Recensione L’imbalsamatore di Alison Belsham

L’imbalsamatore

– Alison Belsham 

 

Formato: Copertina flessibile

Genere: Thriller
Pagine:  384


Giudizio Sintetico


Quando un corpo appena mummificato viene ritrovato al museo di storia naturale di Brighton, il detective Francis Sullivan non riesce a crederci. Chi è quella donna?  Ma poi per la città iniziano ad apparire vasi sepolcrali egizi contenenti parti del corpo e messaggi criptici, e Sullivan si rende conto di avere a che fare con un serial killer. Vendetta, ossessione e un’antica religione sembrano aver trovato la perfetta sintesi in questo caso, che campeggia su tutte le prime pagine di cronaca nera, scatenando un’ondata di terrore in tutta Brighton. Impegnato in una corsa contro il tempo, il detective Sullivan dovrà fare appello a tutta la sua determinazione per scoprire la vera identità dell’Imbalsamatore prima che sia troppo tardi. Perché ci sono demoni del suo passato che, dopo anni di oblio, cominciano a risvegliarsi… Francis ancora non lo sa, ma c’è una verità oscura che sta per tornare alla luce.

Alison Belsham è ostaggio di Murni Mullins.
Quella che doveva essere la protagonista del primo romanzo “Il tatuatore” (e che abbiamo accettato nel secondo), qui diventa di troppo e ci si chiede il perché l’autrice si ostini a mantenere un personaggio che, caratterizzato in modo così indisponente, si fatica a sopportare.
L’imbalsamatore si vede soffiare metà della trama, vede spezzati i pochi momenti di tensione e ci lascia senza stupore una volta smascherato.
L’autrice, che nella creazione delle trame e nella narrazione ha grandi capacità, si perde per mantenere nella trama un personaggio paradossalmente superabile che appesantisce anche Francis Sullivan, il detective che invece ha grandi doti investigative ed empatiche.
Sono convinta che Alison Belsham abbia grandi capacità ma dovrebbe focalizzarsi sul caso in questione e non su un contorno che, in questo caso, ha appesantito e sminuito il fulcro della trama stessa.
Ritenta Alison.


Alison Belsham

Ha iniziato scrivendo sceneggiature, ed è stata finalista alla BBC Drama Writer competition. Il tatuatore, il suo thriller d’esordio, ha vinto il Bloody Scotland Crime Writing, uno dei più prestigiosi premi del genere crime. La Newton Compton ha pubblicato anche Il ladro di tatuaggi. L’imbalsamatore è il terzo attesissimo caso dell’ispettore Sullivan.


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