Recensione Ti guardo con i tuoi occhi di Emanuele Calandretti

Ti guardi con i tuoi occhi

–  Emanuele Calandretti 

L’amicizia è la cosa più difficile al mondo da spiegare. Non è qualcosa che si impara a scuola. Se non hai imparato il significato dell’amicizia, non hai davvero imparato niente.
(Muhammad Ali)

Formato: Copertina flessibile

Genere:  Romanzo
Pagine:  200
Editore: Alise Editore


Giudizio Sintetico


Roberto frequenta la quarta liceo e vive in un mondo tutto suo; ha una madre molto apprensiva e sempre preoccupata dello stato psicofisico del ragazzo. Arianna ha un anno meno di lui ed è una ragazza goffa, impacciata, ignara della propria tenacia e bellezza. Entrambi si sentono invisibili agli occhi degli altri e credono di essere gli unici a nascondere inadeguatezze e angosce; ma nella cittadina di provincia in cui vivono sono in molti a nascondere segreti e fobie. I due ragazzi s’incontreranno e si scontreranno. Un sentimento nascente tra loro e un’esperienza traumatica renderanno i due protagonisti consapevoli della loro forza, anche se dovranno arrendersi a un ineluttabile destino che li porterà a non smettere mai di guardare il mondo l’uno con gli occhi dell’altra.

Roberto è un ragazzo all’apparenza molto solo, che vive in modo insicuro e impacciato la vita scolastica e adolescenziale.
Allo stesso tempo, Arianna è una ragazza goffa e impacciata che non riesce a vedere tutto il bello che è dentro e fuori di lei.
I due sembrano spettatori silenziosi di tutto ciò che gli accade intorno, si sentono invisibili e inadeguati e assistono, inconsapevolmente, ai mutamenti diversi che colpiscono i loro amici.
Il loro incontro, o meglio scontro, fa nascere  qualcosa di nuovo donando forza e consapevolezza a due anime che, in modo molto graffiante, forse sapranno salvarsi.
Leggendo le pagine di questo romanzo si può pensare di essere di fronte al racconto, narrato a due voci da Roberto e Arianna, di normali vicissitudini che riguardano l’adolescenza.
Si pensa di dover affrontare e soffrire di fronte alla solitudine, di provare a comprendere i gesti, anche sbagliati, per paura del giudizio altrui, scontrarsi con la durezza e l’incredulità rispetto a fenomeni quali la violenza o la profonda mancanza di rispetto nei confronti di se stessi, in realtà “Ti guardo con i tuoi occhi” va oltre.
Si parla di amore, amore a 360° che sembra uscire dalle pagine, dal tempo, ma soprattutto dall’età.
Ci sono esperienze, non manca il dialogo generazionale ma soprattutto c’è una grande verità che, scusate il gioco di parole, non ha età.
Perché spesso serve parlare con uno psilocogo, con un’aggiusta cervelli per affrontare le ombre che ci oscurano, ma è la persona giusta al momento giusto che cambia le vicissitudini della nostra quotidianità riuscendo a dare valore alle giornate ma anche e soprattutto a noi stessi, e per Roberto e Arianna avviene esattamente questo.
Si parla di problemi da grandi per ragazzi che ancora oscillano tra l’infanzia e l’età adulta, di dinamiche giovanili che spesso ricordiamo ma delle quali, purtroppo o per fortuna, non siamo più protagonisti, nel bene e nel male, nella sfera dei sentimenti ma anche delle azioni che il gruppo, le frustrazioni o l’insicurezza provocano.
Pensavo quindi di avere a che fare con un romanzo destinato a un pubblico giovane, ancora acerbo o comunque che deve fare i conti quotidianamente con delle dinamiche a me ormai estranee, invece mi sbagliavo, perché non potevi immaginare il grande messaggio che si riesce a decriptare e a comprendere solo alla fine di queste pagine.
Emanuele Calandretti ha creato un romanzo che può parlare a tutti, che può avere un valore per tutti, soprattutto forse per un pubblico giovane che può ancora scegliere e imparare da queste pagine, ma veicolando il messaggio attraverso una storia che può essere apprezzata da ogni persona poiché è molto profonda, molto densa di significato e molto attenta nei confronti di tanti argomenti.
L’autore sceglie bene le parole, le dosa e crea una storia tutto sommato semplice, senza grandi articolazioni che è riuscita a colpirmi soprattutto nell’ultima parte attraverso il messaggio che funge da risoluzione del problema contenuto nella storia, una formula metematica dove le regole superano l’aritmetica per giungere nella vita.
E, se per tutta la durata del romanzo non l’avevo compreso, l’ho capito leggendo le ultime pagine.

Emanuele Calandretti, classe 1997, abita a Gassino Torinese, in provincia di Torino. Seguitissimo su Instagram, fa parte della comunità digitale di Instapoeti che vanta più di duecentomila follower. Ti guardo con i tuoi occhi è il suo romanzo d’esordio.


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