Recensione La locanda maledetta. Quarto volume di I taccuini del Ginepro di Demetrio Battaglia

La locanda maledetta, I taccuini del Ginepro vol. IV

–  Demetrio Battaglia 

Ogni uomo è in potere dei suoi fantasmi fino al rintoccare dell’ora in cui la sua umanità si desta.
(William Blake)

Formato: Copertina flessibile

Genere:  Giallo Fantasy
Pagine:  140
Editore: Grafiche 2effe


Il destino conduce Syrus e Novir lontano da casa e dalla città di Crowly. Il viaggio li porterà nel sud di Arkhesya, non molto distanti dalla leggendaria fortezza di Brast. Qui saranno costretti a fermarsi in un luogo all’apparenza normale, ma in realtà misterioso e intriso di segreti. È una locanda, gestita da una famiglia dal passato oscuro e immersa in un presente dove regnano enigmi e paure. Alcuni strani delitti costringeranno i nostri protagonisti a indagare, scoprendo che la locanda nasconde una storia a dir poco torbida. Il desiderio di scoprire finalmente le sue origini condurrà in seguito Novir a inoltrarsi in una palude inospitale. Qui, aiutato dal maestro Syrus, incontrerà un popolo tanto fiero quanto bizzarro. Saranno loro a rivelare al giovane apprendista alcuni aspetti determinanti del suo passato e della famiglia di origine. La vita di Novir cambierà radicalmente…

In questo nuovo taccuino il viaggio dei nostri protagonisti è già iniziato, finalmente alla ricerca del passato di Novir che, sempre avvolto da una grande aura di mistero, si dovrebbe concentrare sul ritrovamento della madre.
Un inaspettato contrattempo però porta i due viaggiatori a trovar ospitalità in una locanda dove sembra esserci una maledizione che, in modo casuale e del tutto inaspettato, porta un ospite alla morte.
Proprio nella notte di passaggio dei nostri protagonisti ecco che viene ucciso un mercante e Syrus e Novir si troveranno ad indagare, osservare e sbrogliare una matassa molto intricata. Ma la morte non colpirà una volta sola e le conseguenze di questi atti porterà alla luce macabre scoperte.
In questo quarto taccuino si denota una svolta,  un grande passo avanti nei confronti delle ricerche delle origini di Novir, soprattutto all’inizio e alla fine.
I luoghi, i nomi e alcuni passaggi legati soprattutto al mondo di Arkhesya, senza avere una legenda alla mano, mi hanno messa un po’ in difficoltà, soprattutto perché il racconto va sempre in avanti e non ritorna mai, se non in modo molto veloce, agli avvenimenti passati.
Questo ha fatto in modo che il mio inizio sia stato un po’ difficoltoso.
Sempre molto coinvolgente, elettrizzante e con un’intricata indagine che i due protagonisti si trovano ad affrontare, Battaglia in questo caso, dona alla storia un fascino ancora più grande perché unisce, ai variegati dettagli, una sorta di carattere legato alle maledizioni che mi ha molto attirato.
C’è un’indagine serrata attorno ai proprietari della locanda, alla loro storia, al loro passato e anche un’analisi della collettività e del voler a tutti costi trovare un capro espiatorio quasi per sfuggire alla paura.
Il finale della trama, molto diverso ovviamente rispetto alle letture gialle a cui sono abituata, in e cui tutto è decisamente spiegabile e razionale, mi ha lasciata stupita in senso positivo e ben si adattava al taglio della vicenda.
Questo è anche il primo dei taccuini in cui si avverte in modo molto importante l’azione vera dei protagonisti, non solo il senso di indagine e poi di viaggio legato ad essi.
Una considerazione importante giunge nelle ultime pagine con grandi rivelazioni e le prime forse vere mosse di grandi battaglie e scontri che attendono i nostri protagonisti.
Questo quarto taccuino, La locanda maledetta, è secondo me una storia di passaggio tra la ricerca e l’azione, il passato tranquillo e il futuro in pericolo dei protagonisti che ci conducono all’interno dell’azione sempre attraverso indagini di misteri che si trovano a dover affrontare durante il loro viaggio.

Biografia dell’autore direttamente dal sito Arkhesya:

DEMETRIO BATTAGLIA

Sono nato a Bassano del Grappa nel ’67, quindi questo mi dovrebbe collocare tra i “maturi”, il condizionale è d’obbligo. Nella vita ho fatto e sto tutt’ora facendo tante esperienze, apparentemente tra loro dissonanti, ma nelle quali trovo equilibrio, quindi tanto dissonanti non devono essere.

Sul mio biglietto da visita ho scritto: informatico per professione, scrittore per passione, ricercatore per vocazione e sento che questa sia la miglior sintesi senza troppo tediarvi con un elenchi noiosi. Mi occupo di comunicazione da tanti anni e sotto varie forme, non solo quella scritta di cui, per altro, sono innamorato. Scrivo da sempre ma solo dal 2006 pubblico con regolarità romanzi e racconti di genera fantastico che ambiento, tutti, nel mio mondo: Arkhesya.
A proposito di elenchi…

Ho pubblicato con NCE Edizioni:
Arkhesya – gli Albori, tre racconti che ne narrano la genesi. Rieditati poi nel 2011 come singoli racconti:
Brast – La fortezza vivente
Samycreek – La Stirpe Magica
Heribone – Il deserto dell’illusione.

Nel 2010 ho pubblicato, sempre per la stessa casa editrice, la trilogia I Veggenti di Arkhesya, tre romanzi presentati al Salone internazionale del Libro di Torino negli anni 2010-11-12. I titoli dei romanzi:
La stirpe di Gatra
Lo sciamano nero
Il talismano della Driade

Nel 2013 ho pubblicato Guru per Caso, per Zero91, un romanzo scritto a quattro mani con l’amico scrittore Alessandro Zaltron.

Nel 2014 partecipo all’antologia Sangue di Drago con il racconto L’ultimo Dragoluce per la casa editrice I Doni delle Muse. Nello stesso anno partecipo e vinco il concorso I Mondi del Fantasy IV promosso dalla casa editrice Limana Umanita con un racconto dal titolo L’ultimo Tedawar.

Alla fine del 2014 inizia anche la mia saga Giallo-Fantasy: I taccuini del Ginepro edita dalla casa editrice Effe2 Edizioni sulla quale potrete acquistare tutta questa saga.
Otto racconti lunghi dei quali troverete molto materiale in questo sito. Una saga nata per scherzo e rivelatasi, nel tempo, forse la mia opera più importante, almeno fin’ora. Tanti lettori di tutte le età si stanno affezionando a questa saga giunta al suo termine nell’agosto 2020 con l’uscita degli ultimi due episodi.

Spero proprio vi affezionerete a Syrus e Novir come tanti lettori stanno facendo in questi anni.


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