Recensione L’ultimo segreto di Paganini di Davide Lazzeri

L’ultimo segreto di Paganini

–  Davide Lazzeri 

La musica è una rivelazione, più alta di qualsiasi saggezza e di qualsiasi filosofia.
(Ludwig van Beethoven) 

Formato: Copertina flessibile

Genere:  Thriller storico 
Pagine: 294



1840. Muore Niccolò Paganini, il più grande e virtuoso violinista della storia, lasciando un segreto pericoloso per l’umanità. Rimarrà celato per più di un secolo e mezzo. 2012. Mentre a Genova vengono barbaramente massacrati due studiosi di musica artefici di una scoperta sensazionale, a Shanghai un luminare della chirurgia ricostruttiva viene ricattato e costretto ad eseguire interventi pericolosamente innovativi. 2013. Un famoso scienziato newyorkese dal passato torbido scompare nel nulla e contemporaneamente a Parigi ricompaiono i cadaveri mutilati di un gruppo di giovani violinisti russi rapiti l’anno prima. Quali connessioni ci sono tra tutti questi eventi? Claire Coriner – scienziata statunitense di neuropsicobiologa – comincia ad indagare cogliendo indizi che la portano in Europa. Seguendo un unico filo di sangue, potere e follia che lega gli eventi tra Italia, Francia, Germania e Spagna, farà luce su una catena di crimini, abili depistaggi ed eventi poco chiari che affondano le proprie radici nell’era nazista e negli sviluppi della musicoterapia come strumento terapeutico per il corpo e la mente. Scoprirà che le ragioni di questa cospirazione globale risalgono all’ultimo giorno di vita di Niccolò Paganini e nelle peculiarità delle composizioni musicali eseguite con il suo violino. Riuscirà Claire a scongiurare la minaccia che incombe?Con pagine intrise di scienza e di storia, questo romanzo accompagna il lettore attraverso scoperte mediche, rivelazioni storiche e teorie sul potere della musica nel controllo di massa e disvela elegantemente il male che si annida nel cuore dell’uomo. Ripercorrendo la vita del violinista più abile, controverso e chiacchierato della storia, L’ultimo segreto di Paganini indaga nel lato oscuro e demoniaco tanto celebre dell’artista che ha incantato per mezzo secolo il pubblico di tutta Europa. Guidati dal fantasma di Paganini, Claire ed i suoi compagni mettono in risalto i legami più oscuri ed arcani tra musica, medicina, fisica quantistica e controllo della mente, affrontando un viaggio che mescola abilmente fiction e realtà in un thriller mozzafiato che condurrà ad una verità inaspettata e crudele. Cosa sta rischiando davvero il mondo?

Quando si parla di musica non può non passare alla mente, tra i grandi nomi, anche quello di Niccolò Paganini che, non solo è stato uno dei più grandi violinisti della storia, ma è considerato come una delle personalità più stravaganti del tempo, per genio e sregolatezza e un particolare aspetto esteriore che l’ha reso sempre attorniato da un’aura di mistero.
Capite bene quanto possa essere perfetta questa base per costruire un thriller storico attorno al genio con pennellati di misteri e leggende che da sempre seguono il nome di Paganini.
La storia si sviluppa in modo parallelo, uno che segue più le vicende storiche e misteriose legate a Paganini e l’altro che abbraccia elementi medici e scientifici.
Se da una parte abbiamo un ritrovamento, frutto di un’eredità, che viene analizzato e all’interno del quale vengono trovati enigmatici dettagli che sembrano celare un importante mistero e per i quali qualcuno è pronto ad uccidere, dall’altro abbiamo una comitiva di ragazzini russi che sparisce nel nulla e che lentamente, uno ad uno, riappaiono mutilati e cadaveri a Parigi.
Tante personalità cercano, inizialmente in parallelo, di risolvere le due situazioni che, apparentemente non collegate, rappresentano un vero e proprio rompicapo per chi cerca di capirci qualcosa e di andare a fondo della questione.
Quello che però non viene compreso e che queste due storie sono collegate, e che prima che qualcuno arrivi alla soluzione la scia di cadaveri che verrà lasciata sulla strada sarà davvero numerosa.
La chiave per risolvere l’enigma?
Ma certo, l’ultimo segreto di Paganini.
Questo romanzo è indubbiamente geniale e non solo unisce storia e tinte noir, ma anche importanti elementi di medicina, fisica e scienza.
Tutte queste caratteristiche vengono dirette, come in una grande orchestra, dalla musica e soprattutto dal maestro Paganini che è una presenza costante all’interno del romanzo anche se si capisce solamente verso la fine in quale modo il maestro è fondamentale alla risoluzione del caso.
La scrittura è molto scorrevole, un po’ meno, invece, quella parte medica e scientifica che rappresenta però il fulcro delle nozioni che ci rimangono a fine lettura e sulla base delle quali l’autore ha creato l’intera storia.
Un’altra caratteristica interessante è che la Storia passata, che potrebbe sembrare unicamente legata al periodo in cui Paganini visse, si riempie poi inaspettatamente di pagine della storia moderna che vanno a chiudere il cerchio della trama.
La cosa molto importante, che tengo a sottolineare, è che a Davide Lazzeri ci lascia a fine lettura con una postfazione a cui attingere per andare a comprendere ancora meglio tutte quelle caratteristiche che compongono il quadro generale della storia, che è un quadro complesso, intricato dove davvero tutti gli elementi medici, scientifici, fisici, storici, musicali si uniscono a creare un’unica melodia, il tutto all’interno di una trama decisamente thriller.
Avrei alleggerito alcune parti, però devo dire che è un romanzo molto bello, un esordio notevole (perché incredibilmente di esordio si tratta), una lettura indubbiamente impegnativa ma creata con una precisione certosina che lascia di stucco pagina dopo pagina.

Davide Lazzeri, specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica. E’ autore di oltre 170 pubblicazioni scientifiche su riviste specialistiche internazionali e di numerosi capitoli per libri di chirurgia plastica.

Già docente a contratto in Chirurgia Estetica e in Storia della Medicina presso le Scuole di Specializzazioni delle Università di Ancona e Firenze.

Ha pubblicato numerosi lavori monografici su riviste del settore. I lavori riguardano, tra l’altro, le malattie degli artisti e nell’arte in generale. In particolare ha guidato l’equipe che ha scoperto la malattia degenerativa delle mani di cui soffriva Michelangelo Buonarroti. Ha scoperto anche la paralisi della mano destra che afflisse Leonardo Da Vinci a fine carriera.

Ha svelato alcuni segreti anatomici presenti nelle opere maggiori di Sandro Botticelli e di Agnolo Bronzino.

Autore del manuale Chirurgia e Medicina Estetica dalla A alla Z. La Scienza al servizio della Bellezza recentemente pubblicato da Cairo

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