Recensione di “Reborn” di Regina Rocca –

Reborn

–  Regina Rocca –

“Può la morte non rappresentare la fine?”

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 187
Genere: Fantasy

Giudizio Sintetico


Il destino è il fattore principe, insieme all’amore, del romanzo “Reborn” di Regina Rocca, quasi un forte messaggio di impossibilità del soccombere del sentimento più bello e forte della vita.

Un amore, nato tra le più grandi difficoltà, che accompagna il lettore in un oscuro viaggio fatto di enigmi e pericoli.

Una trama avvincente adatta soprattutto a giovani lettrici e amanti del genere fantasy e romantico.

 

Rebekah è una ragazza coraggiosa e spigliata che, per un’accusa ingiusta, si trova in una prigione oscura, dove i ragazzi scompaiono misteriosamente e dove, la direttrice, sembra giocare con pazienza e lucidità dei ragazzi “ospitati”.

Per casualità e destino, la ragazza incontra nel bosco vicino alla struttura, un ragazzo di nome Tyler, studente del collegio che si trova nelle vicinanze della struttura.

Un incontro casuale che darà forza e coraggio a Rebekah per evadere e tentare di sfuggire ad oscure verità che emergono dalla prigione.

Una prigione che sembra dettare legge e a cui, senza possibilità di scampo, i ragazzi devono sottostare, andando incontro ad un terribile destino.

Riusciranno due ragazzi così diversi a sopravvivere alle atrocità compiute? Potranno essere felici anche quando la morte sembra vincere sull’amore?

In un connubio emozionante e coinvolgente, la trama di questo romanzo sarà sempre più fitta e colma di colpi di scena… .

 

Il romanzo di Regina Rocca potrebbe essere definito un fantasy thriller in veste romantica e incantata, adatto soprattutto a giovani ragazze o ragazzi che amano cimentarsi con storie alternative e caratterizzate da amore e sovrannaturale.

La trama, originale e dalle note oscure, racchiude una grande storia d’amore che celebra, nell’ombra e nella tetra cornice che la trama tratteggia, la forza e la potenza di questo sentimento, capace di sopravvivere alla morte e agli enigmatici fattori presenti nello scritto.

“Reborn” è non solo amore fantasy, ma un bellissimo incontro tra surreale e reale, tra oscuro e luminoso, un insieme di bianco e nero che non stona mai, che coinvolge e avvicina il lettore a più dimensioni.

Leggendo questo libro, che scorre velocemente, si rimane sopraffatti dai colpi di scena e dalle numerose strade che lo scritto prende, conducendo il lettore ad affrontare più avventure e pericolose situazioni in un’unica storia.

La scrittura esordiente di Regina Rocca è a tratti acerba ma, con grande fantasia e lucidità nelle descrizioni, un ottimo inizio e una bellissima prima avventura che, grazie al finale aperto, speriamo possa condurci ancora tra le braccia e all’interno della forza prepotente dell’amore di Rebekah e Tyler.

Si sente la mancanza di un po’ di introspezione e riflessioni per entrare in pieno contatto con i protagonisti ma, attraverso la trama e gli avvenimenti, il lettore non può che essere affascinato dall’intera vicenda narrata.


Regina Rocca nasce in Toscana nel 1994 per poi trasferirsi a Milano. Fin da piccola coltiva la passione per la scrittura divertendosi a scrivere brevi e semplici storie. Nel 2017 decide di impegnarsi in un progetto più serio, un libro. Qui prende vita il suo primo romanzo “Reborn”.


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