Recensione “La cantina di tufo” di Massimo Zona – Edizioni Italia –

La cantina di tufo

– Massimo Zona –

“Pericolo scampato – commentò il capitano visibilmente ammirato da tanta efficienza – certo che voi è meglio avervi come alleati!”

Formato: Copertina flessibile

Genere: Spy/Giallo
Pagine: 196


Giudizio Sintetico


Se sei un ex membro dei servizi segreti in pensione, sicuramente avrai nostalgia delle sensazioni, dell’adrenalina che nasce ad ogni azione, delle palpitazioni e del contatto fisico, dell’indagine e dell’utilità nei confronti del bene.
Saprai che la linea tra giusto e sbagliato è molto sottile, che le amicizie durano per sempre e che la fedeltà non è necessaria solo in amore.
Se hai anche una grande passione per le donne, se i tuoi metodi sono discutibili e se impieghi le ore libere del pensionamento a scovare colpevoli di reati, attentatori, assassini e ricettatori, allora non puoi che essere Mauro Baveni, e questa è la tua storia…

Cosa porta un maturo investigatore privato casertano sulle coste libiche, tra i più pericolosi contractor al mondo?
Si può amare impunemente la moglie di un boss al 41 bis?
Quanto può essere temibile un serial killer di provincia?
A questi e altri interrogativi risponde la prosa godibile e fluida di questo romanzo di Massimo Zona.
Dopo “Rosso Teatro”, il nostro eroe torna in azione, per chiudere alcune situazioni lasciate in sospeso nella precedente avventura e per portare a termine i nuovi e pressanti incarichi che la sua insolita professione gli offre di continuo. Il passato torna ancora a mescolarsi con gli amori e le incertezze del presente, innescando una serie rutilante di eventi che tengono il lettore col fiato sospeso fino alla fine del libro.
Di Mauro abbiamo imparato ad apprezzare il particolare stile di vita, il rapporto con gli amici e la difficile gestione degli affetti.
Non ci stancheremo mai di scoprire dove porterà, di avventura in avventura, la sua idea del mondo: o bianco o nero.
Laddove il nero non può sperare di cavarsela a buon mercato con questa sua filosofia di vita.
E di morte.

E’ la prima volta che leggo le avventure di Mauro Baveni, protagonista di una collana creata dall’autore Massimo Zona.
Lo stile è molto interessante poiché, all’interno di un singolo romanzo, ambientato nella città dell’autore Calvi Risorta, convivono diverse avventure che riempiono la vita del protagonista, portandolo ad affrontare diverse situazioni dove si alternano storie personali e collettive.
Il filo conduttore di questo romanzo è rappresentato da un serial killer che uccide le donne e ne preleva un macabro “souvenir”.
Contattato dall’amica maresciallo Serena, l’utilità di Mauro sarà fondamentale per risalire al colpevole degli efferati omicidi, indagine serrata che non mancherà di toccare strati diversi della criminalità, unendo il lavoro di Polizia e Servizi Segreti.
L’indagine per catturare il serial killer sarà alternata ad altre “missioni” che Mauro si troverà ad affrontare: legate ai servizi segreti, ad amicizie, alla sicurezza personale o semplicemente per aiutare la comunità, il protagonista affronterà situazioni variegate e dal diverso tasso adrenalinico, capace di intrattenere il lettore fino all’ultima pagina.
Mauro Baveni è un uomo discutibile, non vuole forse essere amato dal lettore, dai metodi originali e a tratti egoistici, è infedele ma convinto di essere senza colpe, un mix tra James Bond e il commissario Montalbano, diviso tra la pensione, la nostalgia e la necessità di mantenere viva la virilità.
Lo stile narrativo è semplice e veloce, non ci sono descrizioni eccessive, tutto è concentrato nell’azione e nello svolgimento della trama che si alterna in avventure e passioni con protagonisti diversi ma ugualmente necessari, ho apprezzato questa velocità che forse però toglie lustro all’indagine principale.
Mi piacerebbe poter leggere un capitolo legato e approfondito rispetto alla storia di AnnaMaria che, compagna di Mauro, sembra avere una storia decisamente interessante ma che rimane in ombra.
“La cantina di tufo “ è un romanzo che profuma di spy story e che si svolge come giallo nostrano, annaffiato da buoni amari e bicchieri di vino, condito con storie diversificate, uno stile veloce e il desiderio di lettura di altri capitoli.


Massimo Zona nasce a Roma, ma da molti anni vive e lavora in Campania, con residenza a Calvi Risorta, piccola cittadina in provincia di Caserta. Laureato in Giurisprudenza è da svariati anni giornalista pubblicista ed è stato corrispondente locale del Mattino, del Corriere di Caserta e della Gazzetta di Caserta. Attualmente collabora saltuariamente con la Nuova Gazzetta di Caserta. Ha un suo Blog molto seguito (www.agrocaleno.blogspot.com) sul quale commenta, come dice l’incipit, “fatti e misfatti” della sua cittadina. Scrittore di novelle e racconti, poesie, autore di musiche e componimenti musicali, scrive da sempre per la sola voglia di farlo, senza indulgere a mode e tendenze varie, facendo così della sua coerenza artistica il filo conduttore di un’intera esistenza.


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