Recensione La Quercia di Sunny Valerio

La Quercia. Un’antica dimora, tre donne, un passato da riscrivere.

–  Sunny Valerio 

“Non è convincendosi di essere innocenti che lo si è davvero.” 

Formato: Copertina flessibile

Genere:  Romanzo
Pagine: 199
Editore: Self


Giudizio Sintetico


Dafne è una giovane scrittrice. Dopo la morte di zia Clara, la donna con cui è cresciuta, non ha più nessuno. Le rimane soltanto una decadente dimora di famiglia: la Quercia. Con tutti i suoi misteri. È qui che ha trascorso l’infanzia ed è da qui che è fuggita anni prima.
In quest’antica tenuta il silenzio è l’unica presenza con cui convive.
Una notte, la prima dal suo ritorno, un ansimo nella stanza da letto la strappa bruscamente dal sonno. Un respiro senza volto, come il passato delle antenate di Dafne che, come lei, hanno abitato la Quercia.
La verità è un labile confine di punti di vista, un’intricata matassa di orribili segreti familiari, di rancori e incomprensioni che a Dafne costerà caro districare.
Tre donne, tre generazioni diverse, connesse senza mai incontrarsi davvero.
E il passato non è l’unica cosa che fa paura.

La storia di Dafne potrebbe apparire a tratti esageratamente carica di elementi ma, come una danza scandita da note ben pensate, riesce ad unire tutti i tasselli formando una storia variegata e completa dove ogni elemento prende lentamente la sua giusta collocazione.

Dafne è una ragazza che ha perso ogni membro della famiglia, in ultimo la zia Clara, che l’ha cresciuta in modo distaccato dopo la prematura morte dei genitori.

L’eredità familiare consiste nell’antica dimora familiare in cui Dafne non mette piedi da anni ma in cui vede un ottimo rifugio per isolarsi e concludere il romanzo a cui sta lavorando e, in parallelo, effettuare qualche lavoro di pulizia e manutenzione per ridare vita e pregio ai fasti di questa storica casa protetta dalla grande quercia che, dal giardino, ha assistito a quattrocento anni della famiglia.

La nuova vita di Dafne però inizia con strani sussurri  e presenze che giocano con la ragazza nelle notti isolate nella dimora. Autosuggestione o fenomeno paranormale?

Decisa a scoprire e far riaffiorare l’enigmatica storia della sua famiglia, della perdita dei genitori e del distacco della zia, Dafne dovrà convivere con strane presenze, segreti ed enigmi da risolvere ma anche con la durezza della vita vera.

Nella vita della ragazza infatti, oltre agli amici di sempre, entreranno (o rientreranno) due uomini che appesantiranno il fardello che Dafne è già costretta a sopportare.

 

Se all’inizio di questo articolo ho parlato di elementi presenti in numero elevato, è proprio per sottolineare quanto, questa storia, sia densa di elevate situazioni che formano, unite, le caratteristiche di questo romanzo che spazia dalla vita familiare ai segreti, dai sensi di colpa alla violenza sulle donne, dalle amicizie preziose nate per caso al senso del perdono e della redenzione.

Possono apparire come argomenti e tratti che difficilmente possono essere coesi in un’unica storia, in realtà Sunny Valerio, che già mi aveva stupida per le doti narrative e l’inventiva nella costruzione della trama ne “Il bacio del lago”, crea una storia che sa dosare ogni elemento costruendo diversi piani narrativi sapientemente collegati all’antica dimora in cui Dafne decide di ricostruire il proprio passato ma anche il proprio futuro.

L’inizio è ricco di suspance e alta tensione, subentra poi la razionalità del presente con tratti anche difficili da affrontare per la durezza di alcuni passaggi drammatici e, infine, si passa al passato fino a giungere al corale epilogo, il tutto ben orchestrato e amalgamato.

Come già detto prima, la creazione della trama e la narrazione sono molto ben strutturati, appare solo qualche elemento prevedibile che però ben si amalgama con il resto della storia.

Un ulteriore elemento che mi ha piacevolmente sorpresa è il  coinvolgimento che mi ha legata a questo libro che, seppur senza un elevato numero di pagine, mi ha tenuta incollata alle storia dall’inizio alla fine.

Seppur in alcuni punti la trama prende strade leggermente forzate o un pochino scontate, nel complesso questo romanzo mi ha piacevolmente colpita, mi ha permesso di legarmi alla protagonista e comprenderne e viverne gli innumerevoli stati d’animo.


Sunny Valerio è nata nel 1992 a Bari e vive da molti anni a Novara insieme al marito, la loro figliola e le adorate cagnoline. La sua formazione avviene con il diploma artistico in architettura e arredamento e con gli studi di doppiaggio a Roma che le aprono un’importante carriera come doppiatrice e speaker pubblicitaria. La sua passione è la scrittura ed esordisce con il romanzo Il bacio del lago (0111 Edizioni, 2018) a cui fanno seguito altre pubblicazioni come il racconto thriller È ora di dormire nell’antologia NO2 dieci racconti per un nuovo immaginario novarese (Edizioni Effedì, 2019). L’ultima opera, La Quercia, è idealmente ambientata in una dimora storica di Casale Monferrato che in realtà prende spunto dalla Casa Bossi della Tenuta Antonelliana nel centro di Novara.


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