Recensione Tre minuti di Matteo Materazzo

Tre minuti

– Matteo Materazzo 

 

Formato: Copertina flessibile

Genere: Romanzo
Pagine:  142



Ulisse ha vent’anni, è alto due metri e non vuole più giocare a basket, la sola cosa che gli piace è il cinema e diventare un regista come Akira Kurosawa. Dopo una delusione d’amore decide così di raggiungere i genitori e il suo akita inu nella casa di montagna, e lì di girare un film con la cinepresa 8 millimetri del nonno della durata di tre minuti. Per realizzarlo coinvolge i cugini adolescenti, inquieti e problematici, ignari di cosa sia una pellicola e un film muto, e con i quali instaura un rapporto contrastato. Nella piccola Little Tower, nome di fantasia del paese delle vacanze, il protagonista trascorrerà il mese di agosto impegnato nelle riprese del cortometraggio, tra conflitti generazionali, entusiasmi e crisi esistenziali, all’intima ricerca della propria identità e anima.

La più grande capacità, a mio parere, di Matteo Materazzo, è quella di riuscire a raccontare storie godibili caratterizzate dalla semplicità dei personaggi creati.
Se nel suo primo romanzo “Il mare della tranquillità” si respirava la nostalgia di tempi passati, qui è il tempo passato che irrompe nel presente attraverso un’idea figlia delle vacanze estive ma che guarda anche al futuro attraverso una storia d’amore che forse vedremo nascere.
Il protagonista si chiama Ulisse, è un ragazzone che studia all’università con la passione per il cinema coltivando il sogno di diventare un regista.
Il viaggio che ha in programma con Gloria non diventa realtà per un impegno improvviso della ragazza, Ulisse decide così di ripiegare sul paesino dove sono in villeggiatura i genitori e dove si riuniscono cugini, zii e amici di lunga data.
Durante le giornate caratterizzate soprattutto dalla bellezza degli attimi vissuti in famiglia, il protagonista decide di coinvolgere i cugini adolescenti nelle riprese di un film con la cinepresa 8 mm del nonno, un’idea che saprà riempire tutta la vacanza e che rimarrà impresa nella pellicola per 3 minuti.
Questa esperienza sarà in grado non solo di rinsaldare i legami, ma soprattutto saprà essere per Ulisse l’occasione per crescere e fare i conti con la propria identità, i propri desideri e il proprio futuro, rinsaldando anche quel rapporto familiare che saprà dare grandi parentesi di amore sincero.
Come dicevo prima, le storie di Matteo Materazzo sono caratterizzate dalla semplicità focalizzando l’attenzione  sui personaggi che, così diversi e col valore aggiunto della giovinezza, sanno riempire ogni pagina con ironia, spensieratezza e inaspettati siparietti, dando spazio anche all’amore, ai sogni, e a quegli attimi inebrianti che vengono scanditi per tutta la durata del romanzo e che finiscono racchiusi in una pellicola di tre minuti che sarà il risultato più grande di questa vacanza inaspettata.
Una storia di grande valore e di grande significato raccontata a un ritmo sostenuto ma mai approssimativo dove gli eventi si susseguono con grande naturalezza coinvolgendo il lettore e mai stancando, dosando accuratamente l’equilibrio tra dialoghi e narrazione.
Un nuovo romanzo, quello di Matteo Materazzo, che conferma tutte le qualità di un autore che attraverso due libri ha risvegliato i ricordi d’infanzia consolidando però la profondità bellezza della crescita umana e personale.

Matteo Materazzo è nato nel 1966 a Bologna, città dove vive con la moglie e il figlio. Insegnante di Storia, collabora con riviste e case editrici, ha vinto il Premio Letterario Il Borgo Italiano nel 2019 per la sezione racconti. Tre minuti è il suo secondo romanzo. Altre pubblicazioni sono: Racconti emiliano romagnoli e Racconti sportivi del 2019, Mare della Tranquillità 2020, Gli imperatori romani 2021.


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