Recensione “Il tempo dell’attesa” La saga dei Cazalet volume 2.

Il tempo dell’attesa
La saga dei Cazalet vol.2

Elizabeth Jane Howard


Formato: Brossura
Genere: Romanzo
Editore: Fazi        
Pagine: 637

Giudizio sintetico

Con questo secondo volume i Cazalet decollano.
Le situazioni si alternano e disegnano contorni variegati e coinvolgenti.
Gli adulti, i genitori e i personaggi di passaggio ad Home Place diventano singoli protagonisti di dinamiche che si fanno sempre più interessanti, amori passati, malattie, relazioni proibite, l’azienda e la difficoltà di andare avanti in un clima così teso e pericoloso.
Siamo nel 1940-1941, l‘Inghilterra è minacciata dall’invasione tedesca che sembra imminente e i sentimenti dei personaggi trasudano preoccupazione per i figli, quelli più grandi che ormai hanno intrapreso strade autonome, e per i più piccoli, che potrebbero essere vittime innocenti di un gioco orchestrato e diretto da tiranni.
La chiamata alle armi di due dei fratelli, il razionamento dei viveri, la scarsità di gasolio per il riscaldamento, insomma, la guerra, rende le dinamiche più intricate e complicate.
Le donne, da borghesi e altolocate, si danno da fare per la famiglia, per i feriti, per i figli e aiutano, contribuiscono alla vita familiare in modo umile e silenziosamente rispettoso.
Ogni membro della famiglia è chiamato a fare qualcosa per la patria, per il paese e per il famoso orgoglio nazionale.
La vita continua, ma convive con la paura e la famiglia, unita più che mai, è un insieme di situazioni diverse ma ognuna coinvolgente e intrigante.

La guerra è lo sfondo drammatico, le paure e le incognite, gli amori e il desiderio di sperare nel futuro riempiono le pagine e una narrazione molto più fluida e intrigante.
La grandezza de “il tempo dell’attesa” sta nel saper alternare drammaticità a ilarità con la divisione di tre stelline.
Un esempio che mi ha colpita è l’affronto di un argomento delicato come il cancro e la successiva parentesi dove i bambini imparano a scrivere le parolacce come divertimento pomeridiano.
E.J. Howard, con questo secondo romanzo, pone i riflettori su condizioni meno personali e più collettive, raccontando sempre molto di ognuno!
La narrazione è poetica nelle descrizioni, proprio come nel primo, ma la dinamicità degli avvenimenti e delle storie raccontate colpisce e incuriosisce per tutta la durata del romanzo che è più semplice da apprezzare.
Il primo volume, ci si rende conto ora, ha silenziosamente legato il lettore ai personaggi, ci si affeziona e non ce ne rendiamo conto se non di fronte alla drammaticità di certe situazioni del secondo.
Molto molto meglio!

Elizabeth Jane Howard
(Londra, 1923 – Bungay, 2014). Figlia di un ricco mercante di legname e di una ballerina del balletto russo, ebbe un’infanzia infelice a causa della depressione della madre e delle molestie subite da parte del padre. Donna bellissima e inquieta, ha vissuto al centro della vita culturale londinese della seconda metà del Novecento e ha avuto una vita privata burrascosa, costellata di una schiera di amanti e mariti, fra i quali lo scrittore Kingsley Amis. Da sempre amata dal pubblico, solo di recente Howard ha ricevuto il plauso della critica. Scrittrice prolifica, è autrice di quindici romanzi. La saga dei Cazalet è la sua opera di maggior successo, con otto milioni di copie vendute. Fazi Editore ha pubblicato il romanzo Il lungo sguardo nel 2014 e i primi tre capitoli della saga: Gli anni della leggerezza nel 2015, Il tempo dell’attesa e Confusione nel 2016. Di prossima pubblicazione l’ultimo volume della serie.

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