Recensione “D’amore e baccalà” di Alessio Romano – EDT –

D’amore e baccalà

– Alessio Romano  –

La caduta dal Tram 28 È solo un’impressione dettata dalla disperazione con cui tento di rimanere in equilibrio su questo predellino di ferro oppure l’autista sta cercando deliberatamente di farmi cadere a terra? Rallenta e accelera all’improvviso, frena senza motivo, ne sono sicuro: lo fa di proposito.

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 176
Editore: EDT


Giudizio Sintetico


“E qui, come in tutta la città vecchia compare sui muri la stilosa scritta a mano pura poesia. E come dare torto al writer brasiliano Felipe Fernando De Carvalho che ha iniettato dosi di calligrafia per tutti i vicoli della città vecchia? Qui a Lisbona tutto è pura poesia”.

Inutile dire che subisco, dalla prima volta in cui ci misi piede, il fascino prepotente di Lisbona, e lo subisco in modo consapevole e incondizionato… (e me ne guardo bene dal resistergli!). “D’Amore e baccalà” non ha fatto altro che “gettare benzina” sul fuoco di questa passione per una città unica e straordinaria, per la sua storia, la sua cultura e le sue atmosfere. Alessio Romano ha saputo scrivere un libro che può essere inteso come un’ inusuale guida di viaggio che, oltre a portare a spasso il lettore per la capitale portoghese, lo immerge totalmente nelle sue situazioni tipiche con una dose di grande contemporaneità, sfida non facile per una città con un passato glorioso come Lisbona. Sono proprio le atmosfere le grandi protagoniste di questo libro in formato tascabile, raccontate con dovizia di particolari, in modo divertente e mai banale, tanto da far quasi percepire a chi legge il suono dello sferragliare del Tram numero 28, la fatica dei passi lungo la salita della strada che porta al Castelo o i profumi della cucina lusitana. In queste pagine ci sono tutti gli ingredienti che fanno del Portogallo e della sua capitale, una terra unica e che non si smette mai di conoscere e scoprire, dal fascino senza confini così come era senza confini il potere marittimo portoghese del passato che tanta gloria e bellezza ha lasciato in eredità al giorno d’oggi, una bellezza di cui si sono nutriti alcuni dei più grandi letterati degli ultimi 100 anni. “D’amore e baccalà” non è “semplicemente” un libro che ci aiuta a scoprire e conoscere meglio Lisbona – facendo leva sulla gastronomia e sulla sua tradizione –  è uno scritto che mette in luce i lati migliori di tutto ciò che la rende così unica e lo fa in modo divertente e sempre molto garbato. Le descrizioni riescono anche a fotografare molto bene i cambiamenti in atto in città negli ultimi anni, accostando in modo fantasioso passato e presente.

Alessio Romano ha scritto un libro che può stare benissimo nelle mani di un turista che vuole scoprire la città in modo insolito e con uno sguardo molto contemporaneo, in grado però, al tempo stesso, di far riemergere alla memoria – di chi a Lisbona ci è già stato, le più belle note di colore… quelle in grado di rendere unica una dichiarazione d’amore verso una città, la sua storia e la sua gente. Perchè…a Lisbona, tutto è pura poesia.


Alessio Romano (Pescara, 1978) ha debuttato nel 2006 con Paradise for all (Fazi Editore), un giallo ambientato
alla Scuola Holden – dove ha studiato Tecniche della narrazione e oggi insegna – salutato dal critico del Corriere della Sera Antonio d’Orrico come “uno dei migliori esordi della stagione”. È autore di Solo sigari quando è festa (Bompiani, 2015) e curatore de Gli stonati. Manifesto letterario per la legalizzazione della cannabis (Neo Edizioni, 2017).


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *