Recensione Maudite di Gwenliam Starwild

Maudite

– Gwenliam Starwild –

Formato: Copertina flessibile

Pagine:  301

Editore: Gilgamesh Edizioni


Giudizio Sintetico

La vita di un paesino fuori città scorre tranquilla e spensierata, fino a quando non iniziano ad accadere fatti insoliti…

Una lunga serie di omicidi sconvolgenti e inquietanti, ai quali sembra impossibile dare una spiegazione.

Ralph Sullivan e il suo collega Gavril Bosionsky, incaricati di indagare sulle morti misteriose, dopo numerose ricerche infruttuose si troveranno a seguire una pista alquanto improbabile che, contro ogni aspettativa, potrebbe avere risvolti decisivi.

Nel frattempo, tra le strade del paese, comincia a riecheggiare un nome da tempo dimenticato, che tutti speravano di non sentire mai più: Maudite.

Un sussurro proveniente dagli abissi oscuri di una memoria non del tutto sepolta, un nome che mette i brividi e risveglia brutti ricordi.

Perché la paura non si dimentica, nemmeno quando si tenta di nasconderla.

Maudite, titolo del libro e nome della protagonista del romanzo di Gwenliam Starwild, è una storia dai tratti marcatamente horror che unisce l’indole vendicativa della ragazza  all’indagine sugli omicidi impossibili dei due detective chiamati a sbrogliare la matassa.


Gli omicidi, crudi e senza apparente risposta, nascono dall’infanzia travagliata di Maudite che attraverso un’incontrollabile sete di vendetta agisce spinta da un’indole incontrollabile contro tutte quelle persone che l’hanno nel tempo disprezzata.

Partendo dal passato e dalla tragedia domestica che convive nel ricordo del villaggio in cui accadono i fatti, Maudite è un nome che aleggia tra le persone, ricordo di un’ombra che sembra scomparsa ma che torna a rivivere dopo i brutali omicidi che si susseguono inspiegabilmente e senza apparenti connessioni.


Gli unici che riescono a seguire le tracce del filo conduttore di questa vicenda sono i due detective chiamati a indagare sul killer, missione che sembra impossibile data la latitanza di una ragazza che sembra svanita nel nulla.
Al contempo, il lettore riesce entrare nella coscienza di Maudite unendo i tasselli ancora mancanti per comporre un puzzle crudo ma molto complesso.


L’indole di Maddie, che presto si celerà dietro un nome fittizio, sembra ingestibile e incontrollabile, guidata non solo da una cattiveria che fuoriesce nel senso fisico della parola, ma anche da un dolore trasformato in rabbia che non riesce a gestire e controllare.
Quando il cambiamento sembra possibile in lei, saranno il destino e la realtà dei fatti a capovolgere la storia giungendo a un epilogo che lascia il lettore spiazzato.


Le pagine di “Maudite” uniscono la classicità delle ricerche polizieschi sui serial killer alla parte introspettiva di una ragazza dominata dalla rabbia dalla sete di vendetta che è una vera e propria lista di persone di cui vendicarsi.
Sono pagine, queste, narrate con grande vivacità, palesando quella parte horror che tiene incollato il lettore per tutta la durata del libro.Sebbene a tratti la storia appaia con una struttura lievemente acerba, la trama è costruita in modo molto attento ponendo l’attenzione sui due lati della medaglia destinati infine a unirsi.


L’autrice crea un romanzo senza fronzoli donando grandi schizzi di crudezza ma soffermandosi anche sulla parte interiore di questa mente così annebbiata dall’odio dalla sete di vendetta e dal cambiamento che, solo apparentemente, sembra nascere in lei.


Il finale abbastanza aperto non ci permette di sapere quale sia l’effettivo percorso che prende la ragazza e non permette neanche di chiudere del tutto la vicenda ma ci permette di comprendere quale delle due personalità presenti in Maudite avrà il sopravvento.


Una storia horror e poliziesca dove rimangono tanti interrogativi senza risposta ma che riesce nell’intento di coinvolgere il lettore in una storia decisamente oscura.


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