Recensione Amabile di Sara Casiraghi

Amabile

–  Sara Casiraghi 

 

Formato: Copertina flessibile

Genere:  Romanzo
Pagine:  220
Editore: Self


Giudizio Sintetico


Una mattina ti svegli e senti che qualcosa dentro di te sta cambiando: senza sapere perché, senza sapere come… ti fermi e inizi ad ascoltarti davvero. Allora le maschere cadono e il passato riaffiora; il presente magicamente si ridisegna, riempendosi di nuovi colori e tu riesci finalmente a cogliere, intimamente, sfumature che pensavi di dover nascondere e che invece, ora, sai far brillare. Gemma, giornalista monzese, è la protagonista di questa riscrittura di sé: un’imprevista quanto meravigliosa storia di crescita interiore per ritrovarsi grazie al Kintsugi, all’amore e alla lotta, quella vera, contro la più profonda ingiustizia che una donna possa subire. Perché non esiste vergogna delle proprie ferite, “bisogna solo imparare a valorizzarle […], a trasformarle nella nostra forza”, nella nostra vera bellezza.

Kintsugi, l’arte giapponese di riparare con l’oro, trasforma cicatrici o difetti in preziosi filamenti dotati.
Trasferito nella vita vera, questo insegnamento ci pone di fronte a quei grandi dolori che sembrano privare la nostra vita di qualcosa e che invece possono essere il punto di inizio per arricchire la nostra anima e renderci migliori, anche ricominciando da capo, mettendo il punto a fasi della nostra vita che sembrano trascinarsi per inerzia ma senza renderci felici.
La protagonista di questo romanzo, Gemma è una giornalista che ha affrontato, con tanto dolore, la morte accidentale del padre prima e il tradimento e l’abbandono da parte del compagno poi.
Questi accadimenti, uniti all’insoddisfazione di un lavoro da giornalista che la priva di se stessa e non la gratifica più, la porta a desiderare di ricominciare da capo per poter lavorare su se stessa e riscoprire quella semplicità che ha caratterizzato la sua infanzia, e poi la sua crescita, rendendole indimenticabili.
Guidata da questo nuovo spirito, e consapevole di doversi liberare dei fardelli posti sulle sue spalle che le causano anche attacchi d’ansia, Gemma intraprende un viaggio verso un borgo toscano che ha assistito alle felici parentesi di vacanza della sua famiglia, un posto dolce e placido dove le persone si conoscono, si aiutano e rendono vivace e godibile una piccola grande comunità di anime gentili.
Arrivata nel borgo e ritrovate le vecchie conoscenze con qualche anno in più, unica prova del passare degli anni, Gemma inizia a ritrovare un po’ di quella necessaria tranquillità tanto anelata, riallaccia amicizie, ma soprattutto ritrova Duccio, ragazzo con il quale aveva un bellissimo legame che, come lei, ha sofferto molto e sembra prigioniero di un limbo statico.
La parentesi benefica in questo piccolo borgo viene scossa dal passato che riemerge perché Gemma, in uno dei suoi ultimi lavori da giornalista, si era occupata di una donna e della sua storia che, mai dimenticata, ora torna a bussare alla sua porta facendole prendere un’inaspettata decisione.
Amabile è una storia di donne, di resilienza, di sofferenza ma anche di rinascita.
È una storia che ci parla di bene e male attraverso confini che vanno oltre la vita, è un incontro di anime, soprattutto di donne, che attraverso la sofferenza riescono in qualche modo a riemergere trovando la forza dentro se stesse e provando a trasformare i segni del dolore in dolci rifugi cui tornare i momenti difficili.
La storia di Gemma, che si intreccia poi con quella di Claudia, vive di sentimenti introspettivi per quanto riguarda il desiderio di rinascita ma prende anche forza dalla voglia e dalla necessità di aiutare gli altri per stare bene
L’autrice ci narra il potere dell’empatia, della gentilezza, dell’amore genuino e tutti quei sentimenti che, in opposizione alla cattiveria e all’egoismo, possono fare la differenza se incanalati in azioni verso se stessi ma anche verso il prossimo.
Tolta l’impaginazione che vede in alcuni tratti la mancanza di spazi e che rende a tratti meno facile la lettura, il romanzo di Sara Casiraghi mi è piaciuto moltissimo, mi ha catturata, coinvolta e ha saputo toccare una parte profonda dei miei sentimenti, perché in qualche modo legati al mio vissuto e allo stesso tempo mi ha dato la forza necessaria a comprendere, capire e condividere alcuni atteggiamenti alcune scelte che io stessa avrei fatto.
L’unione di queste due storie, così differenti ma anche così legate, rende questa storia importante, profonda e coraggiosa ma anche avvincente perché dosa la pacatezza dei luoghi, la semplicità delle persone con la ferocia e l’imprevedibilità dei sentimenti negativi e delle persone negative.
Sara Casiraghi ha creato una trama davvero meravigliosa, raccontandola in modo semplice, riuscendo però a far emergere gli elementi importanti della storia e il senso profondo di ogni evento che riempie queste pagine.

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