Recensione “L’ultimo sorriso” di Alfonso Pistilli – Policromia –

L’ultimo sorriso

– Alfonso Pistilli –

Tutti noi cerchiamo un sorriso in ogni angolo della vita.

Formato: Copertina flessibile

Genere: Giallo
Pagine: 153
Editore: Policromia


Giudizio Sintetico


Tutti noi cerchiamo un sorriso in ogni angolo della vita, e talvolta lo troviamo laddove è impossibile. Alessandro Cocco, giovane venditore di vacanze porta a porta, l’ha trovato in Halina, escort lituana trasferitasi a Bari, con la quale ha una profonda amicizia. Quando, al telegiornale, Alessandro apprende della sua morte, non vuole crederci, soprattutto dopo essere venuto a sapere che per la Scientifica si è trattato di suicidio. Conosceva davvero così poco la sua amica? O c’è dell’altro? Alessandro sa che un’intuizione può fare la differenza, per questo dà retta al suo sesto senso e inizia a indagare sulla vita di Halina, scoprendo, pezzo dopo pezzo, i tasselli di un intricato puzzle di cui l’amica è solo un dettaglio. Che cosa nasconde Mamadi Billè, calciatore del Bari e fidanzato di Halina? E Pietro Manetti, proprietario della squadra, che sembra aver avuto anch’egli una relazione con la escort? E chi è Suela, un’amica di Halina che vuole a tutti i costi aiutare Alessandro, aggiungendo ogni giorno una pagina al mistero?

Alessandro Cocco è un ragazzo che vive costantemente di insicurezze: insicurezza sul lavoro, precario e forse poco adatto al suo carattere, insicurezza nel rapporto amoroso dove, la fidanzata Alessandra lo soffoca di pretese e poca comprensione, insicurezze nei rapporti con gli altri e nelle relazioni sociali.

Le uniche due certezze, incrollabili e salde nella vita di Alessandro, sono Halina e il Bari Calcio.

Sul Bari Calcio la passione è tale da portare Alessandro a seguire le partite, in televisione, allo stadio o in trasferta, e a conoscere molto bene i calciatori e il loro presidente, Pietro Manetti.

Halina invece è l’amicizia imprevista, un ragazzo timido che si confida e stringe un legame saldo con una escort ucraina, non un rapporto di passione ma passeggiate condivise e confidenze anche di grande peso.

Quando la vita di Alessandro viene sconvolta dalla morte di Halina e l’indagine porta ad intricati intrecci con il Bari Calcio, ecco che i pochi porti sicuri del protagonista cadono, e le insicurezze che contraddistinguono questo giovane ragazzo si faranno sempre più salde fino a divenire basi su cui costruire una nuova personalità.

La caratteristica che più mi è piaciuta del romanzo di Alfronso Pistilli è proprio l’evoluzione del protagonista, un ragazzo insicuro che diviene chiave di volta per la riapertura del caso di presunto suicidio dell’amica; una determinazione, che neppure Alessandro immaginava di avere, che lo porta non solo a compiere azioni che mai avrebbe immaginato, ma che lentamente lo conduce ad acquisire sicurezza in se stesso e nelle sue potenzialità.

La trama ben articolata, seppure povera di personaggi e quindi non difficile da interpretare a fine lettura, avrei preferito trovare più ordine nelle descrizioni e una maggior articolazione della trama stessa (legata soprattutto alla morte di Halina).

Il libro è ben scritto, Bari è protagonista del libro assieme ad Alessandro e sembrano tenersi per mano per l’intera storia.

Un filo conduttore di classicità gialla che si unisce alla modernità del calcio e di tutte le sue sfumature, piccoli colpi di scena e prove che vengono a galla non tutte insieme all’inizio ma lentamente durante la lettura, fino alla resa dei conti finale.

Un libro secondo me adatto a chi ama il calcio e vuole gustare un giallo che unisce, alla lettura, dei tratti inusuali che toccano la venature più ombrose e nascoste dello sport più conosciuto al mondo.


Alfonso Pistilli è nato a Bari il 5 luglio 1978.
Laureato in economia e impiegato amministrativo in un’azienda della Grande Distribuzione. Grande appassionato di sport, di letteratura, viaggi, trading.
Sposato da nove anni con Nicoletta.
Ha frequentato tre corsi di scrittura creativa tenuti dallo scrittore Tommy Di Bari.
Ha ricevuto lezioni di scrittura dal mio carissimo amico e maestro Ruggero Ruggiero, scrittore ex editor.
Perché scrive? Perché ama immergersi in se stesso attraverso gli altri.


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