Recensione Sabbia rigida di Renato Di Criscio

Sabbia rigida

– Renato Di Criscio 

 

Formato: Copertina flessibile

Genere: Saggio
Pagine:  224
Editore: Self


Giudizio Sintetico


La “sabbia rigida” è il materiale di cui sono fatti gli emblemi della modernità: i grattacieli, con la loro visione “verticale” che non può esserci estranea. E familiare è anche il Partenone, monumento per eccellenza: anch’esso, oltre che un edificio, è il messaggio di una civiltà. Ma siamo davvero sicuri di conoscere davvero queste costruzioni? Siamo certi di aver colto l’importante messaggio che ci porgono, e dal quale tutti noi possiamo imparare?Partendo da qui, questo saggio ci conduce per una strada assolutamente inedita: quella della relazione tra l’edilizia e l’architettura. Approcci molto diversi: dove l’edilizia tira su, senza curarsi di ciò che ha intorno, l’architettura si pone problemi più profondi. Problemi che gli architetti hanno affrontato in modo diverso, a seconda della loro cultura e del loro tempo. Ma entrambe, l’architettura e l’edilizia, ci hanno lasciato segni che dobbiamo decifrare. Perché entrambe si sono confrontate con il tema del potere, dando testimonianza delle epoche, oltre che delle tecniche.
Devo essere sincera, aprendo questo libro pensavo di non essere all’altezza di un confronto con l’architettura, non avendo mai avvicinato nessun tipo di studio relativo ad essa.
L’intento nobile dell’autore però non è stato quello di creare un saggio per pochi, ma aprire le porte dell’architettura a chi volesse trarne spunto per riflettere,per stimolare la propria curiosità e la propria conoscenza e soddisfare quella sete di nozioni che è propria dell’essere umano.
Guidata da un’introduzione incoraggiante è stato stupefacente vedere quanto le prime 90 pagine siano scivolate come un bicchier d’acqua venendo proiettata nel mondo dei grattacieli, della loro nascita, della loro idealizzazione ma anche del significato che hanno avuto nell’arco della storia dell’architettura e nel contesto delle città, dei progetti di pochi che hanno poi condizionato la collettività.
Pagine che hanno saputo incuriosirmi anche attraverso parallelismi con le imbarcazioni, i materiali e le evoluzioni tecniche, arricchite  da stralci letterari,  dall’etimologia di molte parole fino alla narrazione della Storia di famiglie, sogni e ambizioni che hanno delineato la metropoli per eccellenza, New York (ma anche con un salto vicino a noi…).
È stato davvero bellissimo scoprire la genesi di questa città, la crescita e lo sviluppo delle tipologie di grattacieli per poi addentrarsi nei singoli edifici, nelle loro caratteristiche principali, sempre narrate con grande semplicità e fruibilità per dare al lettore la più ampia panoramica su costruzioni e luoghi dei quali conoscere nozioni così arricchenti è davvero un valore aggiunto, così come poter compiere poi un viaggio intorno al mondo per scoprire edifici davvero fuori dall’ordinario.
Nella parte centrale invece, Renato Di Criscio si addentra nel rapporto, non sempre facile ma indubbiamente diretto, tra l’architettura e l’edilizia.
Mi è rimasta impressa la frase di Le Corbusier che dice “l’architettura deve stabilire rapporti emozionali con i materiali”, deve essere insomma in grado di emozionare.
Da qui le differenze  tra edilizia e architettura e soprattutto le specifiche di tanti personaggi che, attraverso la biografia e la loro storia raccontata in modo sintetico ma completo, permettono al lettore di avere un quadro unico, e assolutamente di grande valore dell’argomento principe di questo libro, colorato da tutte le argomentazioni storiche e tecniche che ruotano attorno alla materia.
La terza parte, attraverso una chiusura di senso e anche di qualità, viene interamente dedicata al Partenone come punto più alto dell’architettura intesa come arte.
Insomma un libro davvero interessante, fruibile da chiunque perché scritto in modo semplice, mai pesante, che può essere anche, soprattutto nella parte centrale, affrontato a piccoli passi proprio per far dono delle nozioni che l’autore ci enuncia per arricchire la nostra cultura personale in un ambito che, comunque, è sotto i nostri occhi quotidianamente.
Il plus di “Sabbia rigida” è una ricca gamma di immagini che, seppure in bianco e nero, completano il racconto che ci viene fatto dall’autore in queste pagine.
Giunta al termine di questo saggio effettivamente mi unisco all’autore nel chiedermi per quale motivo siano ancora così pochi libri che trattino l’architettura vista la grande ricchezza che sono convinta di aver ricevuto in dono dalla lettura di questo libro.

Renato Di Criscio:

Vive e lavora a Monza (MB)

Si dedica principalmente all’attività di progettazione architettonica e direzione lavori, ma la passione per l’analisi delle dinamiche che si instaurano tra l’architettura e l’ambiente costruito, lo ha portato ad avvicinarsi all’intrigante mondo della scrittura. Da sempre grande appassionato di fotografia, il suo repertorio spazia dalle ambientazioni urbane, per passare, senza indugio, alle scene paesaggistiche, senza mai dimenticare l’attenzione per il dettaglio.


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