Recensione Sul filo di carta di Luca Sangiorgi

Sul filo di carta

– Luca Sangiorgi –

Formato: Copertina flessibile

Pagine:  245

Editore: Società Editrice Il ponte Vecchio


Giudizio Sintetico

Valli di Comacchio, 1999: Diego e Sofia scappano dall’afa estiva della città e si rifugiano in un capanno da pesca dove trovano il corpo senza vita di un uomo avvolto nella divisa di un pilota della Royal Air Force della Seconda guerra mondiale.
Nasce un’indagine che porterà i due giovani a intrecciare i fili che ricostruiranno la misteriosa vicenda collegata da una carta da gioco.

Russia, 1942: Tonino, vedovo e padre di famiglia viene spedito in Russia come militare per partecipare ad una delle più fallimentari operazioni della Seconda guerra mondiale.
Privo di entusiasmo e di spirito patriottico decide di scappare dall’accampamento, inizierà così un viaggio per la salvezza insieme al suo compagno di trincea Donato.

Ravenna, 1944: La guerra è in corso ed i bombardamenti sono ormai all’ordine del giorno.
Carl è un pilota inglese che si trova in missione notturna sulla zona, mentre Vittorio è un pescatore del posto che vive le sue giornate sulla barca.
Le due storie si intrecceranno in un’unica vicenda in cui entrambi conosceranno il vero volto della guerra.

Come ogni lettura che ripercorre le pagine della nostra Storia, anche “Sul filo di carta” è un libro che sa toccare le corde del ricordo attraverso i dettagli di vicende che abbiamo sentito raccontati in prima persona dai nostri nonni.


Aggiungendo un tocco di fantasiosa e originalità, questa storia ripercorre i tempi passati e inizia nel 1999 quando due ragazzi trovano nel capanno del nonno un corpo avvolto da fasciature e con addosso la divisa della Royal Air Force. Unici indizi sono l’appartenenza all’aviazione britannica, un nome e una carta da gioco.

L’inizio delle indagini per far luce sulla scoperta ricostruiranno una storia complessa fatta di dolore, paura, rischio ma anche molto coraggio, generosità e amore per il prossimo.
Le vicende che iniziano a prendere forma, attraverso una narrazione che spazia nel tempo e che prende forma pagina dopo pagina, toccano l’Italia, la Russia e la Jugoslavia, ma anche l’Inghilterra e la Scozia per poi unire anche Ravenna, ricomponendo e ordinando vicende inizialmente scollegate che lentamente si uniscono restituendo un quadro della situazione complesso e di grande impatto emotivo.


È una storia che inizia nel 1999, ci porta nel 1942 con un uomo costretto a partire per la Russia lasciando l’unica amata figlia sola e dalla quale cerca di tornare disertando e scappando dall’esercito con tutti i rischi connessi. Ed è una storia che abbraccia il 1944, i bombardamenti alleati, le organizzazioni partigiane e la brutalità dei fascisti ormai fuori controllo dove un pilota inglese precipita con il suo aereo in mare dove viene salvato da un pescatore…


“Sul filo di carta” è un racconto toccante e graffiante, costruito in modo originale da Luca Sangiorgi che decide di strutturare il romanzo come un racconto a ritroso, unendo capi di storie presenti e passate che vengono ricostruite e unite capillarmente solo nell’ultima pagina, riempiendo la storia a ogni riga di emozioni, paure, pericoli, amore ma anche dolore.

La scelta di questa “caccia al tesoro” letteraria e storica, permette al lettore di essere coinvolto tra queste pagine non solo emotivamente ma anche guidato da una curiosità che cresce pagina dopo pagina.
Un romanzo ricco di Storia, sentimenti e inaspettati cambi di rotta che risultano imprevedibili fino alla fine.

Una narrazione veloce ed essenziale permette di leggere queste pagine velocemente, la presenza di qualche refuso non impatta sulla storia.

Un romanzo storico piacevole, emozionante e ben costruito che risulta vincente anche grazie allo stile originale scelto dall’autore per raccontarci le vicende di vite che potrebbero essere le nostre presenti che incontrano quelle passate dei nostri nonni che così tanto hanno dovuto affrontare per poter tornare a vivere… o sopravvivere.


Luca Sangiorgi nasce a Bologna il 6 dicembre 1989, vive in un piccolo paese, Giovecca, nel comune di Lugo, cui si riferiscono i luoghi di questo libro.

Diplomato all’Istituto Tecnico nel 2009 lavora nell’azienda di famiglia producendo mobili dove, fra un impegno di lavoro e l’altro, cerca di coniugare la sua passione per i libri, la scrittura e la storia contemporanea dando carta a storie ambientate in quegli anni.


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