Recensione Franco Toro . L’uomo più bello del mondo di Dario Neron

Franco Toro. L’uomo più bello del mondo

–  Dario Neron 

Sono consapevole che io sono meno di ciò che alcune persone vogliono che io sia, ma la maggior parte delle persone non sono consapevoli che sono molto più di più di quello che vedono.
(Douglas Pagels)

Formato: Copertina flessibile

Genere:  Romanzo
Pagine: 212
Editore: Castelvecchi



Giudizio Sintetico


Franco Toro è l’uomo più bello del mondo. Convinto fino in fondo di stare al di sopra della morale, guidato da una frenesia costante legata alla caccia ai soldi facili, vende il suo corpo notte dopo notte a donne e ragazze, devote al divertimento sfrenato, nella metropoli del perdimento. Franco Toro è giovane, è ricco, è intelligente. Ma sulla strada sempre soleggiata del suo successo inarrestabile inizia a calare un’ombra oscura. Quella del suo ego smisurato. E di un passato spaventoso.

L’atmosfera in cui Franco Toro ci narra la sua storia è quella nebbiosa,  fosca è indicibile dei rapporti occasionali e segreti.

Perché Franco Toro è un puttano che prende il lavoro sul serio, che ha regole ben precise e donne che ritrova spesso perse tra desiderio, necessità e qualche fuori programma.

Franco Toro è un uomo bellissimo che ci conduce nel mondo degli eccessi, ci parla delle sue donne che non accettano lo scorrere del tempo, che amano l’esagerazione e a cui gli uomini potenti che hanno a fianco spesso non bastano, rendendo quindi necessari i suoi servizi.

Ma tra gli eccessi raccontati emerge una storia tratteggiata e delicata con cura, quella di un amore che ci appare diversa, straziante e per nulla superficiale e che comprendiamo solo con lo scorrere delle pagine.

Un doppio binario, a tratti completamente opposti, che ci porta a fare i conti con i segreti della società moderna, con il lato nascosto dei rapporti perfetti e con l’imprevedibilità di un uomo che, in modo mai volgare, ci conduce nei meandri di una società da cui emerge molta insicurezza, personale e collettiva ma soprattutto tanto egoismo.

Quella che Dario Neron ci narra è una storia di superficialità connesse che inizia con una serie di racconti utili a disegnare la profonda complessità dell’animo di Franco Toro, sicuro di sé e leale nei confronti di chi, attraverso lui, fugge dalla staticità quotidiana ma soprattutto di chi, a causa delll’insoddisfazione, cerca scorciatorie nel lato di strada dove tutto è concesso ma nulla rende davvero appagati.

Non giudica, non lo ha mai fatto, ma forse qualcosa cambia e, lentamente, la perfezione e la cadenza di ciò che fa  vacilla di fronte al mutare dell’animo del protagonista e a quella storia che lentamente emerge, una storia straziante che scopriamo pagina dopo pagina capendo, come in un riavvolgere del nastro, cosa ha portato il protagonista a essere ciò che è.

In un mix ben coeso tra romanzo e attualità, Dario Neron fa emergere dalle pagine il narcisismo, le stonature e la superficialità di chi vuole tutto e subito, a prescindere dall’età e dal contesto sociale in cui vive.

Può essere un puttano, un’insaziabile donna o un marito tradito, tutto quello contenuto in queste pagine porta all’insoddisfazione e alla bramosia di tutto quello che è desiderio personale, unico e insaziabile.

Una storia di egoismi narrata senza filtri, con semplicità ma senza mai perdere il filo di un tema conduttore in questa storia ombrosa ma di grande significato.

Un genere che non prediligo ma che so apprezzare quando, senza eccessi in linguaggio e facili scivoloni volgari, ci narra attentamente, con scrupolo e doti di scrittura dell’autore evidenti una storia attuale e deviata dalla quale emerge un messaggio tutt’altro che banale.


DARIO NERON

nasce a Locarno undici giorni prima della fine del 1987. Esordisce nel 2017 con Doctor Reset.


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