Recensione La casa senza ricordi di Donato Carrisi

La casa senza ricordi

– Donato Carrisi 

 

Formato: Copertina rigida

Genere: Thriller
Pagine:  400
Editore: Longanesi


Giudizio Sintetico


Un bambino senza memoria viene ritrovato in un bosco della Valle dell’Inferno, quando tutti ormai avevano perso le speranze. Nico ha dodici anni e sembra stare bene: qualcuno l’ha nutrito, l’ha vestito, si è preso cura di lui. Ma è impossibile capire chi sia stato, perché Nico non parla. La sua coscienza è una casa buia e in apparenza inviolabile. L’unico in grado di risvegliarlo è l’addormentatore di bambini. Pietro Gerber, il miglior ipnotista di Firenze, viene chiamato a esplorare la mente di Nico, per scoprire quale sia la sua storia. E per quanto sembri impossibile, Gerber ce la fa. Riesce a individuare un innesco – un gesto, una combinazione di parole – che fa scattare qualcosa dentro Nico. Ma quando la voce del bambino inizia a raccontare una storia, Pietro Gerber comprende di aver spalancato le porte di una stanza dimenticata. L’ipnotista capisce di non aver molto tempo per salvare Nico, e presto si trova intrappolato in una selva di illusioni e inganni. Perché la voce sotto ipnosi è quella del bambino. Ma la storia che racconta non appartiene a lui.

La nostra mente è molto più potente della nostra coscienza.
Questa frase si ripete continuamente all’interno del nuovo romanzo di Donato Carrisi che, dopo “La casa delle voci”, torna in libreria con un nuovo capitolo dedicato all’addormentatore di bambini, Pietro Gerber.
Il ritrovamento di un bambino senza memoria all’interno del bosco situato nella valle dell’inferno, richiede l’intervento dell’ipnotista per capire cosa sia accaduto al dodicenne e alla madre al momento della scomparsa e nei mesi successivi.
Viste le numerose incongruenze e gli enigmi attorno alla vicenda, Pietro Gerber è convinto che il bambino non dica la verità e che la confessione dell’omicidio della madre, che avrebbe commesso, sia solo una bugia dietro cui si nascondono ben altre verità.
Determinato a scoprire quali ombre si celano dietro Nico, l’ipnotista lo coinvolgerà in una serie di sedute dove, tramite un innesco, la coscienza del bambino rivelerà una storia, la storia di un altra vita, di un altro bambino e di una casa senza ricordi.
Una corsa contro il tempo dove vittime e carnefici, verità e bugie, inganni e realtà si mescoleranno in un caos apparente dove nulla è come sembra e dove nessuno agisce per caso.
Il nuovo romanzo di Donato Carrisi è un inquietante riflettore sulle capacità della mente umana e sulla manipolazione della coscienza, un’opera magistrale di psicologia e suspance  che si mescolano a una trama dove nulla è come appare, dove i rami del passato si avvolgono al presente e dove il filo che li unisce fa parte di una matassa difficile da sbrogliare.
Non servono serial killer e omicidi a creare un buon thriller, questo è ciò che Carrisi riesce a trasmettere incentrando la serie di Pietro Gerber sui misteri della mente umana e sulla potenza del controllo di conscio e inconscio.
I tratti distintivi della scrittura dell’autore, la sua capacità di costruire storie complesse e totalmente magnetiche, sono ormai conosciute e anche in questo caso la complessità di ciò che leggiamo va oltre la trama e si avventura nel misterioso e vasto mondo della coscienza e del conscio, di ciò che appare e di ciò che è, ma soprattutto di quanto sia plasmabile la volontà quando ci si trova di fronte a grandi capacità ipnotiche.
Ipnotista e affabulatore, realtà e finzione, buoni e cattivi, tutto diventa relativo in questa storia che ha solo un unico grande obiettivo: ingannare protagonisti e lettori.
E se c’è una cosa imputabile a Carrisi è che il suo inganno non ha fine lasciandoci tutti in sospeso carichi di domande e con ben poche risposte.
Potremmo dire che “La casa senza ricordi” è un romanzo senza fine, un puzzle incompleto, un viaggio senza ritorno, una storia incompleta che lascia spaesati e anche un po’ delusi poiché ogni romanzo di Carrisi ci ha abituati a chiudere l’ultima pagina con tante domande e ben poche risposte e questo alla lunga sinceramente stanca.

Donato Carrisi è nato nel 1973 a Martina Franca e vive fra Roma e Milano. Dopo aver studiato giurisprudenza, si è specializzato in criminologia e scienza del comportamento.

Scrittore, regista e sceneggiatore di serie televisive e per il cinema, è una firma del Corriere della Sera.

È l’autore dei romanzi bestseller internazionali (tutti pubblicati da Longanesi) Il suggeritoreIl tribunale delle animeLa donna dei fiori di cartaL’ipotesi del maleIl cacciatore del buioLa ragazza nella nebbia – dal quale ha tratto il film omonimo con cui ha vinto il David di Donatello per il miglior regista esordiente –, Il maestro delle ombreL’uomo del labirinto – da cui ha tratto il film omonimo – , Il gioco del suggeritore e La casa delle voci.

Ha vinto prestigiosi premi in Italia e all’estero come il Prix Polar e il Prix Livre de Poche in Francia e il Premio Bancarella in Italia. I suoi romanzi, tradotti in più di 30 lingue, hanno venduto milioni di copie.


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