Recensione “Le croncache dell’inferno. Il palazzo del terrore” di Samuel Beconcini

Le cronache dell’inferno

–  Samuel Beconcini 

 

Formato: Copertina flessibile

Genere:  Romanzo
Pagine: 516
Editore: Self Publishing


Giudizio Sintetico


E se un giorno ci svegliassimo e scoprissimo che tutte le più famose e potenti persone della Storia fossero tornate nuovamente sulla Terra? Cosa succederebbe al mondo se a un tratto tutti i personaggi storici tornassero in vita? Pronti a utilizzare la loro seconda venuta per realizzare i propri obbiettivi. Nella confusione che questa grande evasione dall’Inferno ha generato, resta solo una certezza: il mondo non sarà più lo stesso…

Un evento inatteso e  spaventoso vede liberate le anime dell’inferno, personaggi malvagi che hanno abitato la terra, sono stati condannati alla sofferenza eterna e ora minacciano l’esistenza degli umani.

I protettori di una misteriosa città stato greca, creano delle squadre di cacciatori per  trovare, uccidere (di nuovo) e sconfiggere queste anime malvagie e rivoltose.

Come richiamato da una forza misteriosa, anche Nick si troverà a far parte della squadra della città Firenze che deve fare i conti con personaggi storici tra cui Jack lo Squartatore, l’assassino di Lincoln, Montezuma, Annibale e molti altri, che minacciano costantemente la tranquillità terrestre, oltre ad essere parte di un piano molto più articolato che unisce due mondi diametralmente opposti.

Allenato e accompagnato in segreto da altri personaggi, ma soprattutto da una misteriosa ragazza, la missione che Nick deve intraprendere si rivelerà piena di pericoli, coraggio ma soprattutto impensabili incontri.

L’idea di questo romanzo è veramente ottima, bella l’evoluzione, ottimi i personaggi, anche se il coraggio iniziale di Nick mi sembra particolarmente forzato per sembrare reale e alcuni dettagli li avrei evitati ma, tutto sommato, è il genere di idea che apprezzo particolarmente perché unisce avventura e storia in una trama originale.

I personaggi sono variegati e ben creati, l’evoluzione della trama è sempre attiva con pochi punti morti così come sorprendono sempre i personaggi storici che entrano ed escono dai combattimenti, avrei forse ridotto il numero delle pagine.

Ciò che purtroppo va segnalato, ed è il fattore che abbassa notevolmente il mio giudizio, è la totale mancanza di editing, i numerosi refusi e i troppi errori grammaticali che rendono poco fluida e infastidiscono la lettura.

Sono convinta che  sottoposto ad un’accurata analisi e magari qualche taglio, ma soprattutto una profonda correzione, questo sia un romanzo dalle tante potenzialità.


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