Recensione L’oscura ombra di Durebor, secondo volume di I taccuini del Ginepro di Demetrio Battaglia

L’oscura ombra di Durebor, I taccuini del Ginepro vol. II

–  Demetrio Battaglia 

„Com’è felice il destino dell’incolpevole vestale! | Dimentica del mondo, dal mondo dimenticata. | Infinita letizia della mente candida! | Accettata ogni preghiera e rinunciato a ogni desiderio.“ — Alexander Pope

Formato: Copertina flessibile

Genere:  Giallo Fantasy
Pagine:  148
SITO DELLA SAGA ARKHESYA     – FINO AL 24 DICEMBRE 2020 NELLO SHOP DEL SITO, INSERENDO IL CODICE LIBRIAMOCI POTETE AVERE 10 EURO DI SCONTO SULL’INTERA BOX DEDICATA ALLA SAGA.

Giudizio Sintetico


Tratto da, L’oscura ombra di Durebor, 2° episodio della saga I TACCUINI DEL GINEPRO Quando il Fantasy Incontra il Giallo. I Taccuini del Ginepro sono una collana di intricati racconti gialli nei quali la tradizione del Fantasy si unisce all’antica Scienza Erboristica. Trame dense di tensione si dipanano nei luoghi fantastici di Arkhesya. Incontrerete Syrus, vecchio e saggio erborista, e Novir, suo giovane e impetuoso allievo. I due protagonisti sono chiamati a risolvere misteriosi intrecci, a investigare su delitti efferati, veleni letali e simboli ancestrali. Ogni avventura procede a ritmi incalzanti, trascinando il lettore in oscuri avvenimenti che si susseguono, giorno per giorno, nel Taccuino di Novir.

L’oscura ombra di Durebor, secondo dei Taccuini del Ginepro, si apre con Novir che rinviene un nuovo taccuino pronto per essere scritto, dono di Syrus che, accompagnato dall’inseparabile pipa al ginepro, gli raccomanda di non dimenticare di trascrivere nulla poiché stanno per iniziare una nuova avventura.
Il viaggio che li condurrà alla nuova indagine, si apre con i dubbi personali di Novir, ancora all’oscuro riguardo alle sue origini che, dopo un anno di servigi al guaritore, non ha ancora avuto informazioni circa la sua storia.
Giunti però a destinazione la trama entra nel vivo di un nuovo mistero da risolvere, il tempo per il passato è poco anche se un po’ di luce viene fatta sulla nascita del ragazzo.
L’ambientazione di questo nuovo capitolo è un tempio, luogo in semi rovina dove due vestali sono state trovate morte in modo differente e  misterioso.
Le indagini del caso subiranno continui sabotaggi, le vittime continueranno ad aumentare e la natura degli uomini, oltre a quella pura e immobile che circonda il tempio, sapranno essere insieme causa e soluzione del caso.
Un vecchio nemico di Syrus saprà ostacolare ancor più la ricerca della verità fino ad una sconvolgente e dolorosa risoluzione.
Questo secondo volume mi ha coinvolta fin dalle prime pagine.
L’ho trovato arguto, variegato e disseminato di indizi con i quali poter partecipare alle indagini oltre ad essere esempio meraviglioso di unione tra mistero e scienza erboristica.
L’ambientazione, lo sfondo e la costruzione più intricata dell’indagine me l’hanno fatto preferire al primo taccuino anche se, continuo a sottolinearlo, i protagonisti e la scelta di unire giallo e fantasy sono le chiavi vincenti di questa saga.
Demetrio Battaglia conferma, dopo il primo volume, quanto elementi diversi se ben uniti possano donare completezza e credibilità.
Un romanzo breve, la scelta dei taccuini e i due protagonisti danno alla saga ancor più valore, reso già alto dalle storie narrate.
Questo secondo capitolo aumenta anche la curiosità relativa al passato di Syrus e alle origini di Novir che non vedo l’ora di scoprire.

Biografia dell’autore direttamente dal sito Arkhesya:
DEMETRIO BATTAGLIA
Sono nato a Bassano del Grappa nel ’67, quindi questo mi dovrebbe collocare tra i “maturi”, il condizionale è d’obbligo. Nella vita ho fatto e sto tutt’ora facendo tante esperienze, apparentemente tra loro dissonanti, ma nelle quali trovo equilibrio, quindi tanto dissonanti non devono essere.

Sul mio biglietto da visita ho scritto: informatico per professione, scrittore per passione, ricercatore per vocazione e sento che questa sia la miglior sintesi senza troppo tediarvi con un elenchi noiosi. Mi occupo di comunicazione da tanti anni e sotto varie forme, non solo quella scritta di cui, per altro, sono innamorato. Scrivo da sempre ma solo dal 2006 pubblico con regolarità romanzi e racconti di genera fantastico che ambiento, tutti, nel mio mondo: Arkhesya.
A proposito di elenchi…

Ho pubblicato con NCE Edizioni:
Arkhesya – gli Albori, tre racconti che ne narrano la genesi. Rieditati poi nel 2011 come singoli racconti:
Brast – La fortezza vivente
Samycreek – La Stirpe Magica
Heribone – Il deserto dell’illusione.

Nel 2010 ho pubblicato, sempre per la stessa casa editrice, la trilogia I Veggenti di Arkhesya, tre romanzi presentati al Salone internazionale del Libro di Torino negli anni 2010-11-12. I titoli dei romanzi:
La stirpe di Gatra
Lo sciamano nero
Il talismano della Driade

Nel 2013 ho pubblicato Guru per Caso, per Zero91, un romanzo scritto a quattro mani con l’amico scrittore Alessandro Zaltron.

Nel 2014 partecipo all’antologia Sangue di Drago con il racconto L’ultimo Dragoluce per la casa editrice I Doni delle Muse. Nello stesso anno partecipo e vinco il concorso I Mondi del Fantasy IV promosso dalla casa editrice Limana Umanita con un racconto dal titolo L’ultimo Tedawar.

Alla fine del 2014 inizia anche la mia saga Giallo-Fantasy: I taccuini del Ginepro edita dalla casa editrice Effe2 Edizioni sulla quale potrete acquistare tutta questa saga.
Otto racconti lunghi dei quali troverete molto materiale in questo sito. Una saga nata per scherzo e rivelatasi, nel tempo, forse la mia opera più importante, almeno fin’ora. Tanti lettori di tutte le età si stanno affezionando a questa saga giunta al suo termine nell’agosto 2020 con l’uscita degli ultimi due episodi.

Spero proprio vi affezionerete a Syrus e Novir come tanti lettori stanno facendo in questi anni.


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