Recensione La casa delle cose celate di Valentina Morpurgo

La casa delle cose celate

– Valentina Morpurgo 

 

Formato: Copertina flessibile

Genere: Thriller
Pagine:  328
Editore: YouCanPrint


Giudizio sintetico


Di una madre dovresti ricordare il profumo, gli abbracci, il sorriso. Da una madre ti aspetti la sicurezza di una guida forte. Di mamma ce n’è una sola. Morgana ama osservare lo scorrere del mondo, che fluisce insieme alla sua fantasia. Ha una sensibilità spiccata, eppure dentro di sé macera un passato che non riesce a portare a galla. Affinché i ricordi non la facciano più soffrire, aveva deciso di seppellirli, di lasciarli andare in balìa del tempo e della vita. Eppure certi incubi sono ricorrenti, certe ansie asfissianti. Morgana decide così di sottoporsi a delle sedute di ipnosi regressiva per riappropriarsi di quella vita passata che ha allontanato e che è rimasta sepolta nel suo cuore e nella sua memoria. Queste sedute la aiuteranno a comprendere meglio se stessa e gli altri, ad accettare l’amore, ma soprattutto a trovare la forza di mettere insieme i tasselli mancanti di quel gigantesco puzzle chiamato vita e fare fronte a verità in cui non avrebbe mai pensato di imbattersi.

“La casa delle cose celate” è un romanzo che viene rappresentato al meglio proprio dal suo titolo, un contenitore che dovrebbe proteggere ma che nasconde segreti inenarrabili e mai svelati.
Uno shock provocato da un attentato risveglierà la mente sopita di Morgana facendole rivivere attimi passati e crediti dimenticati, analizzandone i particolari e provando a risolvere quei conflitti interiori che non le permettono di vivere serenamente.
A far emergere il passato e a poterne affrontare le conseguenze ci penserà l’inconscio, accompagnato dall’utile terapia ma anche dai rapporti umani di cui Morgana inizierà a far tesoro.
Ma la verità celata dietro ad anni di amnesie e traumi venendo a galla scosterà veli di certezze pieni di drammaticità ma, forse, anche necessari per poter ricostruire una vita vissuta sempre a metà.
Il nuovo romanzo di Valentina Morpurgo gioca molto con la psicologia sia dei protagonisti che del lettore.
I fatti e i personaggi vengono lentamente a galla assieme alla verità, alternati a momenti di puro terrore che accompagnano invece una quotidianità fatta di amicizie e momenti spensierati.
L’alternarsi del ritmo e il riemergere della drammaticità di questa verità sconosciuta, aumenta il coinvolgimento pagina dopo pagina lasciando però un senso di vuoto nei confronti di fatti che appaiono incredibili e che si mostrano lentamente in tutta la loro crudezza soprattutto poiché legati al rapporto madre e figlia, vincolo sacro che accompagna per tutta la vita.
A parte qualche refuso e qualche perdita di intensità in alcuni passaggi, questa lettura ha il ritmo che piace a me, la velocità che mi piace gustare in una lettura ad alto tasso enigmatico e una trama talmente fitta che è difficile non lasciarsi trasportare completamente.
Una storia davvero incredibile che va letta proprio concentrandosi sul suo essere decisamente al di sopra delle righe, ma ricca di elementi che rendono un libro un buon romanzo!

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