Recensione de “L’uomo che conservava il suo denaro in una scatola” di Anthony Trollope

L’uomo che conservava il suo denaro in una scatola
Anthony Trollope


Formato: Brossura
Genere: Racconto breve
Pagine: 95
Editore: ABEditore


Giudizio Sintetico


Vi ho parlato Sabato della casa editrice ABEditore, una novità assoluta che credo vada conosciuta e apprezzata per originalità e cura di estetica e contenuto.
Mi  sono lasciata coccolare dalla bellezza di questo primo libretto dal titolo accattivante e dal contenuto prezioso.
La premessa è d’obbligo anche per la “bottega dei traduttori”, nata per dare risalto alla letteratura straniera di racconti brevi, di autori noti e non, da rivalutare e diffondere.
Unire grafica ipnotica, cura del contenuto e fine utile al lettore, rende possibile una piccola grande gioia per occhi e mente.
Siamo sul lago di Como, un viaggio che parte da Chiavenna e arriva a Bellagio, una famiglia al limite del grottesco che per le vacanze ha scelto questo scenario magico e unico.
Il Signor Greene, questo il nome del capofamiglia, viaggia con la moglie e la figlia, nata da un precedente matrimonio.
Poco propensa alla riservatezza, la signora Greene confida a Robinson, narratore e compagno casuale di viaggio, l’abitudine di conservare gioielli e denaro di famiglia in una scatola che, insieme ad altre sei, compone il seguito materiale del nucleo.
Durante il trasferimento dal battello all’albergo dove la famiglia e il signor Robinson  soggiorneranno, la scatola custode dei preziosi, viene persa e la ricerca e il mistero attorno a questa scomparsa, saranno il ritratto di una famiglia grottesca, composta da un padre sottomesso, una madre frivola e chiacchierona e una figlia sincera e graffiante.
Il Signor Robinson ci parlerà di questa ricerca che partirà da Bellagio e si estenderà a Como e Milano, ci racconterà di questa famiglia e delle abitudini poco raffinate, dei sospetti, e della convinzione che porterà ad una risoluzione inaspettata.
Chiavenna è il primo comune italiano che un turista raggiunge passando per questa strada, e non conosco nessuna città del nord Italia che sia così strettamente circondata da un panorama tanto splendido.
Il viaggiatore, mentre scende giù dallo Splugen, rimane meravigliato dalla bellezza delle valli, – ovviamente se si organizza per ammirarlo senza premere il naso contro il vetro del finestrino di una carrozza.
E poi dalla città stessa, si può passeggiare per due, tre o quattro ore attraverso bellezze selvagge e a volte sorprendenti: una conduce fino a piccole vallate, verdi come smeraldi, e circondate su tutti i lati da rocce grigie e spezzate, in cui i Rasselas italiani avrebbero potuto vivere in un clima di perfetta beatitudine;  e poi un’altra ancora raggiunge panorami lontani fino ai corsi dei fiumi, delimitata lontano dai contrafforti perfetti delle Alpi, e a cui l’immaginazione non potrebbe apportare alcun fascino aggiuntivo.
Anthony Trollope ha vissuto nell’800, per la precisione dal 1815 al 1882, e ci narra questa storia in un’Italia appena unita sotto la stessa bandiera.
I racconti brevi sono una grande ricchezza che ho sempre apprezzato ma che, data la passione per la lettura  di romanzi, non avevo mai “gustato” così intensamente, anche con una nota nostalgica.
L’immaginazione, in questo caso, ci porta in un’Italia romantica, affascinante, in un’epoca di viaggi lunghi e dalle sfumature romanzate.
Si sente il linguaggio dell’epoca autentico che riesce a coinvolgere il lettore in una sorta di mistero comico simile ad una commedia.
Avendo radici della Val Chiavenna e passando da sempre qualche giorno nella meravigliosa vallata che si apre al lago di Como, leggere la descrizione che vi ho riportato mi ha commossa per l’autenticità delle sensazioni riportate, che sono immutate a distanza di così tanto tempo.
Vorrei poter trasmettere con queste parole, la meraviglia di una compagnia di un’oretta che è stato questo racconto in una sera d’estate.
L’armonia delle parole, il fascino del racconto, la bellezza di un linguaggio passato e la capacità dell’autore di coinvolgere e imprimere situazione e personaggi con 83 pagine.
La collana “Piccoli mondi” di ABEditore è davvero un’opportunità da cogliere al volo per tornare ad apprezzare il racconto breve e le sue caratteristiche.
Vorrei poter immergermi nella totalità di questa collana e spero di poterlo fare al più presto perché, questa occasione inaspettata ma illuminante, possa donarmi ancora il piacere di una compagnia così raffinata e di qualità.
Anthony Trollope: Scrittore inglese. Autore di quarantasette romanzi, fra i grandi della letteratura inglese dell’Ottocento è forse il meno conosciuto in Italia, nonostante lo straordinario successo tra i lettori di lingua inglese e la fortuna più recente tra i critici. 
Impiegato delle poste in Irlanda, scrisse nei momenti liberi romanzi caratterizzati un misurato verismo e da una sottile vena umoristica.
In Italia è pubblicato soprattutto da Sellerio. Fra i titoli editi dalla casa palermitana, ricordiamo Orley FarmLady AnnaUn’autobiografiaLa vita oggiIl Primo Ministro e tutti i romanzi del cosiddetto «ciclo del Barsetshire»: L’amministratoreLe torri di BarchesterIl Dottor ThorneLa Canonica di Framley e Le ultime cronache del Barset.

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