Recensione Una folle estate d’amore di Letizia Frosi

Una folle estate d’amore

–  Letizia Frosi 

Domenica saremo insieme, cinque, sei ore, troppo poco per parlare, abbastanza per tacere, per tenerci per mano, per guardarci negli occhi.
(Franz Kafka)

 

Formato: Copertina flessibile

Genere:  Romanzo
Pagine: 251
Editore: Self


Giudizio Sintetico


Come Cristiana Ferreri fosse passata da vergine di ferro a sgualdrina del paese era un mistero per tutti. Per lei ancora di più. All’inizio di agosto era una ragazzina romantica che tremava solo all’avvicinarsi del ragazzo che le piaceva, Fabrizio. Un mese dopo, in un afoso lunedì di mercato, tutta Caluso commentava il fattaccio del momento: la nipote di nonno Alberto era stata sorpresa a letto con Davide, ubriaca, dalla fidanzata di lui, Sonia la pettinatrice. Ma non la nipote più giovane, la tremenda e provocante Isotta che l’aveva fatto capitolare ai suoi piedi con uno schiocco di dita, ma la più grande, quella specie di suora votata al martirio interiore di Cristiana, quella che poche settimane prima si aggirava per il paese un po’ piagnucolando per Fabrizio, un po’ accompagnata come una vergine pudica da quel bell’avvocato di Ivrea. Nonno Alberto e nonna Luisa non avevano più parole, erano in grande imbarazzo e studiavano una fuga rocambolesca da quel piccolo paese linguacciuto, mentre zio Gabriele faceva le valigie in fretta e furia per scappare a Parigi da Justine: non ne voleva più sapere niente delle sue tre tremende nipoti fino all’estate successiva.

Questa è una storia di cambiamento, il mutare interiore di una giovane studentessa universitaria che si trova a fare i conti con le prime relazioni serie della vita e con tutto ciò che ad esse è legato.

Cristiana è romantica, riflessiva e determinata, vive l’amore come un sentimento da cui difendersi dopo aver “perso” la madre e averla vista fuggire abbandonandola per sempre. Non cerca un’amore passionale e superficiale ma la storia che possa completare la sua vita.

Il suo amore senza tempo per Fabrizio è bloccato dalla reputazione di quest’ultimo, donnaiolo e dai sentimenti superficiali.

Per Cristiana la verginità è un prezioso dono da condividere con la persona giusta, nel momento giusto e con un percorso futuro da condividere assieme.

L’estate dai nonni verrà condivisa soprattutto con la cugina Isotta e lo zio Gabriele, tra feste, stravolgimenti e un susseguirsi di imprevisti che faranno andare le cose come mai Cristiana avrebbe immaginato, giungendo però alla fine a comprendere molto più di quanto desiderasse: capire che per raggiungere la meta spesso il percorso è molto più imprevedibile e articolato del previsto e questo è il prezzo da pagare per la felicità.

L’elemento chiave di questo romanzo è, a parer mio, il complicato passaggio all’età adulta che modifica e alza aspettative e desideri di una ragazza ormai quasi adulta.

Cristiana studia la mente umana, vorrebbe farne il lavoro futuro ma si trova a dover fare i conti con l’imperscrutabile complicatezza dell’amore, delle gelosie, delle differenze caratteriali ma soprattutto della profondità che si cela dietro all’apparenza.

Il fulcro della storia viene centrato e ben contestualizzato, circondato da storie che fungono da antitesi e che permettono di vedere le sfumature differenti delle storie: è così per Isotta, per Davide e per Rachele (che avrà, come forse la sua storia, un ruolo marginale!), personaggi tratteggiati che si “spogliano” completamente grazie alla narrazione semplice e chiara di Letizia Frosi.

Questi protagonisti però sono a tratti infantili, lo stesso zio Gabriele non riesce sempre a essere la parte matura che porta razionalità, facendo dell’istinto spesso la chiave sbagliata per aprire soluzioni e porte.

Manca un po’ di profondità, di complesso dilemma interiore vissuto con dubbio, le soluzioni sono spesso veloci e affrettate, quasi perdonate a prescindere, senza dialogo, senza confronto.

Ho pensato a questo come all’evidenza del mutamento dell’età, comprensibile è apprezzabile, ma spoglio da tutti quei confronti sinceri che rendono uniche tutte le storie di amore vero e profondo.

Nel complesso è una storia che ho apprezzato, della cui forma non ho nulla da segnalare di stonato, del cui contenuto avrei modificato qualche elemento ma, nel complesso, tinge di rosa pagine adatte a un pubblico giovane, apprezzabili anche da un pubblico adulto se disposto, come me, a mettersi nei panni di una zia (sigh!) pronta ad accettare i fatti per poi metabolizzarli e immaginare quali consigli dare alla protagonista.


Letizia Frosi: Bio dal sito dell’autrice.

“Vivo in un piccolo paese di campagna con mio marito e i miei due gatti. Sono sempre in movimento, una ne faccio e cento ne penso. Scrittrice per passione, ho pubblicato due romanzi : “Cercasi fidanzato disperatamente” e “Una folle estate d’amore”. La mia filosofia Junghiana è : “Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia”.


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