Recensione Z Story Il Contagio di R. Comitato

Z Story. Il Contagio

–  Raffaella Comitato 

– Sono morti tutti quanti?
– Semi-morti.
– Ho chiesto se sono morti tutti.
– Sì. Nel senso che sono tutti… sono… ehm… caduti per terra, poi… (L’alba dei morti viventi)

Formato: Copertine flessibile

Genere:  Horror Zombie
Pagine: 765


Giudizio Sintetico


Svegliarsi nel cuore della notte per scoprire che la vita di prima non esiste più, che gli incubi si sono trasformati in realtà. Questa è la storia di Anna, una giovane donna normale, che diventa un’eroina.

 

Prima dell’esplodere della pandemia del nuovo virus, Anna è una ricercatrice, una donna di scienza, armata di logica e razionalità. Quella logica e quella razionalità che in un nuovo mondo sembra aver perso in cambio di una animalesca brutalità. Per quanto possa sembrare improbabile e insensato, Anna si risveglia protagonista di un mondo, che solitamente fa da sfondo nei racconti e nei film horror, popolato dagli zombi, spietati predatori di chi è ancora vivo. E in questo nuovo mondo dominato dalla illogica irrazionalità, Anna si trova perfettamente a suo agio, sa cosa fare, lucida sin dai primi istanti, in cui salva i suoi amici e il suo amore di sempre, Filippo, rifugiandosi nel centro di ricerca dove lavora. In questo rifugio sicuro si vengono a creare all’interno del gruppo dei legami molto forti, una fratellanza al di là del legame di sangue, una nuova famiglia in cui tutti si prendono cura l’uno dell’altro, proteggendosi vicendevolmente.

 

Ma Anna è un’eroina molto complessa, connotata da luci e ombre, simbolo di coraggio, ma anche incarnazione delle debolezze umane, delle contraddizioni, delle paure e della fragilità, guidata da un istinto di sopravvivenza e da una voglia di vivere così marcati da renderla capace di calcolare in anticipo, con una precisione minuziosa, ogni singolo dettaglio, fino alla strategia per trovare una soluzione in grado di salvare l’umanità.

 

Trovare la cura comporta uscire dal rifugio di Roma e dirigersi verso il centro di virologia di Edimburgo, dove anche altri ricercatori stanno studiando una soluzione; ma non tutti seguiranno Anna: Filippo, in un primo momento, resterà. Il viaggio nel “mondo fuori”, sin da subito, si rivela più duro del previsto, fino al ricongiungimento con la metà superstite del gruppo romano. Anna e i suoi amici si troveranno, ora, a dover affrontare un nemico molto più atroce e crudele dei non-morti.

Potrebbe sembrare un romanzo nato sulla scia dell’emergenza Covid che ci ha duramente colpiti e che non sappiamo ancora quanto durerà, in realtà il romanzo di Raffaella Comitato nasce molto prima, nel 2012, quando l’autrice, ricercatrice in un Ente di ricerca, occupa il laboratorio assieme ai colleghi per impedire licenziamenti.
La solitudine delle stanze, il silenzio e l’atmosfera hanno posto le basi per Z Story.
Anna, come l’autrice, è una ricercatrice, una donna di scienza che si trova a dover fare i conti con una pandemia surreale.
Le persone colpite e contagiate, infatti, non solo si ammalano e muoiono ma si trasformano in zombie mettendo in pericolo chi ancora non è stato colpito.
La protagonista, assieme alle coinquiline, assiste dapprima alle notizie dei telegiornali per poi viverle in prima persona a seguito del contagio della vicina di casa.
Decisa a salvare i propri cari, il ragazzo di cui è innamorata e provare a trovare una cura, Anna darà vita a una piccola città nel laboratorio, punto cardine e centrale di incursioni, salvataggi, perdite ma soprattutto avventure incredibili e a tratti drammatiche.
All’interno del laboratorio arriveranno nuove persone, i legami andranno a rinforzarsi e la consapevolezza mescolata all’istinto di sopravvivenza porterà ad intraprendere un viaggio da Roma a Esiburgo a cui, inizialmente parteciperà Anna ma non Filippo, il ragazzo di cui è innamorata.
Un primo volume ricco di colpi di scena, suspance e drammatici avvenimenti che pongono le basi per un secondo e conclusivo volume.
Raccontare gli elementi positivi e i difetti (secondo il mio gusto) di questo romanzo è per me un’impresa ardua.
Essendo un romanzo complesso e molto articolato gli elementi che riempiono queste pagine sono numerosi e differenti, punti connessi che assieme vanno a creare questa storia surreale, vivace e dalle tonalità decisamente funeste.
Innanzitutto è un romanzo tutto italiano: i luoghi, i dettagli come i programmi TV e i telegiornali sono tutti nostrani. Questo rende la storia molto attuale, ricca anche di ulteriori riferimenti a un mondo nerd internazionale e cinematografico che tutti cononosciamo.
La protagonista Anna è una ragazza razionale, una donna di scienza, sicura e molto cinica.
In un momento di difficoltà sicuramene mi affiderei alla sua prontezza, anche se a volte risulta un po’ troppo fredda, quasi insensibile, soprattutto quando accadono avvenimenti (come uccisioni) che rappresenterebbero un trauma per chiunque.
Di fronte alla sua insensibilità sono rimasta un po’ spiazzata e non sono riuscita a creare molta empatia.
Il restante numero di personaggi, che è decisamente alto, è invece ben creato e coeso, soprattutto nel voler sottolineare la necessità di sopravvivere uniti provando a proteggersi gli uni con gli altri.
Ho apprezzato molto lo sfondo, il panorama, la lenta sparizione dei media e delle istituzioni, avrei sacrificato qualche dialogo e parentesi per creare maggiori dettagli del panorama circostante e delle città che lentamente si svuotano e muoiono.
La narrazione a tratti confonde perché si alternano i protagonisti nel racconto ma non essendo indicato a volte non è immediata la comprensione.
Z Story è un romanzo molto lungo, forse troppo, prima parte di una duologia molto particolare che un horror dove viene sviluppata la storia attingendo dalle conoscenze tecnico scientifiche dell’autrice.
Questo particolare rende la parte razionale molto credibile che ben si equilibra con la parte relativa agli zombie e alla pandemia.
La parte del viaggio promette molto bene ma, per approfondirla, dovremo aspettare il seguito di questa storia!
Nel complesso ho trovato il romanzo di Raffaella Comitato equilibrato, non sempre scorrevole ma adatto indubbiamente agli amanti del genere, a tratti crudo e intenso, in alcuni punti troppo poco empatico, comunque un lavoro ben pensato e creato!

Raffaella Comitato ha conseguito una laurea in Scienze Bilogiche con indirizzo biomolecolare e un dottorato di ricerca in Biologia Evoluzionistica presso l’università degli studi di Napoli “Federico II”.

Attualmente lavora presso un ente pubblico di ricerca con sede a Roma come ricercatore.

Ama la letteratura classica e le opere del maestro dell’horror Stephen King.

Z Story (Il Contagio) è il suo primo romanzo.


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