Recensione “Pensieri Bonsai. L’utilità di piccole riflessioni quotidiane”

Pensieri Bonsai. L’utilità di piccole riflessioni quotidiane

– Maria Serena Mastrangelo –

“Il silenzio mi nutre e non c’è bisogno di contenuti”

Formato: Copertina flessibile

Genere:  Racconti/Poesia
Pagine: 236


Giudizio Sintetico


La raccolta di riflessioni psicologiche nasce dall’esperienza dell’autrice, sia personale che, soprattutto, lavorativa, come psicoterapeuta relazionale da oltre trent’anni. Gli scritti sono pensati per essere fruibili a un pubblico trasversale, curioso del funzionamento emotivo e relazionale dell’uomo; non suggeriscono soluzioni, ma puntano a incuriosire e a guardare oltre le apparenze dei comportamenti umani. La forma è volutamente sintetica, funzionale a una lettura veloce; ciò non impedisce di ritornare sullo spunto incontrato e soffermarsi a riflettere: a quel punto, il tempo della sosta diventa soggettivo. Come perle colorate di una collana, dove non c’è né inizio né fine, si può cominciare a leggere da un punto qualsiasi. L’ispirazione per questa raccolta nasce dall’idea del bonsai, un piccolo albero che racchiude in sé tutta la profondità di scritti più articolati e più lunghi. Ciascun “Pensiero Bonsai” è arricchito da immagini dell’autrice, con ricordi di famiglia, di viaggi, di natura, che offrono delle suggestioni per una seconda chiave di accesso al testo. Quattro sono i capitoli: “Radici”, “Tronco”, “Rami” e “Foglie”, collegati da un filo conduttore. L’autrice si augura che anche il lettore possa prendersi cura dei pensieri bonsai, annaffiandoli con la cura, la soggettività, l’amore, la riflessione e l’attenzione che sceglierà di dare.

Maria Serena Mastrangelo ha creato, attraverso “Pensieri Bonsai”, un percorso personale e curioso che porta il lettore a conoscere l’autrice ma anche a condividerne le riflessioni che sfociano dalla lettura di ogni singola pagina.

Diviso in quattro sezioni, ognuna delle quali è parte fondamentale dell’albero (Radici, tronco, rami e foglie), “Pensiero Bonsai” unisce, alla parola e alla riflessione frutto dell’attività lavorativa e personale dell’autrice, un variegato universo di immagini e racconti che invita il lettore a confrontarsi e lasciarsi ispirare da ogni parentesi raccontata e narrazione di vita vera.

L’armonia delle parole, resa tale anche dall’ampio spazio lasciato a poetici versi, si evince in ogni pagina e conduce, annullando spazio e tempo, a sfogliare e consultare più volte questa raccolta.

Come per un albero, le radici rappresentano il racconto intimo e personale dei racconti familiari, i viaggi, il talento e le occasioni di unione e condivisione, il tronco la parte emotiva e quotidiana delle sensazioni, dei desideri e della bellezza insita nelle opportunità, i rami le relazioni, l’amore e la poesia, e infine le foglie rappresentano il singolo, la bellezza del dialogo con noi stessi.

Quest’ultima parte, arricchita da citazioni di grandi personaggi, è quella che ho preferito perché unisce diverse voci in un’unica brillante sinfonia di sentimenti.

Completato  da una raccolta personale di fotografie dell’autrice, dove lo scatto ben si adatta alle parole che si snodano in quella pagina,  ogni “pensiero bonsai” nasce dalla voglia e dal desiderio dell’autrice di donare ai lettori un punto di partenza per la cura di se stessi, un seme di parole, costruito appositamente in maniera sintetica, che possa essere nutrito e annaffiato quotidianamente per stimolarne la crescita, una piantina di pensieri nuovi capaci di dare valore alla quotidianità del singolo.

Quello che il lettore riesce a percepire, è la voglia di condivisione, un’apertura personale della vita e delle sensazioni che possano essere invito alla riflessione e alla bellezza di analizzare se stessi per poter gustare il bello che c’è dentro ognuno di noi.

Una lettura rilassante, che consiglio a piccole dosi per poterne assaporare l’interezza, un’idea ben strutturata tra parole e fotografia, un ottimo punto di partenza per assaporare emozioni altrui e, chissà, iniziare ad elaborare e scrivere nero su bianco, anche i nostri pensieri più intimi.


Maria Serena Mastrangelo è nata a Napoli nel 1960. Si è laureata in Psicologia a Roma nel 1984 e si è specializzata in Psicoterapia Sistemico Relazionale a Napoli nel 1987. Ha proseguito la formazione di psicoterapeuta permanente attraverso master, corsi specifici e supervisione. Si è trasferita nel 1990 a Cesena. Da trent’anni si occupa di psicoterapia individuale, di coppia e familiare ed è didatta di giovani terapeuti presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Sistemico Relazionale dell’IPR di Napoli e Caserta. Dal 1994, nella sede IPR di Cesena, svolge attività di formatrice nei gruppi di psicologia relazionale, centrati sull’evoluzione personale.


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