Recensione “The dark side of the sun” di Nick Ragazzoni

The dark side of the sun

–  Nick Ragazzoni 

Nagai sapeva di essere circondato da maschere e ogni giorno il suo compito era quello di riflettere sulla vera natura degli esseri umani che lo circondavano.

 

Formato: Copertina flessibile

Genere:  Noir
Pagine: 177
Editore: Il Rio


Giudizio Sintetico


Giappone 1961. Natsuki e Madoka Urayama sono due sorelle rispettivamente di sedici e diciotto anni che vivono assieme al padre, nella città di Kanazawa. Un giorno Natsuki, di ritorno da scuola, scompare senza lasciare alcuna traccia. I vertici della polizia, incalzati dalla stampa e volendo risolvere il caso in tempi brevi, lo affideranno all’esperto e risoluto ispettore Noriyuki Nagai. A causa delle fortissime pressioni mediatiche, l’indagine prenderà fin dal principio una piega insolita e per Nagai cominceranno ben presto a farsi strada parecchi dubbi sulla moralità e l’integrità di tutto il sistema giudiziario giapponese.

In un’affascinante viale di ciliegi in fiore, Madoka Urayama sta tornando a casa, eccezionalmente senza la sorella che quel giorno tarderà.
Natsuki Urayama però quella sera non tornerà a casa e la sua scomparsa, senza una traccia da cui iniziare le ricerche, diventerà un rompicapo per l’ispettore Nagai che, tra i misteri legati al caso, si troverà a mettere in dubbio molti aspetti della società di  Kanazawa, la splendida città in cui vive.
Ma che fine ha fatto Natsuki? Chi è coinvolto nel suo rapimento?
The dark side of the sun è un libro molto più complesso di quanto possa apparire.
Quello che viene raccontato, analizzato e sviscerato non è solo l’animo inquieto e complicato dell’ispettore Nagai, ma il lato nascosto, meno conosciuto e più discutibile della storia giapponese.
Nick Ragazzoni ci porta nelle terre del Sol Levante del 1961 dove, alle discriminazioni nei confronti delle razze miste, si uniscono quelle nei confronti dei burakumin, ancor oggi radicate seppur poco conosciute di fronte ad una società incredibilmente compatta, unico neo in quel 98% di discendenti del popolo Yamato.
Oltre ai conflitti sociali ci viene narrata la difficoltà legata allo sviluppo della tecnologia e alle ansie del sistema giudiziario giapponese nei confronti della mediaticità di eventi brutali come un omicidio e la necessità di assicurare alla società un condannato seppur innocente.
Oltre a tutte queste sfumature, il vero protagonista, in tutta la sua complessità, è l’ispettore Nagai, con l’immancabile sigaretta e la dipendenza da alcol, che riesce ad emergere come vero fulcro di questa storia attorno al quale tutto ruota e tutto si muove.
La trama in sé appare però imperfetta, manca suspance, una tinta noir decisa e carica di tensione e un’indagine serrata e meno densa di fortuna.
La scrittura dell’autore è veloce e poco descrittiva e con i dialoghi essenziali, mi ha ricordato alcuni esempi di letteratura giapponese incontrati in passato che più si concentrano sull’introspezione del protagonista rispetto alla storia nel suo complesso.
Un buon romanzo, complesso, completo ma senza fronzoli, adatto a chi vuole immergersi nella storia giapponese conoscendo tratti tradizionali ma anche legati a sfumature meno conosciute della società nipponica.

NICOLA (Nick) RAGAZZONI è nato a Carpi nel 1982 e lavora in una cooperativa del settore energetico. Ha pubblicato: con Rapsodia The Idol (2016) e Scommessa nel Bronx (2017) e con la Giovane Holden Rated R. Il Palazzo dell’Amore (2017) e Rated R. Le Cronache di Wang (2018), entrambi finalisti al Premio Letterario Nazionale Bukowski.


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