Recensione “La Primula Rossa” di Emma Orczy

La primula rossa

– Emma Orczy 

 

Marguerite St Just era repubblicana per principio e per convinzione: l’uguaglianza di nascita era il suo motto, la disparità di condizione ai suoi occhi era solo un disgraziato incidente e ammetteva soltanto la disparità di talento << il denaro e i titoli si possono ereditare>>, soleva dire, <<l’intelligenza no>>…

 

Formato: Copertina flessibile

Genere:  Romanzo
Pagine: 347
Editore: Fazi Editore


Giudizio Sintetico


Emma Orczy ha introdotto nella letteratura lo spionaggio, lei è la madre naturale di questo genere.
Certo, non immaginatevi Daniel Craig che salta da una carrozza all’altra in smoking attillato, qui parliamo di una misteriosa figura creata da una baronetta ungherese che vide braccianti e contadini nel 1868 ribellarsi contro le modernità introdotte dal padre nella tenuta di famiglia.
Capite bene quindi che, condizionata dall’esperienza personale, l’idea della Primula Rossa, salvatore dei nobili francesi dopo la Rivoluzione, deve essere stata naturale e quasi necessaria!
Nella Parigi del 1792 una figura misteriosa che si firma con lo scarlatto fiore, salva gli aristos, persone nobili o di origini aristocratiche, da Madame Ghigliottina, divenuta celebre compagna di Robespierre e del comitato di salute pubblica, portandole in salvo sulle coste inglesi.
Proprio dalle bianche scogliere di Dover inizia la ricerca al famigerato alleato degli aristos da parte del funzionario francese Chavelin che convincerà la sposa di origini francesi di un noto nobile locale a collaborare per salvare la vita delle persone care rimaste in Francia.
Come ho detto oggi nelle stories, questo romanzo è stato piacevolmente incompleto, nel senso che mi aspettavo più azione, più avventura e meno staticità.
La maggior parte del romanzo si svolge infatti, come in una commedia teatrale, in luoghi interni, con personaggi che entrano ed escono di scena raccontando ma non “vivendo” le situazioni più disparate, se non nella fase finale.
Un romanzo dalla scrittura egregia, fluida e coinvolgente, che piace ma non conquista totalmente ma che convince nel voler proseguire in questa avventura con gli altri volumi della serie.
Assenti anche approfondimenti storici che, indubbiamente, avrei gradito!


Emma Orczy nacque in Ungheria nel 1865. La sua famiglia, di nobili origini, fu costretta a fuggire in Francia nel 1868 in seguito a una rivolta, per poi stabilirsi a Londra, dove Emma lavorerà come traduttrice e illustratrice. La serie della Primula Rossa ottenne fin da subito un enorme successo, divenendo popolare in Europa e nel resto del mondo e introducendo nella cultura popolare la figura dell’eroe dall’identità segreta. L’autrice morì nel 1947.


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