lo accompagna nell’indagine e insieme seguono ogni pista plausibile. Dall’altra parte dell’oceano, John Gambetti, serial killer assoldato dalla mafia italo-americana, ossessionato dal gentil sesso, è l’esecutore materiale di omicidi efferati in giro per il mondo. I due, così diversi, sono in realtà legati da un passato comune che li porterà alla fine a incontrarsi.
I personaggi di Masini fanno parte della schiera degli oppressi, dei vincenti, degli assettati di vendetta o al contrario di giustizia. Mai scontati, sono figure a tutto tondo che escono fuori dalla penna dell’autore in maniera istintiva. Le vicende raccontate si incrociano perfettamente in una geografia universale, che va da Firenze, a New York, dal Texas al Sud Africa.
L’autore ci porta ancora una volta nel suo mondo noir, fatto di scie di sangue, sesso e sete di giustizia. Con disinvolta abilità narrativa ci racconta di vittime e carnefici, deplorando le disumane perversioni e il male che domina la società odierna.
Un thriller psicologico a tinte forti, adatto a un pubblico che cerca letture coinvolgenti.

Esistono disturbi mentali malati capaci di sfociare in atrocità inaudite.

Questo è quello che succede a Firenze quando una serie di rapimenti e omicidi invadono la città.

Le vittime sono giovani adolescenti poco più che bambine, vengono rapite e marchiate in un terribile “bisogno” personale di un uomo che ha subìto traumi infantili.

Le indagini vengono assegnate a Valerio e Ghigo, commissario e braccio destro che spalla a spalla inizieranno a far combaciare indizi e tracce per trovare i colpevoli di questa fitta rete di violenze.

Parallelamente a questo drammatico caso, negli Stati Uniti John è un criminale legato ad ambienti della mafia-italo americana che decide di riunire i tasselli del suo passato che lo condurranno ben presto a Roma.

Indagini, vicissitudini personali, atrocità, psicologia e il male più infame e assoluto sono i protagonisti di questo nuovo romanzo di David Masini.

Non nascondo che in alcuni momenti ho dovuto chiudere gli occhi e bypassare alcuni passaggi, perché non è semplice confrontarsi con scritti che affrontano questo tipo di malvagità, una cattiveria  che si sfoga e da il peggio con le creature più indifese, i bambini.

Le indagini che Valerio e il suo collega portano avanti sono il fulcro centrale di questa storia, e anche la parte più interessante, per quanto però quest’indagine risulti poco articolata, non come un ingarbugliato gomitolo di lana che il lettore è invitato a sbrogliare assieme ai protagonisti.

È piuttosto l”unione di indagine serrata e di informazioni che, giungendo alle orecchie giuste, vengono unite riuscendo a condurre alla risoluzione del caso, che avviene più in un modo casuale che non grazie all’intelletto e alla risoluzione di enigmi complessi.

La parte relativa a John, che credevo potesse essere una parte fuorviante, e che in alcuni casi effettivamente risulta un’aggiunta forzata, alla fine si inserisce bene nel contesto della storia, aprendo anche a possibili future conseguenze, cosa che invece riesce meno alla parte dedicata ad Emma, una bambina che in qualche modo si troverà ad assistere indifesa a questa indagine, che però  in qualche modo viene eliminato dall’autore, a livello narrativo, non dando un senso alla sua presenza all’interno del romanzo.

Nel complesso però credo sia un romanzo ben costruito, con descrizioni approfondite, una narrazione che parte molto lenta all’inizio e che prende ritmo mano a mano che la lettura prosegue.

I punti di vista sono diversi, leggiamo questo romanzo sapendo e conoscendo già chi sono i colpevoli, ma allo stesso tempo affianchiamo le indagini per scovare il nascondiglio di questi subdoli animali.

Sicuramente non siamo di fronte a un romanzo giallo, ma un noir dove il male esplode nella sua forma più violenta e inaccettabile e dove l’autore, oltre a raccontarci delle indagini, ci permette di assistere, per chi riesce non chiudere gli occhi come ho fatto io, alla parte dei carnefici, delle perversioni che purtroppo esistono in questo mondo.

Nel complesso indubbiamente un buon romanzo, ben strutturato, ben pensato, ben articolato, ben coeso, se potessi dare un consiglio all’autore mi dirai che personalmente preferirei un’indagine più ricca di contenuti legati a tasselli che vengono uniti per intuito da parte dei protagonisti anche magari relativi alla parte scientifica dove un personaggio come “La Sabry” potrebbe avere più spazio e peso specifico.


David Masini, classe 1963, è nato e vive a Greve in Chianti, nella campagna alle porte di Firenze, con la moglie Susanna e i figli Neri e Ginevra. È imprenditore nel settore tessile da oltre venticinque anni. Sportivo, appassionato di moto, di viaggi e di arte del ‘900, ha cominciato a scrivere per sfida per dimostrare a se stesso di non riuscire a farlo. Bambole è la sua seconda prova narrativa. Con SensoInverso ha pubblicato: Bambole.


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