Recensione di “Il giallo di Gaslight street” di M.R.C. Kasasian

Il giallo di Gaslight street
M.R.C. Kasasian


Formato: Brossura
Genere: Romanzo giallo
Pagine: 542


Giudizio sintetico

“Il giallo di Gaslight Street”  è il quarto volume, scritto da M.R.C Kasasian, con protagonisti il detective Sidney Grice e l’assistente March Middleton.
Anche i primi tre volumi sono stati pubblicati da Newton Compton, ma la mia avventura  con questi due personaggi e le loro avventure inizia casualmente da qui, ed è stata una bellissima scoperta estiva!
I primi tre volumi della serie sono:

1. “I delitti di Mangle Street”
2. “La maledizione di casa Foskett”
3. “Il mistero di villa Saturn”

Ogni romanzo è fine a se stesso, all’interno di questo quarto capitolo si ripercorrono saltuariamente vicende passate che permettono di delineare caratteristiche dei personaggi approfondite e ben definite, capaci di non svelare dettagli ancora da assaporare per chi, come me, ha iniziato da questo ma vuole assolutamente recuperare i primi tre volumi, soprattutto dopo aver “assaggiato” la capacità di scrittura dell’autore e la meraviglia del suo prodotto, due personaggi di cui ci si innamora, capaci di unire un giallo intricato a scene comiche degne di una commedia teatrale.
Siamo a Londra nel 1883 e, al civico 125 di Gower Street, vivono il detective personale Sidney Grice, preciso, severo, irriverente  ma dalle parvenze comiche, e la sua assistente March Middleton, grande osservatrice, coraggiosa e spalla perfetta.
Il primo, detective e tutore della seconda, unico per personalità e “modus operandi”, si trova ad indagare su un omicidio commesso in Gaslight Street, dove il padrone, Mr Nathan Mortlock, è stato ucciso violentemente nel suo letto e dove il mistero avvolge l’impenetrabilità della casa e il silenzio dei domestici.
La figlia della vittima, Cherry Mortlock, ingaggia il detective dai modi bizzarri, dalla lingua tagliente e dai modi discutibili.
Le indagini porteranno alla luce un vecchio mistero irrisolto poiché, nella stessa casa dieci anni prima, i componenti della famiglia Garstang vennero massacrati assieme alla maggioranza dei domestici, sempre nell’impenetrabilità della dimora e della fermezza degli alibi dei sopravvissuti.
Osservatore, scaltro e silenziosamente ingegnoso, Sidney Grice riuscirà ad unire tasselli che saranno sotto i vostri occhi ma a cui non saprete dare importanza fino alla spiegazione, saprà creare, grazie alla sua personalità e ai suoi metodi poco ortodossi, siparietti esilaranti e divertenti.
Saprà portarvi nelle strade londinesi di fine Ottocento, farvi sentire gli odori, vedere le case e gli abitanti di una Londra cupa e immersa nel mistero.
Non è semplice entrare in una storia già iniziata perché, seppur fine a se stessa, le caratterizzazioni e la storia precedente a questo romanzo, sono già state scritte e formarne i tratti non è una cosa immediata, ma assolutamente possibile.
L’impronta che l’autore vuole donare ai protagonisti di questo giallo, è chiara fin dalla prima pagina.
Il detective Grice appare come un borghese altezzoso e pieno di sé, dai modi discutibili e a tratti razzisti e irriverenti, che sfociano in siparietti e scene comiche per la perfetta riuscita dei dialoghi inseriti nella narrazione.
March è la giovane capace di fare da spalla nelle indagini e da compagna razionale della coppia, riempie i silenzi imbarazzanti lasciati tali dal suo tutore e capo e, attraverso metodi furbi e svegli, condisce con pepe e azione la scena e la pacatezza di Sidney.
L’ambientazione è sicuramente affascinante, sia per la capacità dell’autore di descrivere il periodo e le caratteristiche di luogo e personaggi, sia per il linguaggio e lo stile di vita nella diversità delle persone che entrano ed escono di scena.
Sidney Grice con il suo occhio di vetro, il suo pince-nez e la sua dimora che fa spesso da sfondo agli incontri, è il perfetto protagonista di un giallo dalla trama intricata capace di unire tratti differenti e scene cariche di ironia e divertimento.
La scrittura, la narrazione, la capacità di coinvolgere e la storia, sono perfetti e indubbiamente creati in modo attento e preciso.
L’unica nota da fare a chi decide di avventurarsi in questa indagine, è l’altissima attenzione che va tenuta per non perdere il filo e i numerosi dettagli utili, soprattutto all’inizio, quando i salti temporali rischiano di mescolare le carte in tavola.
Unendo enigmi e humor inglese, la consistenza delle pagine verrà annullata dalla capacità dell’autore di coinvolgere il lettore.
Una seconda nota è il tratto fluido ma decisamente inglese della narrazione che la rende povera di colpi di scena ma vicina alla classicità dei gialli scritti dagli autori maestri del genere.

Per quanto mi riguarda, promosso a pieni voti perché unisce l’intricata trama di un giallo di grande stile alla sincera risata di siparietti e dialoghi “seriamente” comici.

M.R.C. Kasasian


È cresciuto nel Lancashire e prima di diventare uno scrittore ha fatto molti lavori diversi. Vive con la moglie nel Suffolk durante l’estate e a Malta d’inverno. Il giallo di Gaslight Street è il quarto libro della serie investigativa con protagonisti il detective Sidney Grice e la sua assistente March Middleton, di cui la Newton Compton ha pubblicato i primi tre episodi (I delitti di Mangle StreetLa maledizione di casa Foskett, Il mistero di villa Saturn), anche raccolti nel volume unico Le insolite indagini del detective Sidney Grice.

Letto e recensito da

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