Recensione “Islanda” Collana The Passenger – Iperborea –

Islanda 

Collana The Passenger

C’è l’Islanda dei vichinghi e delle saghe, della natura incontaminata, delle canzoni di Björk. L’Islanda degli elfi, delle piscine geotermiche e delle foto dei ghiacciai sulle bacheche degli amici in vacanza. Ormai sappiamo tutto e abbiamo visto tutto. Ma è davvero così o non siamo poi tanto lontani dal turista soddisfatto per la real Italian experience di una pasta bolognaise a Campo de’ Fiori? Imbattersi in un articolo di costume o in un post virale è sufficiente per dire di conoscere un paese?

Formato: Copertina flessibile

Genere: Saggio viaggi
Pagine: 176
Editore: Iperborea

Giudizio Sintetico


Non è un compito facile scrivere di un progetto così innovativo come il primo volume di The Passenger, neonato gioiello editoriale di Iperborea dedicato all’Islanda e pensato per gli esploratori del mondo.

Premetto che conosco l’Islanda e conosco abbastanza bene la bellezza e la complessità dei reportage di viaggio, esperienze giornalistiche con le quali ho anche avuto il privilegio di misurarmi in passato. Da sempre sono un fervido appassionato di viaggi e della letteratura ad essi legata, e convivo con una vera e propria “ossessione polare” che mi fa amare i Paesi nordici, la loro storia, la cultura e le sconfinate bellezze naturali.

L’Islanda è un Paese “strano”, termine improprio in cui voglio racchiudere tutti gli aspetti più curiosi e particolari di quest’isola – nazione che lambisce il Circolo Polare Artico. Vi sono “stranezze” che l’hanno fatta entrare prepotentemente nell’animo di molti di noi che hanno avuto modo di conoscerla anche grazie alle immagini dei suoi panorami mozzafiato, grazie alla produzione di alcuni dei suoi più importanti ambasciatori musicali nel mondo (…penso a Björk e ai Sigur Ròs) o – come il sottoscritto – subendone il fascino già dalle scuole elementari quando, scoprii che l’Isola era il punto di partenza dello straordinario viaggio di Otto Lidenbrock, protagonista di “Viaggio al centro della Terra” di Jules Verne.

Oggi, si pensa all’Islanda come ad un modello ricco di esperienze positive dalle quali trarre esempi, o ad alcuni aspetti legati alla sua capacità di trarre ricchezza e sostentamento da una terra sicuramente non facile. Oggi, l’Islanda è nota all’opinione pubblica grazie alla ricetta che le ha permesso di uscire da una terribile crisi finanziaria, grazie al “geyser sound” che i tifosi della nazionale di calcio producono come incitamento ai loro beniamini o – come in queste ore in cui sto scrivendo – grazie alla notizia dell’approvazione di una legge che sancisce la parità salariale tra uomini e donne.

The Passenger, in modo pressoché perfetto, offre una panoramica sul Paese, sulla sua storia, sulla sua cultura e sulla sua contemporaneità grazie ad una sapiente e accurata raccolta di inchieste giornalistiche, reportage, saggi e immagini che tratteggiano in modo ineccepibile, per completezza ed accuratezza, la fisionomia di questo Paese unico e straordinario, dei suoi abitanti, della sua cultura e della sua quotidianità.

Sono pagine in cui è possibile trovare la completezza di un libro e tutta la freschezza e la puntualità di una rivista, facilmente apprezzabile dai semplici curiosi e in grado di soddisfare la sete di conoscenza dei globetrotter più raffinati.

The Passenger ha la rara capacità di provare a fornire le risposte alla domanda più “classica” che si pongono (o che si dovrebbero porre) i viaggiatori in procinto di scoprire una nuova meta; quella di chiedersi il “Perchè?” di fronte a situazioni, fenomeni e culture. E’ proprio nella capacità di cercare delle risposte ai “Perchè?” che si distinguono i veri viaggiatori, quelli a cui interessa veramente esplorare il mondo, coloro a cui Iperborea ha dedicato uno dei suoi progetti più straordinari.

In queste pagine, giornalisti, scrittori e intellettuali, provano a fornire delle risposte ad alcune delle domande su come vivono veramente gli islandesi, sulla loro terra, sulla lingua, sulla musica e sul ruolo che quest’isola si sta ritagliando sullo scacchiere internazionale cercando di coniugare alcuni aspetti della tradizione con la modernità più spinta.

The Passenger è ciò che tutti dovrebbero leggere prima di compiere un viaggio o semplicemente leggere per capire più a fondo alcune tematiche a cavallo tra storia e cronaca, in cui domina la contemporaneità. Forse, pagine così intrise di qualità, hanno aperto una nuova rotta nelle opere dedicate ai viaggi e alla scoperta del mondo, una rotta che non è difficile immaginare che possa diventare un punto di riferimento e di non ritorno.

Dopo il volume dedicato all’Islanda, la prossima uscita di The Passenger sarà dedicata all’Olanda. Poi, in autunno e a gennaio sarà la volta di due volumi che attendo con grande ansia e trepidazione: quello del Giappone e quello della Norvegia, due Paesi (uniti al Portogallo) che costituiscono da sempre una mia grande passione e che, viste le recenti premesse, sono sicuro saranno oggetto di contributi di primissima qualità. Non Vedo l’ora!!!…, intanto, quello dedicato all’Islanda è uno di quei volumi che non può mancare nelle librerie.

PS: Lo valuto 5 stelle (con lode) perchè sei non è possibile darle…


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