Recensione Radio Ethiopia di Alessandro Andrei

– Alessandro Andrei–

Radio Ethiopia

Formato: Copertina flessibile

Genere: Romanzo

Pagine:  382

Editore: Les Flaneurs edizioni


Giudizio Sintetico

Andrea ha quasi quarant’anni, un lavoro che gli dà troppe responsabilità, troppa agiatezza e nessun affetto duraturo. Da tempo ormai sente che la sua vita, imbrigliata tra riunioni, scadenze e conti che non tornano, è destinata a ripetersi all’infinito. Non sa però che tutto sta per cambiare.

Dopo aver concluso in modo funambolico l’affare che permetterà alla propria azienda di allontanare lo spettro del fallimento, Andrea si accorge di aver ricevuto un inquietante messaggio da parte di Marcello, l’amico fraterno trasferitosi con la famiglia ad Addis Abeba. La sua, apparente, scomparsa è la scintilla che lo spinge a volare in Etiopia.

Gli scenari africani divengono rappresentazione del percorso di scoperta interiore del protagonista. La vita agiata, la modernità di certi quartieri e la miseria di altri, la Natura cruda, la profonda spiritualità, la spregiudicata corruzione e l’ingiustificata violenza sono solo alcune tra le tante contraddizioni in cui Andrea dovrà imbattersi negli otto giorni in cui si protrae la duplice ricerca, dell’amico e di se stesso. A scandire il tempo, presente e dei ricordi, le note rock trasmesse dall’immancabile compagna di viaggio, Radio Ethiopia.


Andrea intraprende un viaggio, o forse dovremmo dire più viaggi, uno fisico e uno con se stesso.Le due strade intraprese seguono un unico filo, tra passato e presente, utile a ritrovarsi e forse anche a ricominciare da questioni sospese hanno seminato erbacce interiori che hanno reso meno serena la vita del protagonista.
Il pretesto per Andrea di partire arriva con la scomparsa dell’amico Marcello avvenuta ad Addis Abeba e, determinato a trovarlo, il ragazzo parte lasciando lavoro e affari mettendo in standby una vita che gli andava ormai stretta.
Quello che inizia come un viaggio diventa poi lentamente un percorso, ricco di pensieri, evocativo di tempi e legami lontani, ma anche occasione per fare nuovi incontri capaci di lasciare in dono nuove prospettive e priorità da cogliere e di cui far tesoro per ricominciare a vivere.
Accompagnato da Kamal e guidato dalle canzoni trasmesse da Radio Ethiopia, Andrea si muove come un puntino su una mappa, determinato a trovare l’amico ma anche forse inconsapevole di intraprendere un nuovo percorso interiore ed emotivo con se stesso.
L’evolversi degli eventi, i pericoli e le scelte intraprese consentiranno alla storia di chiudere un cerchio e inserire ogni tessera in questo grande puzzle in cui confluiranno anche tutte le conseguenze degli incontri passati e presenti.
Una storia di cambiamento dove emergono l’Africa con i suoi molteplici colori, sfumature chiaroscure di un unico ritratto, il senso vero dell’amicizia e il significato profondo del cambiamento esteriore ed interiore.
Con una scrittura immediata e priva di fronzoli Alessandro Andrei ci racconta una vicenda ricca di emozioni volta al cambiamento del singolo che porta con sé anche le molteplici vite dei personaggi che si susseguono, rendendo vivace un’opera che potremmo definire di formazione ma che ricalca le orme delle grandi avventure nelle terre africane.


Alessandro Andrei (1978) nasce a Parma, città dove vive e lavora come libero professionista. Laureatosi in Conservazione dei Beni culturali alla Facoltà di Lettere di Parma con una tesi sulla Street Art Newyorkese degli anni Ottanta, ha poi conseguito un master in Design allo IED di Milano. Viaggiatore, da sempre nutre una grande passione per la chitarra e la letteratura.

Radio Ethiopia è il suo romanzo d’esordio.

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