Recensione “Lui dorme e altri racconti” di Emanuela Esposito Amato

Lui dorme e altri racconti

–  Emanuela Esposito Amato 

“E ridevi, ridevi. Ti divertivi a ferirmi, a ridicolizzarmi, a farmi sentire meno di zero. E io ingoiavo, muta. Non avevo la forza di reagire, anzi, in un certo senso pensavo che tu avessi ragione. Mi vedevo attraverso il tuo sguardo: meno di zero, appunto.”

Formato: Copertina flessibile

Genere:  Racconti
Pagine: 125
Editore: Homo Scrivens


Giudizio Sintetico


Racconti di donne in bilico, alla ricerca di un proprio equilibrio interiore.
Racconti di ossessioni e depressioni, di famiglie disfunzionali e rapporti difficili: sorelle antagoniste tra determinazione e confusione, voglia di emergere e bisogno di nascondersi; amiche che si usano a vicenda, forse in modo inconsapevole.
Racconti di cibo, troppo cibo, subdolo ‘alleato’ che si offre a colmare i vuoti dell’anima; di musica, per ridare il senso della vita a una giovane pianista. Racconti d’amore e di assenza di esso.

“Lui dorme e altri racconti” è la nuova opera di Emanuela Esposito Amato che, dopo averci conquistati con “I diari segreti di Madame B.”, ci stupisce per versatilità e disinvoltura conducendoci all’interno di una raccolta di racconti che esce oggi in libreria.

L’autrice ci svela, al termine di questa raccolta, che le prime immagini di questi racconti sono arrivati sempre all’improvviso trovando ispirazione dai comportamenti delle persone, dei luoghi e dalle circostanze più disparate, ascoltando magari discorsi casuali in impensabili luoghi pubblici.

Alla fine di questa lettura ho avuto due percezioni diverse, una relativa ai racconti e l’altra relativa alla scrittura dell’autrice.
I racconti vedono protagoniste donne che vivono la quotidianità in modo differente, tra insicurezze, problemi di coppia, incontri inaspettati, sogni mai realizzati, amicizie forzate, amori mai dimenticati o mai vissuti.
Ci sono madri, fidanzate, mogli, artiste, studentesse, ognuna con la propria storia da raccontare, o quasi da confessare, alcune che subiscono le scelte degli altri, altre con problemi di emotività che sfociano in silenziosi problemi.

Sono tutte donne in bilico in cerca di equilibrio, storie narrate in modo differente che ci lasciano, al termine di ognuna, una grande responsabilità: quella di ripercorrere, analizzare e riflettere, e forse provare a capire, dove porre il baricentro del nostro equilibrio rendendoci consapevoli che, tra i problemi quotidiani, la ricerca di noi stesse deve essere al centro di tutto.
Emanuela Esposito Amato ci stupisce con una capacità camaleontica che non tutti gli autori hanno, quella di adattarsi alla storia che l’istinto suggerisce di scrivere.
Il risultato è una narrazione elegante, armoniosa, graffiante nel messaggio che emerge dalle pagine, struggente ma soprattutto autentica come le storie che questi racconti custodiscono.

La semplicità della scrittura dell’autrice va di pari passo con chiarezza e facilità di comprensione delle storie narrate, alla portata di tutti, non esagerate per numero o per articolazione del linguaggio, ma capaci davvero di smuovere la coscienza del lettore portarlo a fare delle riflessioni molto importanti e molto profonde.

Una raccolta preziosa, che stupisce, spiazza ma in grado di smuovere considerazioni introspettive, una conferma invece della grande intelligenza, bravura e preparazione dell’autrice!


Emanuela Esposito Amato è nata a Napoli nel 1964 dove attualmente vive. Per lunghi periodi, durante e dopo gli studi universitari, ha vissuto e lavorato a Parigi. Laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne, è docente di Francese in un istituto scolastico pubblico.
Ha frequentato corsi di scrittura creativa con Scuola Omero e Scuola Holden.
Ha pubblicato racconti sulle riviste “Inchiostro” e “Il Segnalibro” (2002).
Con il racconto Lui dorme ha vinto il primo premio del concorso letterario “Da donna io racconto”. (Valenza, edizione 2004).


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