Recensione “New York 1941. Forse” di Luca Giribone – Europa Edizioni –

New York 1941. Forse

– Luca Giribone –

E se le mie indagini andassero oltre Richmond?” Jim tossì di nuovo e questa volta guardò Frank negli occhi- “Allora questo ammiratore segreto ha qualcosa da dirti, oppure ha un proiettile da consegnarti.

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 144
Genere: Romanzo
Editore : Europa Edizioni


Giudizio Sintetico


Ci sono molti modi per introdurre un romanzo, frasi che aprano al mondo descritto o stravolto del libro, divisioni per genere, tema principale e tanti altri.

Il romanzo di Luca Giribone è un genere a sé, innovativo, unico e che nulla ha da invidiare ai grandi autori di fama mondiale.

Perché l’idea fa la differenza, la mano che scrive e la testa che pensa e quindi, per meglio aprire a questo innovativo romanzo, utilizzo parole proprio dell’autore che, lette nel modo giusto, dicono molto di più di ciò che si potrebbe pensare…

New York 1941. Forse” non è un libro. È un viaggio attraverso lo specchio che inganna il lettore, conducendolo lungo una spirale fatta di suspense e continui colpi di scena, fino a una verità sconcertante.

“New York 1941, Forse” ci narra la storia di un giornalista d’assalto, Frank Logan, legato al proprio lavoro con tenacia e frenesia, ansioso di poter scrivere l’ennesimo scoop e inchiodare i malavitosi della Grande Mela a colpi di macchina da scrivere e taccuino.

Siamo negli anni 40 del Novecento, la guerra è lontana, la musica è dominata dal ritmo frenetico dello swing e la vita di Frank procede alla ricerca delle prove per lo scoop decisivo della sua carriera.

Il giornalista, specializzato in scandali politici ed economici legati alla corruzione, ha scoperto qualcosa che potrebbe incastrare il sindaco della città, Alan Richmond, un informatore sembra pronto a parlare e la strada sembra spianata verso la risoluzione di un’inchiesta dai tratti noir e polizieschi.

Invece il romanzo prende una strada inaspettata, un destino alla “Sliding Doors” che porterà Frank di fronte ad una verità sconcertante, verità che nulla ha a che vedere con la sua inchiesta, ma con la sua vita.

Flashback del passato dei protagonisti del romanzo, rivelano lapsus che sembrano non collimare con la lucidità della storia narrata, questa rivelazione, che avrà la parvenza di un dialogo tra Frank e una presenza astratta, cambierà la direzione dell’intero scritto portandolo in una dimensione astratta e a tratti onirica.

Uno scorrere di riflessioni, sulla vita e i ricordi, la consapevolezza di comprendere e capire le rivelazioni e un finale narrativo unico e suggestivo in ogni forma.

 

Il romanzo di Luca Giribone è il frutto di un’idea originale capace di uscire da qualsiasi schema conosciuto, di portare il lettore in una dimensione che nulla ha a che vedere con la classicità.

Un cambio nell’impronta donata allo scritto che modifica non solo la trama ma anche e soprattutto il senso di tutto ciò che ruota attorno al protagonista.

Uno stille, quello scelto dall’autore, che va compreso e apprezzato in ogni sfumatura, di grande intensità e impegno capace di donare però una visione nuova e dettagli fini e unici.

Un libro che perde classificazione di genere per toccare corde più ampie di senso, lasciare il mondo reale e toccare profonde e varie gradazioni della letteratura e di ogni storia che, da una mente e dalla penna consumata di un autore, prende vita.


Luca Giribone nasce a Torino nel 1975 e inizia a scrivere per diletto fino dalla più giovane età, collaborando, a partire dalla piena adolescenza e per diversi anni, con La Stampa di Savona, città dove allora risiedeva. Gli studi e gli interessi per il mondo della comunicazione di massa lo portano a Milano, dove lavora in agenzia pubblicitaria come copywriter, senza mai abbandonare la passione per la lettura e la scrittura. “New York 1941. Forse” è il suo primo romanzo, un noir a tinte forti che si sviluppa attraverso temi fantastici giocati sul rovesciamento totale delle attese dello spettatore e sui continui colpi di scena. In lavorazione ha attualmente il seguito di “New York 1941. Forse”, oltre a un romanzo basato su meccanismi similari ma che esplora il genere pienamente horror, e una complessa trilogia fantascientifica che fornisce una lettura inedita e inquietante della società contemporanea.

È felicemente sposato e ha un figlio di sei anni.

— Dal sito dell’autore: www.lucagiribone.com —


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