Recensione “Siracusa” di Delia Ephron – Fazi Editore –

Siracusa

– Delia Ephron –

Come voglio presentarvi Siracusa? Su un piatto di ceramica bianca, spaghetti – viscosi, di un giallo tenue – mischiati con piccole vongole, pomodorini, prezzemolo e ricoperti di mollica di pane tostato. Finn, che faceva girare il vino rosso nel calice di cristallo, sussurrandone il nome, Amarone, come se cercasse di convincere una sirena a incantarlo. Snow, che apriva a metà un fico, masticandone la polpa e buttando un pezzo di buccia prima di prenderne un altro. Uno spettacolo primitivo.

Formato: Copertina flessibile

Genere: Romanzo
Pagine: 332
Editore: Fazi Editore


Giudizio Sintetico


E’ ormai risaputo che le vacanze in gruppo, o a coppie, possano sfociare in situazioni impreviste e lontane da ogni immaginazione, figurarsi quando, a decidere di compiere un viaggio insieme, sono due ex fidanzati e i rispettivi coniugi.

La vacanza programmata è a Siracusa, con prima tappa a Roma, città che sarà protagonista dell’epilogo inaspettato, fuori programma, estremo e che Delia Ephron affida alla narrazione dei quattro protagonisti…

Due coppie vanno in vacanza insieme in Sicilia: Michael e Lizzie, raffinati newyorchesi, lui scrittore affermato e lei giornalista precaria; Finn e Taylor, lui ristoratore senza troppe pretese e lei donna glaciale e madre oppressiva, vengono dal Maine e viaggiano con la figlia Snow, una bambina strana e taciturna. Non si tratta di amici di vecchia data, anzi: la confidenza è scarsa. Un invito nato quasi per scherzo, durante una serata piacevole passata insieme, uno slancio di entusiasmo, e i quattro americani si ritrovano in vacanza insieme dall’altra parte dell’Atlantico. Ben presto spuntano gelosie e rivalità, bugie, attrazioni incrociate e antipatie neanche troppo celate. In una danza perfetta di luci e ombre, sotto il sole cocente di Siracusa cominciano a addensarsi zone oscure. Finché, a complicare ulteriormente le cose, spunta da lontano, ma si fa sempre più ingombrante, la presenza della giovane amante di Michael. E la vacanza prende una piega inaspettata… In un gioco di incastri congegnato in maniera sapiente, ognuno dei personaggi racconta la sua verità: quattro versioni diverse della stessa storia, che però inevitabilmente vanno a convergere verso un unico, tragico finale. Dalla sceneggiatrice di C’è posta per te, un imperdibile romanzo estivo in cui la commedia brillante americana assume un’intrigante sfumatura noir.

“Siracusa” è un romanzo che si presenta come una trama non particolarmente sofisticata, narrata in modo originale e perfettamente costruito, dove i protagonisti si alternano nel rivivere gli avvenimenti che hanno portato ad un rovinoso epilogo che verrà svelato solamente alla fine.

In realtà, proprio per l’inaspettata e aperta chiusura del romanzo, il livello di caratura della trama aumenta e diviene perfettamente raffinata al pari della scelta narrativa.

Il racconto dei quattro protagonisti (dove viene esclusa la narrazione della bambina presente nel romanzo, Snow) è semplicemente perfetto, permette la più completa e lucida panoramica sulle personalità dei protagonisti riuscendo a trasmettere al lettore simpatie, antipatie e, infine, una dura amarezza nei confronti della chiusura.

Ciò che viene promesso nella sinossi, una commedia brillante che assume sfumature noir, è mantenuto attraverso linguaggio variegato e scrittura scorrevole, densa di sensazioni e capace di incuriosire attraverso piccoli assaggi che fanno ipotizzare al lettore cosa possa essere successo durante il viaggio.

Ho personalmente trovato irritante Taylor, straziante la superbia di Michael, noiosa l’insicurezza di Lizzie ma assolutamente geniale la personalità di Finn.

I protagonisti non fanno nulla per apparire migliori di ciò che sono e sentirete nascere, durante la lettura, vere e proprie simpatie e antipatie, condite con un’immagine altezzosa e presuntuosa di quattro americani benestanti che sminuiscono, con diversi stereotipi ed esagerazioni, usi e architetture siracusane.

Oltre ai meriti della scelta narrativa, che ho davvero apprezzato sopra ogni cosa, anche la trama non è così scontata rispetto ad una lettura che viene descritta come estiva, che spesso è sinonimo di dozzinale: riesce infatti a stupire, a coinvolgere e a incuriosire.

Il finale, seppur parzialmente aperto sul futuro dei protagonisti, oltre a caricare la trama di mistero, sposta l’attenzione del lettore dalla sfera personale alla sfera morale, portandolo ad analizzare di nuovo gli avvenimento che si sono susseguiti durante l’intera storia.

Delia Ephron mi ha stupita, ammaliata e conquistata, spero di leggere presto altri suoi romanzi così frizzanti e inaspettatamente intelligenti.


Delia Ephron
Nota romanziera, sceneggiatrice, drammaturga e giornalista americana, è nata a New York nel 1944. È la sorella di Nora Ephron, con la quale ha collaborato a diversi progetti, fra cui il film C’è posta per te. Siracusa è il suo ultimo romanzo, del quale sono stati acquisiti i diritti cinematografici.


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