Intervista a Giorgio Biferali autore di Cose dell’altro mondo

Intervista a Girgio Biferali autore di “Cose dell’altro mondo” illustrato da Elisa Puglielli

–  Edizioni Clichy 

 

 

Il libro:

Formato: Copertina flessibile

Genere:  Racconti illustrati
Pagine: 87
Editore: Clichy Edizioni



Un giro del mondo attraverso quaranta storie incredibili eppure assolutamente vere

Dalla metropolitana di Grenoble, dove ti stampano uno scontrino con su scritto un piccolo racconto lungo tanto quanto il tempo d’attesa del treno, al Texas, in cui c’è un professore che ha vissuto per un anno in un cassonetto, dalle strisce pedonali luminose in Spagna alla scoperta del peso delle nuvole in Colorado, fino in Giappone, dov’è possibile sposarsi con un ologramma, quaranta microracconti illustrati per capire in che mondo folle e meraviglioso viviamo, senza saperlo. Storie leggere, immaginarie, che sembrano quasi impossibili, ma che provengono tutte da quella cosa bellissima che tutti noi chiamiamo realtà.


1. Da dove nasce l’idea di raccontare il mondo attraverso piccole storie?

Dal concetto di epifania, credo, che non è altro che una scoperta, un’illuminazione, capace di stravolgere la tua vita, le tue abitudini, il tuo modo di guardare il mondo. Le piccole cose, ecco, la continua meraviglia del quotidiano.

2. Ci sono aspetti della realtà che sembrano superare la fantasia. Dopo essere entrato in contatto con queste storie, puoi affermare che è vero?

Sicuramente, e mi capita di confondere spesso le due cose. Da un lato mi sembra di essere fuori dal mondo, dall’altro sento che la scrittura fa parte di me, ogni giorno, ed è una cosa naturale, per me, un po’ come respirare.
3. Come hai fatto a collezionare così tante storie curiose? E perché sono tutte raccontate da protagonisti e non da te?
 Quando lavoravo a Il romanzo dell’anno, mi sono ritrovato a ritagliare pezzi di riviste e giornali in cui c’erano delle storie che mi colpivano. Alcune non erano destinate, per me, a diventare parte di un romanzo, ma meritavano comunque di essere raccontate. Sono raccontate da me, in realtà, ho provato a immedesimarmi nelle loro vite, anche attraverso l’uso della prima persona, portandomi dietro qualcosa che faceva parte della mia vita, dai dubbi esistenziali ai riferimenti letterari. Un po’ come succede nel Decameron, in cui sono i personaggi a parlare, a esprimersi, a raccontare le loro storie, ma dietro ognuno di essi, comunque, si nasconde sempre l’autore.
4. Tra tutte le storie che hai messo in questo libro, qual è quella a cui sei più legato? Perché?
Forse quella di Grenoble, che parlando di racconti, di attese, di ritmo, è la storia che muove tutte le altre. Però anche quella su Eibenthal, il villaggio dei soldi appesi, a pensarci bene, perché mi sono emozionato a scriverla, perché sentivo che stavo raccontando una storia bella e luminosa sulla fiducia e sull’umanità.
5. Perché hai scelto di accompagnare i racconti con illustrazioni?
Perché ho sempre amato i libri illustrati, li trovo delle vere e proprie opere d’arte. E poi non so disegnare, mi rendo conto di essere attratto sempre di più dalle cose che non so fare.
6. C’è una storia di cui sei venuto a conoscenza ma che non hai inserito? Ci sveli un dietro le quinte?
Sì, la storia di una piccola nave che trasporta circa 3000 libri e due volte l’anno rifornisce le isole svedesi i cui collegamenti sono più difficili rispetto ad altri luoghi. La nave arriva, i lettori restituiscono i libri presi in prestito e ne prendono di nuovi. Per me è una storia bellissima. Comunque, con Elisa Puglielli, la bravissima illustratrice del libro, avevamo pensato di scrivere e illustrare la storia numero 40+1, alla fine del libro, quella del nostro primo incontro, di quando si cominciava a intravedere un indizio di Cose dell’altro mondo. Chissà, magari nella prossima edizione ci sarà.


Giorgio Biferali (Roma, 1988) ha pubblicato A Roma con Nanni Moretti (Bompiani, 2016), una sorta di diario di viaggio scritto insieme a Paolo Di Paolo; Italo Calvino. Lo Scoiattolo della penna, un racconto illustrato per ragazzi (La Nuova Frontiera Junior, 2017); L’amore a vent’anni, il suo romanzo d’esordio (Tunué, 2018), presentato al Premio Strega; Il romanzo dell’anno (La Nave di Teseo, 2019).

 

Elisa Puglielli (Roma, 1992) è un’illustratrice e visual designer italiana. Si è formata presso l’Università la Sapienza e attualmente vive a lavora a Milano. Il suo stile è minimal, pop e molto colorato. Ha collaborato con quotidiani e riviste sia italiani che internazionali, con festival di cinema e di teatro.

 

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