Recensione “Florentine. La pupilla del Magnifico” di Marina Colacchi Simone

Florentine. La pupilla del Magnifico

–  Marina Colacchi Simone 

Formato: Copertina flessibile

Genere:  Romanzo storico
Pagine: 298
Editore: You Can Print


Giudizio Sintetico


Signoria di Firenze,1474. Lo chiamano già “il Magnifico”. Splendido mecenate, Lorenzo de’Medici che accoglie nelle sue dimore il fior fiore dell’arte e della letteratura, è l’unica voce di equilibrio politico nell’Italia del suo tempo. Fama che scatena l’invidia della nobile famiglia fiorentina di Jacopo Pazzi mentre Papa Sisto IV e suo nipote Riario, Ferrante d’Aragona e Federico d’Urbino lo temono e lo odiano. In un clima di feste ed intrighi arriva a Firenze Vanna de’Bardi, giovane orfana alla quale Lorenzo dona un titolo nobiliare e la sua protezione. Dama di compagnia di Simonetta Cattaneo Vespucci, diventa depositaria del segreto d’amore tra la donna più bella della Signoria e Giuliano de’Medici e destinataria di un diamante dal valore inestimabile appartenuto al Duca di Borgogna. La sua vita verrà così turbata dalle mire di Matteo, affascinante e violento nipote di Clarice Orsini e dalle pene d’amore per il bel cavaliere d’Asburgo, Guido Montefiori. Le gesta di un’infinita serie di personaggi escono dalle pagine dei libri di storia per intrecciarsi con la vicenda di Vanna de’Bardi, che è quella dei giorni più oscuri di Lorenzo e della Congiura dei Pazzi.

Ciò che colpisce subito dopo aver terminato a lettura di “Florentine” sono la preziosità e l’accuratezza della ricerca storica elaborata nel tempo da Marina Colacchi Simone che ha iniziato la stesura di questo libro molti anni fa.
La trama e il racconto sono così omogenei che si fatica a distinguere la parte storica vera e propria da quella frutto della fantasia dell’autrice, peculiarità che contribuisce a rendere uniche queste pagine.
La storia si svolge a Firenze nella seconda metà del ‘400, dove Lorenzo de Medici è il fulcro di tutte le attività politiche, economiche e artistiche della città ma è anche motivo di invidia per atti personaggi storici che vorrebbero poterlo mettere in ombra, come il Papa e la famiglia Pazzi.
In questo scenario, emerge la figura di Vanna de’ Bardi, giovane orfana che entra nelle Grazie del Magnifico divenendo dama di compagnia di un’importante donna dell’epoca e depositaria di importanti segreti oltre che di un misterioso diamante… . Oltre ai contrasti storici tra i Medici e i Pazzi, questo romanzo racconta anche una travagliata storia d’amore.
Indubbiamente la percezione del lettore è di essere di fronte a un libro frutto di tanto impegno e tanto studio, da cui attingere anche molte nozioni di carattere storico. La sua portata è talmente alta e ricercata che la sua lettura richiede impegno e concentrazione che ne rendono ancora più piacevole la lettura.
Queste pagine sono particolarmente adatte a chi ama i romanzi storici di un certo spessore in cui ad una bella trama si affiancano impegno e accuratezza di scrittura.

Marina Colacchi Simone, nata a Roma, giornalista e scrittrice, ha sempre lavorato col collega e marito Pino Simone curando per numerose riviste di settore le pagine del turismo e della cultura. Ha pubblicato novelle per “Segretissimo” Mondadori e ha scritto a quattro mani con Simone una serie di libri dedicati alla ricerca delle tradizioni enogastronomiche in Italia e nel mondo, vincendo numerosi premi giornalistici e letterari. E’ al suo primo romanzo storico.


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