Recensione Orrido Famigliare di Giorgio Franzaroli

Orrido famigliare

–  Giorgio Franzaroli 

Tutti diventiamo vecchi, ma forse quelli che ci siamo lasciati indietro sono stati gli ultimi ad avere la consapevolezza che riuscire a invecchiare non è facile né scontato.

Formato: Copertina flessibile

Genere:  Graphic Novel
Pagine: 133
Editore: Pop Edizioni

 Giudizio sintetico

“La storia che state per leggere è una storia vera. È solo una delle tante vicende vissute dalla mia famiglia. Vicende che, raccontate oggi, sembrano incredibili, frutto dell’immaginazione, materiale buono per scriverci sopra – appunto – un romanzo.”

Giorgio Franzaroli

Orrido famigliare è una Graphic Novel davvero meravigliosa.
Il suo creatore, Giorgio Franzaroli, non solo ha dato voce a storie che devono assolutamente essere raccontate per tenere viva la memoria nei confronti del passato, ma lo ha fatto in mesi dolorosi in cui una generazione, l’ultima che ha vissuto lottando per vivere, sta scomparendo negli ospedali di tutto il mondo.
Con un’introduzione, scritta dallo stesso autore, che invita a riflettere e pensare in un periodo di grande superficialità, apriamo una storia costruita su tavole che narrano diversi racconti relativi alla famiglia dello stesso Franzaroli che, durante la Seconda Guerra Mondiale, ha vissuto prima i dolori e le paure degli esuli istriani e poi le bombe degli alleati sulla linea Gotica.
Questa Graphic Novel, che ci aiuta anche a comprendere i territori e i margini storici entro cui si svolge, prende vita grazie ai racconti di una nonna a suo nipote (l’autore) che, in una notte, dona al bambino l’importante eredità storica degli avvenimenti affrontati dalla famiglia in periodo di guerra.
Assistiamo quindi a bombardamenti, ingiustizie e violenze compiute dai tedeschi, la paura di ritorsioni dei fascisti istriani prima e dei partigiani di Tito poi, le bombe degli alleati, le foibe, i furti e la miseria.
La bellezza di questa Graphic Novel, che consiglio davvero a tutti, oltre nelle tavole create con uno stile semplice da cui emerge il tratto celebre di Franzaroli, sta nel tono anche ironico che assume la voce narrante, capace di far sorridere in momenti anche molto tesi.
È una storia che andrebbe letta da grandi e piccini per affrontare, in modo immediato ma completo e attraverso una testimonianza diretta, alcune delle numerose e drammatiche realtà vissute in quegli anni.
Ho davvero amato questo libro e sono contenta di averlo letto in questo periodo per rendere omaggio a quella generazione che sta scomparendo e che forse non ha mai smesso di volerci insegnare qualcosa che ahimè non siamo stati in grado di mettere in pratica.

GIORGIO FRANZAROLI (1968), bolognese, frequenta appena quindicenne il corso di fumetto “Zio Feininger”, con le docenze di autori – oggi mostri sacri – come Andrea Pazienza, Igort e Lorenzo Mattotti. Terminati gli studi, scrive sceneggiature e fumetti per ragazzi, tra cui Cattivik e Lupo Alberto.
Ha collaborato come autore satirico per vari quotidiani e riviste: Frigidaire, Comix, l’Unità, Cuore, Linus e Il Fatto Quotidiano, per cui disegna vignette e storie brevi a tema satirico-politico.
Orrido famigliare è il suo primo romanzo a fumetti.


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