Recensione “Jalna” di Mazo de la Roche – Fazi Editore

Jalna

– Mazo de la Roche –

“In un accesso di romanticismo, Philip e Adeline la battezzarono Jalna, in ricordo della postazione militare dove si erano conosciuti.”

Formato: Copertina flessibile

Genere:  Romanzo
Pagine: 381
Editore: Fazi Editore


Giudizio Sintetico


Jalna è il primo romanzo di una saga familiare amatissima che, a partire dagli anni Venti, conquistò generazioni di lettori, con undici milioni di copie vendute e centinaia di edizioni in tutto il mondo. All’epoca della sua prima uscita, la saga di Jalna, ambientata in Canada, era seconda solo a Via col vento fra i bestseller. Grazie a quest’opera, l’autrice, paragonabile a Thomas Hardy, ottenne fama internazionale e fu la prima donna a vincere il prestigioso Atlantic Monthly Prize.
I Whiteoak, numerosa famiglia di origini inglesi, risiedono a Jalna, grande tenuta nell’Ontario che deve il suo nome alla città indiana dove i due capostipiti, il capitano Philip Whiteoak e la moglie Adeline, si sono conosciuti. Molto tempo è trascorso da quel fatidico primo incontro. Oggi – siamo negli anni Venti – l’indomita Adeline, ormai nonna e vedova, tiene le fila di tutta la famiglia mentre aspetta con ansia di festeggiare il suo centesimo compleanno insieme a figli e nipoti: a partire dal piccolo Wakefield, scaltro come pochi, infallibile nell’escogitare trucchi per non studiare e sgraffignare fette di torta, fino al maggiore, Renny, il capofamiglia, grande seduttore che nasconde un animo sensibile. La vita a Jalna scorre tranquilla, fino a quando due nuore appena acquisite arrivano a scombussolarne gli equilibri: la giovanissima Pheasant, figlia illegittima del vicino, il cui ingresso in famiglia è accolto come un oltraggio, e la deliziosa Alayne, americana in carriera che, al contrario, con la sua grazia ammalierà tutti, specialmente gli uomini di casa…
Con una prosa leggera ed elegante e un delizioso sguardo ironico, Mazo de la Roche ci racconta la storia di tre generazioni accompagnandoci in un allegro gioco di intrecci incorniciato dalla bellezza e i colori del paesaggio canadese e dalla quiete della natura incontaminata.

Ormai consciamente dipendenti da saghe familiari, Fazi Editore corre, come ormai spesso accade, in nostro soccorso pubblicando una nuova e avvincente storia, quella dei Whiteoak.

Jalna ci promette cent’anni di amori, odi e passioni sullo sfondo dei paesaggi sconfinati del Canada.

In questo primo volume il lettore entra in punta di piedi nella casa vittoriana di un nucleo colorato, abitazione affacciata su ettari boschivi ricchi di flora e fauna sapientemente allevati da tre generazioni della stessa famiglia, i Whiteoak.

Salutati da una bizzarra ed eccentrica 99 enne, Adeline, capofamiglia e gerarca del nucleo, ci immergiamo in quella che è una casa tutt’altro che spenta, tanto legata alla quotidianità e alle usanze del posto, quanto ai dettami della morale che è salda nell’animo di tutte le generazioni viventi sotto lo stesso tetto.

Dagli arzilli figli settantenni di Adeline, ai cinque nipoti di diverse età, che giocano un ruolo chiave negli intrighi narrati, basteranno due donne a scardinare e incrinare l’equilibrio morale e quotidiano dell’intera famiglia.

Come in una lenta sinfonia che piano piano acquisisce corpo e decisione, la storia dei Whiteoaks viene scombussolata lentamente ma energicamente, tanto da rendere il lettore spettatore eccitato e famelico di una vicenda in veloce evoluzione, dove ogni personaggio ha caratteristiche importanti e determinanti per condurre all’epica conclusione di questo primo volume di Jalna e che tanto bene prepara il campo ai prossimi 15 volumi.

Mazo de la Roche, la cui vita è stata tanto discussa e interessante da diventare un film, ci regala una saga familiare dove i personaggi hanno delle caratteristiche delineate minuziosamente, esternamente e introspettivamente,  che vivono in modo coeso  una storia semplicemente perfetta, promettente, dove ironia e serietà si fondono capillarmente pagina dopo pagina.

I toni frizzanti e disincantati rendono la storia reale ma leggera, intrecciando destini che non lasciano spazio a pause di lettura, una lettura che diventa vorace pagina dopo pagina.

Inutile tentare di evitare paragoni: i Whiteoak sono i cugini d’oltreoceano dei Cazalet e, come la fortunata saga inglese, sapranno farci sognare entrando nel vivo di dinamiche autentiche giostrate da una penna ironica ed elegante.


Mazo de la Roche


È stata una delle più importanti e prolifiche scrittrici del ventesimo secolo, un’icona della letteratura canadese. Cresciuta leggendo Lewis Carroll, che ha plasmato la sua immaginazione, divenne famosa a livello internazionale grazie alla pubblicazione di Jalna nel 1927 e fu la prima donna a vincere il prestigioso Atlantic Monthly Prize, che al tempo ammontava a 10.000 dollari. Ma mentre quasi tutti conoscevano i suoi libri, nessuno sapeva nulla della sua vita privata, che rimase sempre avvolta in un fitto mistero. Con l’aumentare della sua popolarità, aumentava anche il suo desiderio di riservatezza, tanto da farle costruire una figura pubblica fittizia. Visse quasi tutta la vita insieme a Caroline Clement, che ufficialmente aveva adottato come sorella, convivenza che allora era chiamata “Boston marriage”. Insieme adottarono due bambini. Una figura tanto misteriosa e controversa da ispirare un film sulla sua vita, The Mystery of Mazo de la Roche.


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