Recensione Il detective Kindaichi di Seishi Yokomizo

Il detective Kindaichi

– Seishi Yokomizo–

Formato: Copertina flessibile

Genere: Giallo

Pagine:  224

Editore: Sellerio


Giudizio Sintetico



Un enigma della camera chiusa. Doppio omicidio nella dépendance della grande magione degli Ichiyanagi, ricchi e influenti possidenti. A risolvere il caso un bizzarro detective privato, giovanissimo, trasandato nel vestire quasi oltre la decenza, presuntuoso a rasentare lo sprezzo. Uno dei romanzi di fondazione del mystery nipponico e l’esordio delle indagini del detective Kindaichi Kōsuke. Un classico di livello internazionale.

E’ trascorso circa un anno tra l’acquisto e la lettura de “Il detective Kindaichi” di Yokomizo Seishi, una lettura rimandata nel tempo perché preceduta dai tanti altri libri che affollano la mia libreria e dagli altri che vi arrivano strada facendo, un periodo che non ha fatto altro che accrescere la voglia di tuffarmi in questo giallo giapponese.

Le aspettative erano molte e posso affermare che sono state tutte abbondantemente rispettate; era da tempo che non riuscivo a staccarmi da un libro con il desiderio di vedere come sarebbe finita la storia contenuta nelle sue pagine. 

E’ un giallo molto ben scritto, scorrevole, ricco di descrizioni, con uno stile incisivo e mai pesante, ingredienti letterari che se aggiunti al fatto che appartiene al genere della “camera chiusa”, lo rendono il libro perfetto per tutti gli amanti dei misteri e delle indagini “alla vecchia maniera”, dove l’acume investigativo dei personaggi fa davvero la differenza.

La vicenda si svolge nella più tradizionale cornice giapponese, descritta con una tale abilità che pare quasi di trovarsi in una di quelle stampe antiche del Sole Levante in cui case a pagoda, giardini e personaggi avvolti in abiti tradizionali danno vita a uno scenario di raro fascino. 

Kōsuke Kindaichi è un giovane detective privato dall’aspetto poco curato ma dotato di un raffinato acume investigativo, nelle cui indagini non mancano rimandi all’attività e alle caratteristiche degli investigatori della Christie o a Sherlock Holmes. La sua immagine dimessa si staglia a contrasto con quella della ricca famiglia Ichiyanagi da cui trae origine il caso il cui mistero è reso ancora più fitto da una camera chiusa, elemento che rappresenta un’ulteriore sfida per questo atipico investigatore balbuziente che si destreggia tra misteri e indizi con una voglia matta di risolvere il caso (la stessa voglia che accompagna il lettore fino alla fine), portando a termine il suo compito con una naturalezza e con un’abilità deduttiva fuori dal comune.

“Il detective Kindaichi” è un giallo appassionante e coinvolgente che non manca di divertire il lettore, anche chi è meno avvezzo alla letteratura giapponese o ai gialli della “camera chiusa”, e che regala (mistero a parte) un piacevole spaccato del Giappone di qualche decennio fa.


Yokomizo Seishi (Kobe 1902-Tokyo 1981) dopo aver lavorato nella farmacia di famiglia e in seguito come giornalista letterario, negli anni Trenta del Novecento iniziò a pubblicare i primi romanzi. Con le sue trame di misteri ottenne un grande seguito di lettori divenendo in Giappone modello della crime story. Di Yokomizo Seishi Sellerio ha pubblicato Il detective Kindaichi (2019), La locanda del Gatto nero (2020) e i due romanzi brevi riuniti in Fragranze di morte (2022).



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