Recensione Il codice dell’illusionista di Camilla Läckberg

Il codice dell’illusionista

Camilla Läckberg

Formato: Copertina flessibile

Genere: Thriller

Pagine:  720

Editore: Marsilio


Giudizio Sintetico

Quando una donna viene trovata morta in una cassa di legno con il corpo trafitto da spade, la polizia di Stoccolma è frastornata: difficile capire se si tratti di un gioco di prestigio finito in tragedia o di un macabro rituale omicida. Le indagini vengono affidate a una squadra speciale: un gruppo eterogeneo di agenti scelti – e allergici alle procedure istituzionali – tra i quali spicca per doti investigative Mina Dabiri. Proprio Mina suggerisce di coinvolgere nel caso Vincent Walder, un famoso mentalista, profondo conoscitore del linguaggio del corpo e del mondo dell’illusionismo. Insieme si mettono sulle tracce del killer, ma la personalità di entrambi, segnata da piccole e grandi ossessioni e da segreti inconfessabili, ingarbuglia la caccia, anche perché il loro stesso passato si rivela connesso in modo inquietante al caso. E prima che la situazione precipiti, l’unica arma a disposizione dei due investigatori per impedire all’assassino di uccidere ancora è anticipare le sue mosse: solo comprendendo a fondo la sua follia, infatti, potranno mettervi fine. In questo primo, esplosivo episodio di una serie che è già un fenomeno internazionale, la straordinaria abilità di Camilla Läckberg di scavare negli abissi dell’animo umano incontra le competenze psicologiche di uno dei più apprezzati mentalisti del mondo per dare vita a un’originalissima coppia di investigatori: Mina Dabiri e Vincent Walder, la poliziotta misofoba e il mentalista esperto di misteri numerici, in lotta contro un serial killer spietato, e contro i propri demoni.

Per essere il primo approccio con la Läckberg non mi sono risparmiata, le pagine sono state tante e il focus sull’illusionismo mi ha tenuta incollata al libro.
La coppia poliziotta/illusionista è vincente, soprattutto legandola a quelle parentesi dove l’indagine si unisce alla psicologia e a quelle manie che legano, prima ancora della chimica, i due protagonisti.
Camilla Läckberg non si risparmia nel numero di pagine, affronta tutto in modo minuzioso dando anche una panoramica dettagliata sulle vite di tutti quei personaggi che entrano ed escono di scena nel corso della storia.
Come tanti romanzi scandinavi, che da sempre apprezzo particolarmente, l’impronta del poliziesco è importante, caratterizzando le indagini con soluzioni logiche e dettagli scientifici lasciando forse in secondo piano quegli attimi di suspance che, rispetto al numero di pagine, sono un po’ scarsi.
Se la lettura, passate le prime 150 pagine, scorre fluida nel corso del tempo e il codice da risolvere per trovare una soluzione all’intricato caso è un magnete tra lettore e romanzo, il libro è a mio avviso un po’ troppo lungo, avrei tagliato qualche parte e, in conclusione, il finale leggermente prevedibile, soprattutto prendendo una piega che ha davvero dell’inverosimile di fronte a dettagli psicologici e d’indagine davvero ineccepibili.
Come spesso accade nei romanzi thriller scandinavi il panorama della città e le sue strade si fondono con la storia, riuscendo a tracciare una mappa che viene quasi riconosciuta come quelle viste che spesso ricorrono nelle descrizioni.
In conclusione penso che una serie con protagonisti Mina e Vincent, la poliziotta e il mentalista, sia una carta vincente per la Läckberg che, in questo primo incontro, promuovo ma non a pieni voti, convinta però che valga la pena approfondire poiché gli elementi che la contraddistinguono fanno del suo stile un insieme di ingredienti che apprezzo sempre molto nei romanzi thriller.


Jean Edith Camilla Läckberg Eriksson è cresciuta a Fjällbacka, un paese sulla costa ovest della Svezia dove ambienta preferibilmente le sue storie e dove visse anche Ingrid Bergman.
Prima di diventare una delle più celebri e vendute autrici di polizieschi della Svezia, ha lavorato per diversi anni nel marketing.
Oggi, madre di due figli, vive a Stoccolma dove continua a scrivere la sua fortunata serie tradotta in moltissimi paesi, che ha venduto finora nel mondo più di sei milioni di copie.
Dal primo episodio della serie (La principessa di ghiaccio, scritto nel 2002 ed edito in Italia da Marsilio nel 2010), vincitore in Francia del Grand Prix de Littérature Policière, viene realizzato un film, il primo di una serie di successo in Svezia.
Tra gli altri titoli: Predikanten – Il predicatore (2004, edito in Italia da Marsilio nel 2010), Stenhuggaren – Lo scalpellino (2005, edito da Marsilio nel 2011), Olycksfågeln – L’uccello del malaugurio (2006, Marsilio 2012), Tyskungen – Il bambino segreto (2007, Marsilio 2013), Sjöjungfrun – The Mermaid (2008), Fyrvaktaren – Il guardiano del faro (2009, Marsilio 2014), 
Il segreto degli angeli (Marsilio, 2015), Tempesta di neve e profumo di mandorle (Marsilio, 2015), Il domatore di leoni (Marsilio, 2016), Ali d’argento (Marsilio, 2020), Il gioco della notte (Einaudi, 2021) e Il codice dell’illusionista (Marsilio, 2021).


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